Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01879

Atto n. 3-01879 con carattere d'urgenza

Pubblicato l'8 maggio 2025, nella seduta n. 301

CAMUSSO, VERDUCCI, VALENTE, LA MARCA, RANDO, ZAMBITO, FINA, VERINI, GIACOBBE, ROJC, MANCA - Ai Ministri della giustizia e per la pubblica amministrazione. -

Premesso che:

in data 23 gennaio 2024, la prima firmataria del presente atto ha presentato l’interrogazione 3-00874, con cui si chiedevano chiarimenti (mai pervenuti) in merito alla drammatica e ancora irrisolta situazione di 72 lavoratori degli ex consorzi intercomunali per lo smaltimento dei rifiuti BN1, BN2 e BN3 della provincia di Benevento, illegittimamente sospesi dal lavoro e successivamente licenziati;

la vicenda si protrae da oltre 15 anni, nonostante diverse sentenze definitive, sia nazionali che della Corte europea dei diritti dell’uomo, abbiano riconosciuto il diritto dei lavoratori al pagamento delle spettanze arretrate e al reinserimento lavorativo;

in particolare, la sentenza CEDU n. 39637/21 del 20 ottobre 2022 ha accolto la dichiarazione unilaterale dello Stato italiano, riconoscendo ai lavoratori il diritto a un risarcimento per la violazione del principio dell’equo processo e per la mancata attuazione delle sentenze nazionali, fissando un termine di 90 giorni per l’adempimento;

il termine è ampiamente scaduto, e la CEDU ha recentemente emesso ulteriori tre sentenze, riguardanti altri 29 lavoratori degli ex consorzi, condannando nuovamente lo Stato italiano e portando a 101 il numero totale dei lavoratori aventi diritto a risarcimento;

considerato che:

la “Relazione al Parlamento per l’anno 2022 sullo stato di esecuzione delle pronunce della CEDU” evidenzia che la ritardata o mancata esecuzione di sentenze che riconoscono diritti di credito verso amministrazioni pubbliche è un fenomeno diffuso, spesso determinato dall’incapacità patrimoniale degli enti coinvolti, come nel caso dei consorzi di Benevento che versano in uno stato di dissesto;

al fine di individuare i mezzi necessari a dare esecuzione alle sentenze della CEDU, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha istituito un tavolo interministeriale. All’esito dei relativi approfondimenti, il Ministro della giustizia, con l’atto n. 320 dell’8 luglio 2024, in risposta all’interrogazione scritta n. 4-03102 presso la Camera dei deputati, ha dichiarato che: “le parti hanno concordato sull’opportunità di agire con apposito intervento normativo da inserire in un prossimo veicolo normativo o alla prossima legge di bilancio, quale soluzione alla definizione della problematica esposta”;

considerato altresì che:

nonostante le reiterate condanne della Corte EDU e gli impegni dichiarati dal Governo, la legge di bilancio per l’anno 2025 non prevede alcuno stanziamento volto a garantire i risarcimenti dovuti ai lavoratori interessati, né risulta, ad oggi, adottato alcun intervento normativo alternativo atto a risolvere definitivamente la vertenza;

la Regione Campania ha garantito dal 2018 un parziale supporto lavorativo ad alcuni lavoratori impiegati negli ex consorzi di Benevento, tramite un progetto semestrale ai sensi dell’art. 45, comma 1, della legge regionale n. 14 del 2016, la cui scadenza definitiva è fissata al 30 giugno 2025. Tale circostanza rende ancora più improcrastinabile un intervento governativo che dia una risposta concreta ai 101 lavoratori e alle loro famiglie,

si chiede di sapere quali provvedimenti urgenti si intenda adottare per garantire il risarcimento integrale ai lavoratori degli ex consorzi di smaltimento rifiuti di Benevento, vittime di una grave e reiterata violazione dei propri diritti, adempiendo agli obblighi internazionali assunti e ponendo fine a una vicenda di inaccettabile impasse burocratica e istituzionale.