Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01882

Atto n. 3-01882 (in 10ª Commissione)

Pubblicato l'8 maggio 2025, nella seduta n. 301

NATURALE, PIRRO, MAZZELLA, DAMANTE, LOPREIATO, NAVE, LOREFICE, CROATTI, GAUDIANO, LICHERI Sabrina, BEVILACQUA, ALOISIO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

il progetto “home care premium - assistenza domiciliare 2025-2028”, pubblicato in data 25 marzo 2025 sul portale istituzionale dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, ha destato, sin dalla sua divulgazione, non poche perplessità e preoccupazioni per l’utenza interessata e per gli operatori del settore;

per le annualità dal 2025 al 2028, infatti, il progetto non prevede più l’erogazione di prestazioni integrative fondamentali, quali: l’assistenza domiciliare svolta da operatori socio-sanitari, i servizi di sollievo per i caregiver familiari, l’accesso a centri diurni e strutture extra domiciliari, nonché i servizi di trasporto degli assistiti e la fornitura di ausili per l’autonomia. Servizi, questi ultimi, che risultavano prima garantiti e la cui improvvisa cancellazione determinerà, quale effetto avverso, notevoli disagi per i cittadini interessati;

secondo quanto denunciato dalle associazioni di categoria, inoltre, alla diminuzione dei servizi offerti si aggiunge anche la pregiudiziale esclusione delle imprese mutualistiche accreditate tra i soggetti attivi che erogano i servizi;

considerato che secondo quanto diffuso da fonti giornalistiche, il 23 aprile, a Cagliari, si è verificata una protesta davanti alla sede dell’INPS contro “i tagli annunciati dall’Inps nel bando 2025-2028 del progetto 'Home Care Premium', che rischiano di compromettere l’erogazione di servizi di assistenza domiciliare a circa 8.000 persone in Sardegna” (“kalaritanamedia.it”, 23 aprile 2025);

valutato che il danno che scaturisce dalla situazione ha una duplice e gravissima valenza di natura sociosanitaria: da un lato, infatti, si registra l’interruzione di vitali servizi per migliaia di utenti fragili, dall’altro si compromette la continuità lavorativa di centinaia di operatori specializzati,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di adottare ogni utile misura volta a ripristinare le prestazioni integrative prima garantite, nonché a sanare le esclusioni operative dei soggetti che erogano i servizi;

se reputi fondamentale, nelle proprie azioni direttrici, garantire un’adeguata continuità assistenziale alle persone fragili, mediante il fattivo perseguimento di politiche di inclusione sociale e di tutela della dignità umana, dell’autonomia personale nonché di concreto sostegno alle famiglie coinvolte.