Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01942

Atto n. 3-01942

Pubblicato il 29 maggio 2025, nella seduta n. 310

FINA - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -

Premesso che:

nel 2022 le società Stellantis, Mercedes Benz e TotalEnergies hanno dato vita ad una joint venture denominata Automotive cells company (ACC), incaricata di realizzare gigafactory in Europa, di cui una in Italia presso l’esistente stabilimento Stellantis di Termoli (Campobasso), che avrebbe dovuto sorgere, secondo gli originari impegni, a partire dal 2026;

la gigafactory di Termoli prevedeva un investimento di oltre 2 miliardi di euro, di cui 370 milioni provenienti da un contributo pubblico a valere sui fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza e, secondo le stime fornite da ACC, avrebbe dovuto garantire lavoro a più di 1.800 addetti, da selezionare, in via prioritaria, tra i dipendenti di Stellantis dello stabilimento molisano, così come concordato con i sindacati;

l’annuncio ha rappresentato una concreta speranza di rilancio in un’area geografica soggetta a diverse criticità socio-economiche, che negli anni ha visto un progressivo calo della produzione industriale, e di conseguenza anche dei livelli occupazionali;

già nel mese di giugno 2024, la stampa nazionale aveva riportato la notizia di una revisione degli investimenti e dei programmi da parte di ACC sul progetto della gigafactory a Termoli;

nel mese di settembre 2024, i vertici di ACC hanno confermato l'incertezza sui tempi di realizzazione della gigafactory, a causa del mutato contesto di mercato dell’auto elettrica, delle incertezze sulla domanda futura di componenti per l’industria automotive e della possibilità di adottare nuove tecnologie produttive per la realizzazione di batterie meno costose del 20-30 per cento;

alla luce di ciò, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha deciso di ricollocare il contributo pubblico destinato alla realizzazione della gigafactory di Termoli verso altri investimenti coerenti con la transizione energetica del comparto, per non pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e di allocare le risorse entro il 2026;

una tale decisione compromette in modo definitivo la realizzazione dell'importante progetto con gravi ricadute occupazionali e di sviluppo per il territorio;

considerato inoltre che:

nello stesso periodo, Stellantis ha raggiunto un accordo con il gruppo Catl per investire fino a 4,1 miliardi di euro in una joint venture con l’obiettivo di realizzare una gigafactory a Saragozza, in Spagna, operazione apparentemente in contrasto con le motivazioni addotte al tavolo con il Ministero relativamente alla rinuncia all’investimento sulla gigafactory di Termoli;

entro la fine del mese di maggio 2025, è prevista la chiusura definitiva dello storico reparto dedicato al motore "Fire" nello stabilimento Stellantis a Termoli, che oltre a segnare la fine di un’era industriale solleva forti preoccupazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali;

se il reparto interessato occupa oggi circa 450 lavoratori, quando la nuova produzione del cambio entrerà a pieno regime occuperà circa 300 dipendenti, numero inidoneo a compensare, come numero di addetti, quelli attualmente impiegati nel reparto Fire;

si aggiunga che ad oggi non esistono piani produttivi o impegni reali utili a garantire l’operatività dello stabilimento e il mantenimento dei livelli occupazionali oltre il 2030,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo in merito ai fatti riportati, considerando che da una prospettiva di rilancio e di investimento legata alla gigafactory si è arrivati invece a mettere in discussione la sopravvivenza stessa dello stabilimento attualmente operante, con gravi conseguenze per l’intero territorio;

quali iniziative intenda intraprendere allo scopo di assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali, della competitività e dello sviluppo per lo stabilimento di Termoli;

quale sia il reale stato delle interlocuzioni tra il Governo italiano e Stellantis in merito allo stabilimento.