Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01937

Atto n. 3-01937

Pubblicato il 28 maggio 2025, nella seduta n. 309

BASSO, IRTO, FINA - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. -

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

nel corso dell’esame in sede referente presso la Camera dei deputati del cosiddetto decreto bollette (decreto-legge 19 marzo 2025, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 maggio 2025, n. 60), i relatori hanno presentato un emendamento (n. 6.07) recante misure urgenti per la connessione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili alla rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica, nonché disposizioni in materia di soluzioni di connessione alla medesima rete;

con comunicato stampa del 7 aprile 2025, il Ministro in indirizzo ha reso noto di aver dato mandato agli uffici del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica di richiedere ai relatori del provvedimento, in corso di conversione alla Camera, il ritiro del suddetto emendamento, il quale affrontava il nodo della cosiddetta saturazione virtuale delle reti elettriche;

nel medesimo comunicato si precisa che l’intendimento del Ministero è quello di pervenire a un intervento normativo organico, finalizzato non solo alla risoluzione della problematica della congestione virtuale, ma anche all’affrontare in modo strutturale, attraverso una più efficace armonizzazione tra l’operatore di rete Terna e i distributori, la questione della capacità fisica di accoglienza degli impianti da fonti rinnovabili;

a tal fine, il Ministro ha dato mandato ai tecnici del Dicastero di avviare, in tempi brevi, un tavolo di confronto con Terna, ARERA e i distributori, volto ad individuare la soluzione più efficace per garantire una pianificazione adeguata dello sviluppo della rete e, con essa, la qualità del servizio agli utenti;

nel contesto della definizione di una nuova disciplina in materia di connessione alla rete elettrica nazionale dei progetti da fonti rinnovabili, appare essenziale prevedere un meccanismo di salvaguardia, al fine di evitare impatti significativi e irreversibili sugli investimenti già realizzati e sulle legittime aspettative degli operatori di settore,

si chiede di sapere:

se il Ministro intenda adottare, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative volte a prevedere un regime di salvaguardia per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili, i cui procedimenti autorizzativi si trovino in uno stato avanzato (in particolare, per quelli che abbiano già ottenuto la Valutazione di impatto ambientale (VIA) o un esito positivo della verifica di assoggettabilità, ovvero per i quali Terna abbia approvato il Piano tecnico delle opere) e che, in mancanza di tali tutele, rischierebbero di essere penalizzati dalle modifiche normative in corso;

se, in ogni caso, intenda promuovere le opportune iniziative di carattere normativo per definire un quadro regolatorio che consenta l’adeguamento della rete elettrica nazionale in relazione allo sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) e con i target di decarbonizzazione assunti a livello nazionale ed europeo.