Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01837
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Atto n. 3-01837
Pubblicato il 23 aprile 2025, nella seduta n. 297
D'ELIA, SENSI, RANDO, VERDUCCI, BASSO, CAMUSSO, GIACOBBE, IRTO, MANCA, MARTELLA, NICITA, PARRINI, ROJC, VALENTE, VERINI, ZAMBITO - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -
Premesso che:
in data 3 aprile 2025 si sono svolte, presso le diverse sedi del liceo scientifico statale “Augusto Righi” di Roma, manifestazioni spontanee organizzate dalle studentesse e dagli studenti, in reazione ai femminicidi, avvenuti nelle giornate immediatamente antecedenti, di Sara Campanella e Ilaria Sula; attraverso tali manifestazioni, seppur non autorizzate dalla dirigenza scolastica, la comunità studentesca intendeva comunicare la propria profonda indignazione, attraverso minuti di rumore e un corteo nei locali della scuola;
di fronte alle manifestazioni, la dirigente scolastica, secondo quanto da lei stessa ricostruito in una lettera aperta inviata nella medesima data all’intera comunità scolastica, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine, che si sono presentate presso il liceo; risulta agli interroganti che, in particolare, la dirigente ha convocato alcuni dei partecipanti alla manifestazione, maggiorenni, nel proprio ufficio alla presenza di agenti della DIGOS; nella lettera, ad ogni buon conto, la dirigente medesima ha accusato i promotori della manifestazione di aver assunto atteggiamenti intimidatori, in spregio alle regole della convivenza democratica, invitando le famiglie a "proporre il giusto 'risarcimento del danno'", ipotizzando il ricorso a “lavori 'socialmente utili' come (...) rimbiancare le pareti perimetrali dell’edificio” a fini di “rieducazione e sensibilizzazione di tutte/i le/i ragazze/i e al rispetto delle regole”;
i fatti occorsi in occasione della mobilitazione del 3 aprile sono solo l’ultima manifestazione di una tensione profonda tra la dirigente e la comunità scolastica; infatti, come più volte riportato dagli organi di stampa, una dura contrapposizione si era prodotta, ad esempio, in occasione dell’approvazione, durante le sedute del consiglio di istituto del 24 febbraio e dell'11 marzo 2025, della decisione di svolgere gli esami di riparazione del debito formativo in luglio; in particolare, secondo quanto risulta agli interroganti, gli stessi docenti avrebbero denunciato il rifiuto da parte della dirigente di mettere ai voti l’ipotesi di svolgere i predetti esami a settembre, e questo sia nella seduta del 24 febbraio, in cui la questione era all’ordine del giorno, sia nella successiva seduta dell’11 marzo, non accogliendo la proposta di integrazione dell’ordine del giorno presentata dai due terzi del consiglio; inoltre, nella seduta del 24 febbraio 97 componenti (su 108) del consiglio di istituto non hanno partecipato al voto, in quanto non era stata data la possibilità di esprimere voto contrario o di astenersi;
di tali accadimenti, la presidente del consiglio di istituto ha dato comunicazione all’ufficio scolastico regionale per il Lazio, con lettera ancora rimasta senza risposta;
pur nel doveroso rispetto del principio di autonomia scolastica, tali accadimenti pongono seri interrogativi in merito alla salvaguardia, nell’istituto scolastico citato, di un clima ispirato, anzitutto da chi è chiamato a dirigerlo, alla piena osservanza del principio democratico, dell’autodeterminazione e della libera espressione della personalità di studentesse e studenti e, quindi, ai valori e principi costituzionali che ispirano anche la vita all’interno delle comunità scolastiche, nel rigetto di ogni forma di autoritarismo, inutile e dannoso per la crescita di studentesse e studenti,
si chiede di sapere quale sia la valutazione del Ministro in indirizzo sui fatti descritti e come intenda assicurare, in caso sollecitando una presa di posizione da parte dell’ufficio scolastico regionale per il Lazio, che la vita della comunità scolastica del liceo scientifico Righi si svolga nella piena osservanza dei principi e dei valori costituzionali.