Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01788

Atto n. 3-01788

Pubblicato il 1° aprile 2025, nella seduta n. 289

BOCCIA, BASSO, NICITA - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

in data 26 marzo 2025, il quotidiano “La Stampa” ha pubblicato un articolo riportante notizie relative a presunte trattative in corso tra il Governo italiano e la società Starlink, appartenente al gruppo SpaceX di Elon Musk, per l'espansione della rete satellitare a bassa quota in Italia, con l'obiettivo di fornire servizi di connettività nelle aree territoriali del Paese non raggiunte dalla banda larga;

tale iniziativa rischia di compromettere l’obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che prevede la copertura a banda ultralarga dell'intero territorio nazionale entro il 2026 con servizi di connessione, tramite fibra ottica, ad una velocità di trasmissione di almeno 1 Gbit/s. L’utilizzo della fibra ottica rappresenta la tecnologia preferenziale necessaria per sviluppare sull’intero territorio nazionale, ivi comprese le aree interne del Paese, reti “future proof”, prontamente aggiornabili e in grado di soddisfare nel tempo il crescente fabbisogno di connettività per la fruizione di servizi sempre più avanzati, tra cui video streaming lineare 4K/8K, realtà virtuale e aumentata, collaborazione immersiva, smart working e formazione a distanza, cloud computing, online gaming, domotica avanzata, telemedicina, e altro;

in caso di accordo, l'Italia rappresenterebbe una importante base strategica per Starlink in Europa, diventando il primo Paese dell'Unione europea ad utilizzare operativamente tale rete satellitare per la fornitura di servizi di connettività in sostituzione sul proprio territorio, con oneri a carico della spesa pubblica per gli investimenti in terminali ed infrastrutture necessari al funzionamento del servizio;

recenti studi evidenziano che il servizio offerto da Starlink non rappresenta una valida alternativa alla connettività in fibra ottica, in ragione del fatto che la velocità media per i servizi in abbonamento “a bassa priorità” oscilla tra 50 e 100 Mbps, con forti cali di prestazioni nelle ore di punta, mentre per i servizi di connessione con livelli di prestazione più elevati occorre la sottoscrizione di contratti con costi molto elevati;

in data 13 marzo 2025, nell’Aula del Senato, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in risposta all’interrogazione 3-01394 del 9 ottobre 2024, sull’utilizzo della rete Starlink per la copertura delle aree non raggiunte dalla banda larga, ha dichiarato che: “il Governo non intende emendare l'impostazione dei piani PNRR sulle reti ultraveloci, che, in particolare con riferimento al Piano Italia 1 Giga, vedono la fibra ottica come la tecnologia di riferimento” e che, tuttavia: “visti i ritardi degli operatori, il Governo sta esplorando opzioni che possano contribuire a garantire connettività nell'immediato. Con riferimento alle aree più remote, il Governo sta valutando, con Starlink e altri operatori, l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti. Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune Regioni italiane del Nord, del Centro e del Sud, per sperimentare la fornitura di un servizio space-based rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri”;

nella medesima seduta, il ministro Ciriani, in risposta ad un’altra interrogazione e all’interpellanza 2-00021 del 3 dicembre 2024 su un possibile accordo per l’utilizzo della rete satellitare Starlink in luogo di un sistema unico europeo di comunicazioni ha dichiarato che: “Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati” e che:” che sono state avviate alcune sperimentazioni con i sistemi satellitari Starlink presso le sedi diplomatiche in Burkina Faso, in Bangladesh, in Libano e in Iran, che dunque sono state dotate di antenne Starlink, anche se nessuna ad oggi è attiva”;

il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione, Alessio Butti, ha recentemente affermato che la sperimentazione della connettività satellitare non ha alcun legame con i fondi già destinati alle gare dal PNRR e non interferisce in alcun modo con i progetti in corso, compreso il progetto “IRIS2”, a cui l'Italia continua a contribuire;

alla luce delle suddette risposte, permangono preoccupazioni riguardo alla trasparenza delle procedure adottate dal Governo per l'eventuale coinvolgimento di Starlink nei progetti di connettività nazionale, nonché alle implicazioni sulla sovranità digitale e sulla sicurezza nazionale, considerando che l'affidamento a un'azienda privata straniera potrebbe avere ripercussioni significative sulla sicurezza di dati sensibili in possesso dell’amministrazione pubblica e di quelli riguardanti cittadini ed imprese,

si chiede di sapere:

se il Governo intenda tempestivamente fornire dettagli sulle interlocuzioni in corso con la società Starlink, specificando la natura, gli ambiti e lo stato attuale di tali trattative;

in che modo intenda garantire che eventuali accordi o sperimentazioni con Starlink rispettino i principi di concorrenza, trasparenza e sicurezza nazionale, in conformità con la normativa nazionale ed europea vigente;

se siano state valutate alternative tecnologiche nazionali o europee per la copertura delle aree non raggiunte dalla banda larga, al fine di promuovere la sovranità digitale e sostenere l'industria tecnologica italiana ed europea;

se il Governo intenda coinvolgere il Parlamento nelle decisioni relative all'integrazione di tecnologie satellitari straniere nelle infrastrutture di comunicazione nazionale, garantendo un adeguato livello di controllo democratico e trasparenza.