Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02168
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Atto n. 4-02168
Pubblicato il 17 giugno 2025, nella seduta n. 316
FREGOLENT - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. -
Premesso che:
il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) fissa come obiettivo una quota del 30 per cento di energie rinnovabili sul consumo finale di energia entro il 2030. L'Italia intende adeguare tale percentuale tenendo conto delle previsioni di cui al Regolamento 2021/1119, volte a stabilire un obiettivo vincolante, per l'Unione europea, di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030;
gli impianti rinnovabili (tra cui il fotovoltaico e l'agrivoltaico) rappresentano una delle leve più importanti per la riduzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera dovute all'uso di combustibili fossili, nonché una priorità strategica per la transizione energetica e per raggiungere l'obiettivo di decarbonizzazione che l'Italia ha stabilito si realizzi entro il 2025;
al fine di supportare la realizzazione di capacità rinnovabile, il Governo ha varato il decreto ministeriale 22 dicembre 2023 n. 436 (cosiddetto “decreto ministeriale agrivoltaico”), che prevede un target di 1,04 GW di impianti agrivoltaici da realizzare con fondi PNRR. L'obiettivo è quello di incentivare la produzione di energia rinnovabile in combinazione con l'attività agricola, con l'installazione di almeno 1,04 GW di potenza e una produzione energetica annua di 1.300 GWh entro il 30 giugno 2026;
per promuovere la realizzazione di questi sistemi ibridi agricoltura-energia, la misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, finanziato dal PNRR, nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili, abbinato a una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete;
le procedure per la richiesta di incentivi erano state aperte dal 4 giugno 2024 al 2 settembre 2024, ma, non essendo stata esaurita la capienza finanziaria per l’attuazione dell’investimento, il dicastero in indirizzo con decreto direttoriale della Direzione generale programmi e incentivi finanziari n. 123 del 27 marzo 2025, ha riaperto i termini per la presentazione di istanza per richiesta di accesso agli incentivi dal 1° aprile al 30 giugno 2025;
attualmente si prevede che gli impianti incentivati debbano entrare in esercizio entro il 30 giugno 2026; lo stesso decreto prevede che non è consentito però l’accesso agli incentivi agli impianti che hanno iniziato i lavori di realizzazione prima di aver presentato istanza di partecipazione alle procedure bandite ai sensi del decreto stesso;
conseguentemente, gli impianti che potrebbero partecipare alla cosiddetta seconda finestra di accesso agli incentivi, avrebbero circa nove mesi per completare la realizzazione dei lavori e l'allaccio alla rete. Tali tempistiche sono incompatibili con la realizzazione di impianti agrivoltaici di taglia medio grande, considerando che (i) si va incontro alla stagione autunno/inverno, tipicamente caratterizzata da precipitazioni che impediscono le attività di cantiere e (ii) i tempi per la fornitura di alcuni componenti sono molto lunghi (ad esempio, per i trasformatori necessari alla realizzazione delle sottostazioni elettriche sono dell'ordine di 18 mesi);
diversi operatori, aggiudicatari degli incentivi assegnati nell'ambito della prima finestra del decreto ministeriale agrivoltaico, hanno pertanto richiesto al Ministero una proroga per la fine dei lavori a fine ottobre 2026, chiedendo altresì di rinviare a fine 2027 la scadenza per la messa in esercizio dell'impianto: tali operatori riferiscono altresì che qualora tale proroga non fosse accolta, si troverebbero costretti a rinunciare agli incentivi, determinando il mancato utilizzo fondi PNRR per oltre 500 milioni di euro;
risulta quindi necessario garantire che gli impianti suddetti abbiano accesso agli incentivi tramite una proroga tecnica delle scadenze rispettivamente al 31 ottobre 2026 per la fine lavori delle opere di impianto, e al 31 dicembre 2027 per la messa in esercizio. Recentemente il Ministero dell’ambiente ha concesso una proroga analoga a quella richiesta per gli agrivoltaici alla misura delle comunità energetiche, prevedendo l'entrata in esercizio degli impianti entro il 31 dicembre 2027;
nel frattempo, molti investitori stanno valutando di abbandonare il percorso PNRR in favore di strumenti alternativi, come il decreto “FerX” (la pubblicazione del cui testo definitivo, che metterà a gara circa 30 gigawatt di capacità aggiuntiva, nel triennio 2026-2028, è prevista nei prossimi mesi), considerato più flessibile, attrattivo e allineato alle condizioni operative attuali,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno valutare una proroga tecnica delle scadenze rispettivamente al 31 ottobre 2026 per la fine lavori delle opere di impianto, e al 31 dicembre 2027 per la messa in esercizio;
quali iniziative di competenza intenda adottare, al fine di evitare il rischio di rinuncia agli incentivi, determinando il mancato utilizzo fondi PNRR per oltre 500 milioni di euro.