Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09221
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Atto n. 4-09221
Pubblicato il 28 luglio 2005
Seduta n. 857
MANFREDI , FALCIER , PICCIONI , MAFFIOLI , CALLEGARO , TIRELLI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che con legge 30 marzo 2001, n. 15, articolo 13, centinaia di milioni di euro l’anno degli Enti che gestiscono la previdenza, e precisamente INPS, INPDAP, INAIL e IPSEMA, sono stati destinati agli Istituti di Patronato e di Assistenza gestiti dai Sindacati;
considerato che:
l'onere di mantenere le strutture è stato caricato esclusivamente sulle categorie meno protette, in altre parole sui pensionati;
la legge appare incostituzionale, perché impone l'onere economico del provvedimento a carico della categoria dei pensionati, che, con certezza, sopporta i maggiori sacrifici derivanti dall'aumento del costo della vita;
molte funzioni, elencate nella relazione presentata alla Camera dei deputati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali il 27 maggio 2003, appaiono doppioni delle funzioni svolte dal Patronato;
l'attenzione particolare dedicata dai Patronati verso località di recente emigrazione, di tipo tecnologico-industriale-turistico, non rientra nelle loro competenze,
gli interroganti chiedono di conoscere:
gli importi erogati ai Patronati da parte di INPS, INPDAP, INAIL e IPSEMA, negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004;
il costo delle ispezioni effettuate da personale dei predetti Patronati compiute rispettivamente all'estero e sul territorio nazionale;
l'utilità dei Patronati, in termini di risultati, e se non sia ritenuto necessario, in conseguenza della valutazione dei predetti risultati, proporre la revisione della legislazione per:
abolire, a partire dal 2006, i contributi a favore esclusivo dei citati Enti, devolvendo le economie così realizzate ed i residui attivi relativi ai contributi degli anni precedenti alla rivalutazione delle pensioni "d'annata", dando precedenza alle pensioni liquidate entro il 31.12.1986 e di reversibilità, come proposto nel disegno di legge Atto Senato n. 3291, "Norme di attuazione in materia pensionistica", per dare un segnale positivo alla categoria dei pensionati, soprattutto a quelli collocati in pensione entro il 31 dicembre 1986, che stanno raggiungendo la soglia della povertà;
prevedere la presenza di rappresentanti dei pensionati, nella misura del 50 per cento degli organici previsti per la gestione e il controllo dei citati Enti, con il compito di tutelare i diritti e gli interessi delle categorie interessate.