Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02167

Atto n. 4-02167

Pubblicato il 17 giugno 2025, nella seduta n. 316

CAMUSSO, VERINI, MALPEZZI, VALENTE, ROSSOMANDO, ZAMBITO, ROJC, RANDO, BASSO, NICITA, TAJANI, ZAMPA, GIACOBBE, D'ELIA, MISIANI - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -

Premesso che:

presso il Ministero delle imprese e del made in Italy è attivo un sistema informatizzato per la gestione della partecipazione dei parlamentari alle riunioni plenarie relative alle vertenze aziendali trattate dalla struttura per le crisi di impresa;

l’accesso al servizio è disciplinato dalla “direttiva per il funzionamento della struttura per le crisi di impresa di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico adottato d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 13 gennaio 2017” (prot. 0012176 del 6 giugno 2018);

essa prevede che “il numero dei parlamentari a cui è consentita la partecipazione alle riunioni plenarie per la gestione delle vertenze delle imprese in crisi è di massimo due appartenenti alla maggioranza della rappresentanza parlamentare di sostegno dell'Esecutivo in carica e di massimo due appartenenti alla opposizione”, e che la partecipazione di deputati o senatori è ammessa esclusivamente in qualità di uditori;

qualora pervengano più di due richieste per ciascuna parte politica, “il criterio preferenziale è riconosciuto al parlamentare del collegio elettorale ove si manifesta la crisi di impresa, secondo l’ordine cronologico della richiesta”;

la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo, che conosce e utilizza regolarmente tale strumento, pur avendo presentato nei tempi previsti la richiesta di partecipazione, si è vista negare l’accesso in due occasioni, il 29 gennaio e il 29 aprile 2025, con la seguente motivazione: “superamento del numero consentito”;

in entrambi i casi, la risposta ricevuta è risultata generata automaticamente da un indirizzo e-mail del Ministero (noreply@mise.gov.it), priva di qualsiasi indicazione specifica sull’esito della selezione o sulla graduatoria delle richieste;

considerato che:

il ruolo ispettivo e di controllo del Parlamento rappresenta un pilastro del sistema democratico e della separazione dei poteri sanciti dalla Costituzione;

la partecipazione dei parlamentari, anche nella sola veste di uditori, ai tavoli di crisi che coinvolgono territori, lavoratori e imprese rappresenta uno strumento di trasparenza, tutela degli interessi collettivi e garanzia istituzionale;

il sistema attualmente in uso, che autorizza la partecipazione di soli 4 parlamentari su 600, appare fortemente limitativo sotto il profilo della rappresentatività e della partecipazione democratica. Ad essere esclusi sono spesso anche parlamentari direttamente coinvolti o attivi sul territorio, nonostante le riunioni si svolgano prevalentemente in modalità on line. Si tratta di una modalità che, proprio perché logisticamente più semplice e priva di ostacoli organizzativi, renderebbe agevole l’ampliamento della partecipazione parlamentare, senza incidere sul regolare svolgimento dei lavori,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno procedere a una revisione delle linee guida che disciplinano il sistema per la gestione della partecipazione parlamentare ai tavoli di crisi, al fine di renderlo più coerente con i principi democratici e costituzionali, consentendo a un numero più ampio di parlamentari di assistere alle riunioni, e superando un criterio numerico rigido e limitante che può portare all’esclusione arbitraria o automatica di rappresentanti eletti.