Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 7-00023
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Atto n. 7-00023 (in 3ª Commissione)
Pubblicato il 10 giugno 2025, nella seduta n. 313
CRAXI
La 3ª Commissione permanente,
premesso che:
l’11 novembre 1989 si riunivano a Budapest i Ministri degli affari esteri di Italia, Austria, Jugoslavia ed Ungheria dando vita alla cosiddetta Quadrangolare, al dichiarato scopo di segnare il superamento della logica dei blocchi, unendo, in un unico contesto organizzativo, un Paese NATO, un Paese del Patto di Varsavia, un Paese neutrale ed un non-allineato;
si trattava di un’intuizione politica, innovativa, volta a dare un’immediata risposta alla caduta del muro avvenuta solo due giorni prima e alla richiesta di Paesi ex comunisti e non allineati di avvicinarsi all’Europa occidentale in un nuovo quadro di cooperazione;
la Quadrangolare, poi Pentagonale e, infine, Esagonale, assumeva, nel 1992, il nuovo e definitivo nome: Iniziativa Centro Europea, concretando una scelta concettuale e geografica netta;
la necessità di dotare l’InCE di strutture permanenti indusse i capi di Governo, riuniti a Varsavia nel 1995, a dare vita ad un “Centro per l’informazione e documentazione”, che cominciava ad operare a Trieste il 15 aprile 1996 e che, a seguito della riunione dei capi di Governo a Sarajevo nel 1997, assumeva la denominazione di “Segretariato Esecutivo”, a sottolineare la consolidata attività dell’Organizzazione e in particolare dell’Organo votato permanentemente a coordinare tutte le attività di sostegno all’Iniziativa e di amministrazione della stessa;
con l’accordo di Sede, il Governo italiano si impegnava tramite la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia a mettere a disposizione una sede libera da oneri e vincoli, garantendo la libertà da censura o intercettazioni o interferenze di tutte le comunicazioni e l’immunità da procedimenti legali, nonché l’inviolabilità dei suoi locali oltre alle guarentigie riconosciute al personale operante all’interno del centro;
il processo di costruzione progressiva dei successivi due decenni ha portato l’Iniziativa Centro Europea (InCE), a dotarsi anche di una forte ed articolata dimensione parlamentare;
il progressivo ingresso nella UE di Paesi che già facevano parte dell’InCE e dell’avvio del percorso di adesione per tutti gli altri componenti, è testimonianza che l’ampliamento dell’InCE ha anticipato e sostenuto il progressivo allargamento dell’UE, e che l’organizzazione ha spiegato nel corso degli anni una costante attività finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo del rafforzamento delle Istituzioni comunitarie attraverso la cooperazione sub regionale, ribadendo al contempo la perdurante validità dell’Iniziativa;
la questione dell’allargamento dell’UE rimane di rilevante e pressante attualità, in particolare avuto riguardo al rafforzamento del processo di ingresso dei Balcani Occidentali, da ritenersi quale processo di “riunificazione” dell’Europa;
l’InCE (a seguito dell’aggressione russa del febbraio 2022 dell’Ucraina, membro dell’Iniziativa dal 1996) ha sospeso la membership della Bielorussia, e ha avviato una serie di attività di carattere politico e progettuale a sostegno dell’Ucraina, destinando, sin dal 2022, una parte del proprio Fondo di cooperazione, cui contribuiscono tutti i Paesi membri, e del Fondo presso la BERS, finanziato dall’Italia, per iniziative a carattere umanitario e progetti volti a sostenere la resilienza ucraina;
l’InCE, a ragione della propria attività e del suo concreto ruolo a sostegno dell’Ucraina, è stata invitata a partecipare alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina (URC 2025) in programma a Roma il 10 e 11 luglio 2025;
considerato che:
l’allargamento dell’Unione europea, in particolare ai Balcani occidentali, il sostegno all’Ucraina, il rafforzamento della cooperazione regionale anche al fine di promuovere gli scambi economico-commerciali e gli investimenti delle aziende italiane, rappresentano direttrici di azione prioritaria per la politica estera italiana;
la riunione dei Ministri degli esteri dell’InCE, riunitasi sotto la presidenza albanese a Tirana a novembre 2024, ha adottato le “Raccomandazioni per il rafforzamento dell’InCE”, predisposte dalla Convenzione appositamente costituita, ai lavori della quale, conclusisi il 5 luglio 2024, hanno dato un determinante contributo le Commissioni affari esteri dei Parlamenti dei Paesi membri, con le quali si individuano una serie di misure per il rafforzamento dell’iniziativa per svolgere un ruolo ancora più incisivo;
il rafforzamento dei rapporti ed il dialogo con le Istituzioni europee, in particolare, rimane un obiettivo importante per l’InCE, al punto che la riunione del Comitato dei coordinatori nazionali (CNC) del 15 aprile 2025 a Bruxelles ha sollecitato il riconoscimento dell’InCE come soggetto per la cooperazione delegata UE per lo svolgimento di progetti congiunti, consentendo di intraprendere un percorso di maggiore collaborazione con gli organi comunitari;
il rafforzamento in atto dell’InCE, su iniziativa del Parlamento italiano (attraverso l’azione sia della relativa Delegazione parlamentare InCE che della Commissione esteri e difesa del Senato) e con il pieno sostegno del Ministero degli affari esteri, è visto positivamente dai Paesi membri e potrà essere oggetto di attività di outreach con altri Paesi europei, anche nel quadro di una loro possibile adesione all’InCE;
l’InCE, in linea con il rinnovato impegno del Parlamento e del Governo, sta sviluppando, in stretta collaborazione con il Ministero degli affari esteri, una serie di attività nel campo della diplomazia giuridica (progetto Falcone - Borsellino), della connettività (corridoio ferroviario Trieste - Belgrado), e della progettualità a favore dell’allargamento della UE ai Balcani occidentali (Fondo presso la BERS),
impegna il Governo:
1) a prevedere, nel corso del 2026, anno nel quale ricorre il trentennale dell’istituzione del Segretariato Esecutivo, una serie di attività ed eventi che valorizzino, presso le Autorità competenti e la più ampia opinione pubblica, il lavoro compiuto dall’InCE e dal suo Segretariato Esecutivo nel corso degli ultimi tre decenni, e al contempo contribuiscano alla riflessione sulle sfide ed opportunità che l’InCE dovrà cogliere nel futuro, anche attraverso la creazione di un Comitato scientifico ad hoc, composto da eminenti personalità italiane ed internazionali impegnate nella promozione dei valori e degli obiettivi dell’InCE;
2) a promuovere attività comuni e collaborazioni che l’InCE potrà sviluppare con altri Paesi europei, anche al fine di ampliarne la membership;
3) a rafforzare in uno spirito di collaborazione il ruolo dell’InCE nei confronti del sistema delle Nazioni Unite e dell’Unione europea, in particolare per il riconoscimento dell’InCE quale soggetto attuatore di cooperazione delegata da parte della Commissione europea;
4) a rafforzare l’originale dimensione di foro di discussione politica nel quadro dei cangianti scenari internazionali e sviluppare la dimensione economica nel quadro della cooperazione regionale, particolarmente avuto riguardo alla nuova connettività europea e globale;
5) a valorizzare il ruolo dell’Italia nel quadro dell’iniziativa e a sostenere l’attività di impulso e di coordinamento del Segretariato Esecutivo, anche riguardo alle nuove opportunità e sfide che stanno emergendo in previsione del nuovo Piano di Azione 2027 - 2029 su cui il Segretariato Esecutivo ha già cominciato a lavorare, in vista della sua discussione e approvazione con gli Stati membri nel corso del 2026.