Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02089
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Atto n. 4-02089
Pubblicato il 14 maggio 2025, nella seduta n. 303
RANDO, ROJC - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. -
Premesso che, a quanto risulta alle interroganti:
il Consiglio comunale di Modena nella seduta del 16 settembre 2024 ha approvato due delibere con le quali stabiliva di non poter esprimere voto favorevole alle istanze di autorizzazione unica per la realizzazione, nei pressi della centrale di Terna di S. Damaso nel comune di Modena, di due impianti di accumulo di energia elettrica (BESS), rispettivamente delle società Uranus S.r.l. e Neptune S.r.l., e delle relative opere connesse;
nella medesima seduta è stata approvata la relazione istruttoria che evidenziava le criticità e gli impatti ritenuti rilevanti dei due impianti, con particolare riferimento alla vicinanza con le residenze esistenti; si riteneva in ogni caso indispensabile un confronto tra le pubbliche amministrazioni in sede di conferenza dei servizi in forma simultanea, ai sensi dell’articolo 14-ter della legge 7 agosto 1990, n. 241;
il 17 settembre 2024, di conseguenza, il settore pianificazione del Comune ha trasmesso al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica le delibere del Consiglio comunale del 16 settembre n. 47 e n. 48, con la richiesta di convocazione della conferenza sincrona, il cui termine di convocazione era fissato al 24 settembre 2024, come da comunicazione di avvio del procedimento;
decorso inutilmente tale termine, il 30 settembre 2024 il Comune di Modena ha provveduto ad inoltrare al Ministero una comunicazione a firma del sindaco, avente ad oggetto la “richiesta di ulteriori chiarimenti in merito all’applicazione del modulo procedimentale della conferenza dei servizi al presente procedimento unico, così come disciplinato dall’articolo 14-bis della legge n. 241 del 1990”;
considerato che:
in data 14 novembre 2024, il Comune ha ricevuto dal Ministero, per conoscenza, le comunicazioni inviate alle società Neptune e Uranus, con le quali il Ministero delegava alle società medesime le attività di notifica del vincolo preordinato all'esproprio per l'attuazione dell'ampliamento della stazione di Terna (funzionale alla realizzazione delle due aree di accumulo);
il successivo 18 novembre è stata data comunicazione formale al Ministero, a firma del sindaco, con cui è stato ribadito nuovamente l'obbligo, a carico del Ministero, di provvedere alla convocazione della conferenza dei servizi in modalità sincrona, in virtù dei pareri negativi espressi dal Comune e dall’Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE); contestualmente, sono stati richiesti chiarimenti in merito al procedimento in corso, con particolare riferimento alle procedure di pubblicità, trasparenza e partecipazione necessarie per la procedura di apposizione di un vincolo preordinato all’esproprio;
nella documentazione inviata dal Comune al Ministero si evidenzia come non risulti presente il progetto definitivo o esecutivo dell’opera di interesse pubblico, che costituisce presupposto essenziale per l’avvio del procedimento di esproprio, e che l'assenza di tale documentazione non consente di ottemperare agli obblighi di pubblicità e contradditorio procedimentale, che connotano i procedimenti di variante alla pianificazione vigente ed i procedimenti di esproprio, dando atto dell’impossibilità a procedere;
considerato altresì che:
in data 17 marzo 2025 sono state presentate al Comune ulteriori integrazioni ai progetti. Il successivo 3 aprile, le società interessate hanno inviato un’ulteriore richiesta di incontro per illustrare le modifiche apportate al progetto e valutare la possibilità di eventuali opere compensative;
gli uffici tecnici del Comune di Modena hanno predisposto una comunicazione formale con la quale hanno ribadito e sostenuto le medesime posizioni espresse dal Consiglio comunale;
il Ministero non ha, ad oggi, accolto l’istanza né ha mai risposto alle comunicazioni e richieste inviate, né è stata convocata la conferenza dei servizi in forma simultanea,
si chiede di sapere quali siano le ragioni che hanno determinato la decisione del Ministero di non convocare la conferenza dei servizi e se il Ministro in indirizzo non ritenga di procedere alla convocazione urgente, allo scopo di risolvere le problematiche evidenziate dal Comune di Modena in merito alle significative criticità rilevate, con particolare riferimento alla vicinanza degli impianti di accumulo di energia elettrica alle residenze esistenti.