Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02105
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Atto n. 4-02105
Pubblicato il 20 maggio 2025, nella seduta n. 305
MALPEZZI, CAMUSSO, FRANCESCHELLI, GIACOBBE, MANCA, MARTELLA, NICITA, PARRINI, RANDO, ROJC, ROSSOMANDO, SENSI, VALENTE, VERDUCCI, VERINI - Ai Ministri dell'istruzione e del merito, per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
a quanto si apprende da notizie di stampa il terzo bando sugli asili nido non ha raggiunto l’obiettivo prefissato, poiché le richieste dei Comuni si sono attestate ad una spesa di 400 milioni di euro contro gli 800 disponibili;
purtroppo sono stati generati 15.000 posti contro i 30.000 previsti;
in tal senso è stato depositato dal relatore di maggioranza un emendamento al “decreto PNRR”, decreto-legge n. 45 del 2025, che stabilisce di spostare i risparmi residui sul capitolo relativo all’edilizia scolastica, anch'esso interno al piano;
non sono stati, dunque, rispettati i target annunciati dal Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione che, nel corso dell’informativa urgente del Governo che si è tenuta alla Camera il 5 marzo 2025, aveva ribadito che, relativamente al potenziamento degli asili nido, l'obiettivo da raggiungere entro il 2026 sarebbe stato di 150.480 nuovi posti di in asilo nido e che con il bando si sarebbe raggiunto il traguardo;
sono, purtroppo, rimasti tutti i nodi strutturali che hanno accompagnato questa importante misura e determinato, già con la revisione del 2023, la significativa riduzione del target finale passato da 264.480 a 150.480 posti;
a rendere complessa la partecipazione dei Comuni ai bandi è l’insostenibilità dei costi di gestione delle nuove strutture di cui il PNRR finanzia solo la realizzazione;
in tal senso, il Governo Draghi, con il comma 172 dell’art. 1 della legge n. 234 del 2021 ha individuato, in attuazione dell'articolo 117, comma secondo, lettera m), della Costituzione, quale livello essenziale delle prestazioni per il servizio di asilo nido, una copertura del servizio in ciascun comune o bacino territoriale pari al 33 per cento;
a tal fine è stata incrementata la quota del fondo di solidarietà comunale destinata ai Comuni per il potenziamento degli asili nido e sono stati modificati i criteri e le modalità di riparto;
l’incremento annuale del FSC è stato previsto in 120 milioni di euro per il 2022, 175 milioni per il 2023, 230 milioni per il 2024, 300 per il 2025, 450 per il 2026 e un miliardo e 100 milioni a decorrere dal 2027;
è stato previsto, inoltre, che le risorse assegnate possano essere utilizzate dai Comuni anche per l’assunzione del personale necessario alla diretta gestione dei servizi educativi per l’infanzia;
con questi finanziamenti avrebbero dovuto essere attivati a regime 141.855 nuovi posti, ripartiti per singolo ente comunale;
il Governo, nel piano strutturale di bilancio trasmesso all'Unione europea, ha indicato delle risorse che si discostano dagli obiettivi programmatici concordati con la stessa Unione europea;
nella tavola A.VI.4, il Governo ha rimodulato i LEP del 33 per cento previsto dalla legge n. 234 del 2021 per gli asili nido, impegnandosi a garantire il 33 per cento “a livello nazionale”, eliminando il riferimento al “livello comunale” e introducendo i LEP del 15 per cento denominati “a livello regionale”;
il nuovo livello di copertura del servizio nidi del 15 per cento dimostra di essere assolutamente insufficiente non solo per nuovi investimenti ma addirittura per completare gli investimenti in essere;
con l’interrogazione presentata alla Camera 5-03082 è stato interrogato il Ministro competente circa le ragioni che abbiano determinato la rimodulazione dei LEP che andrà a incidere sul rispetto dell'obbligo di cui all'articolo 1, comma 172, della legge n. 234 del 2021;
in sede di risposta è stato assicurato che “l’obiettivo minimo del 15 per cento a livello regionale, inserito nel Piano, non modifica il target nazionale del 33 per cento per la copertura dei servizi”;
ciò non sta accadendo poiché la rimodulazione dei livelli essenziali delle prestazioni sta già avendo effetti disastrosi sulla creazione di posti negli asili nido e il raggiungimento del target previsto dal PNRR,
si chiede di sapere:
quali misure urgenti di competenza si intenda attuare per sostenere gli enti locali nei costi di gestione delle nuove strutture di cui il PNRR finanzia solo la realizzazione;
se non si intenda promuovere un confronto permanente con gli enti locali per individuare le criticità e le possibili soluzioni correttive.