Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01905

Atto n. 3-01905

Pubblicato il 15 maggio 2025, nella seduta n. 304

MANCA, BASSO, ROSSOMANDO, TAJANI, VERDUCCI, PARRINI, NICITA, RANDO, CAMUSSO, BAZOLI, LA MARCA, IRTO, ROJC, ALFIERI, ZAMPA - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

“TracMec” è un’azienda nata nel 2005 e specializzata nella realizzazione di sottocarri cingolati fissi e a carreggiata variabile e partner del gruppo Bauer, leader mondiale nelle trivellazioni. Presso la TracMec, che ha sede a Mordano in provincia di Bologna, sono impiegate 45 maestranze tra cui saldatori, montatori, verniciatori e operatori alle macchine utensili e impiegati tecnici ed amministrativi, alcuni dei quali in azienda da 20 anni;

in data 16 aprile 2025, in occasione di un incontro informativo sulle prospettive aziendali e sull’avvio della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo, la multinazionale tedesca rappresentata dai vertici del gruppo, accompagnati da avvocati e consulenti, ha comunicato la decisione di spostare la produzione in Cina e di terminare la produzione nello stabilimento di Mordano con il conseguente licenziamento degli attuali dipendenti;

come riportato su diversi organi di stampa, la scelta di tale radicale decisione da parte della multinazionale tedesca sarebbe “il calo significativo degli ordini e il costo della produzione non più sostenibile. Da qui l’intenzione di produrre in altri Paesi, in primis in Cina”;

tenuto conto che:

FIOM, FIM e rappresentanza sindacale unitaria hanno proclamato lo stato di agitazione permanente e giovedì 17 aprile 2025 si sono tenute le assemblee sindacali, cui è seguito uno sciopero e un presidio davanti ai cancelli dell'azienda;

in data 29 aprile 2025, la multinazionale tedesca Bauer ha ribadito, in occasione di un incontro in Città metropolitana a Bologna, la volontà di delocalizzare in Asia la produzione della TracMec, chiudendo lo stabilimento entro agosto, mentre le sigle sindacali di FIOM e FIM territoriali avevano fatto richiesta di ritirare la procedura che prevede il licenziamento collettivo come “unica condizione per poter avviare un confronto e trovare soluzioni alla crisi, a partire dalla reindustrializzazione del sito di Mordano e il mantenimento dell’occupazione”;

le rappresentanze sindacali unitarie e i sindacati hanno avviato lo stato di agitazione del personale sottolineando come sia inaccettabile che la proprietà motivi il trasferimento delle attività in Cina per gli elevati costi di produzione nello stabilimento. In caso di calo degli ordinativi, in Italia esistono ammortizzatori sociali per i quali TracMec dispone del monte ore necessario. Il vero motivo è l’assenza di strategie da parte dei vertici della Bauer sul futuro produttivo della TracMec, con conseguenti ricadute sulle professionalità impiegate nell’azienda;

in una nota l'assessore regionale per il lavoro dell'Emilia-Romagna, Giovanni Paglia, ha sottolineato che "la Regione ha ribadito, insieme a tutte le altre istituzioni coinvolte e ai sindacati, il netto rifiuto di una logica che preveda la possibilità di smantellamento di una realtà industriale senza aver prima discusso e sperimentato ogni altra possibile soluzione";

proseguono ormai da settimane i presidi e scioperi davanti ai cancelli dell’azienda da parte dei lavoratori, che, in data 9 maggio 2025, non hanno favorito l’uscita delle merci dal sito,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti riportati e quali siano le valutazioni in merito alle scelte espresse dalla Bauer sul futuro della TracMec di Mordano;

se intendano attivarsi tempestivamente nei confronti del gruppo Bauer al fine di evitare, nell’immediato, l’avvio delle procedure di licenziamento dei lavoratori impiegati nella TracMec, in vista della chiusura dell’azienda programmata per il mese di agosto 2025;

se intendano tempestivamente convocare un tavolo di crisi presso il Ministero delle imprese e del made in Italy al fine di avviare una fase di effettivo confronto tra le parti finalizzato al mantenimento delle produzioni di sottocarri e alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali nello stabilimento TracMec di Mordano.