Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01940
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Atto n. 4-01940
Pubblicato il 1° aprile 2025, nella seduta n. 289
MAZZELLA, ALOISIO, LOPREIATO, LICHERI Sabrina, DAMANTE, FLORIDIA Barbara, BEVILACQUA, CATALDI, PIRONDINI, LOREFICE, PIRRO - Ai Ministri per le disabilità, del lavoro e delle politiche sociali e della salute. -
Premesso che:
la legge di bilancio rappresenta lo strumento previsto dall'articolo 81 della Costituzione, attraverso il quale il Governo comunica al Parlamento, mediante un documento contabile preventivo, le spese pubbliche e le entrate programmate per l'anno successivo. Tale previsione normativa non consente l'introduzione di nuovi tributi o spese senza indicarne la copertura finanziaria. A partire dal 2016, la legge di bilancio è stata unificata con la legge di stabilità, in conformità alla legge n. 243 del 2012. Ogni anno, questa legge deve essere approvata entro la fine di dicembre; in mancanza dell’approvazione, il Governo rischia di entrare in esercizio provvisorio, limitato alla gestione dell'ordinaria amministrazione;
in data 23 ottobre 2024, il Governo ha presentato il disegno di legge di bilancio per l'anno 2025 (A.C. 2112-bis). Secondo le valutazioni fornite dalla Federazione italiana per il superamento dell'handicap (FISH) e dalla Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (FAND), le due maggiori organizzazioni italiane dedite alla tutela dei diritti delle persone con disabilità e partecipanti attivamente ai tavoli istituzionali, la manovra finanziaria per il 2025 non si configura come efficace per affrontare le sfide e le problematiche afferenti alla disabilità;
in particolare, le due federazioni, audite il 4 novembre 2024 nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, hanno dichiarato che i fondi sono insufficienti per sostenere i reali fabbisogni delle persone con disabilità. Pertanto, i soggetti in condizione di estrema fragilità e le loro famiglie si trovano a fronteggiare una situazione critica a causa di ampie carenze di servizi essenziali, quali assistenza domiciliare, sostegno scolastico, inclusione lavorativa e sgravi per mamme caregiver e lavoratrici con disabilità;
secondo la FISH, come riportato nella memoria di 28 pagine presentata durante l'audizione, è fondamentale potenziare il fondo per la non autosufficienza (FNA) con un incremento di 500 milioni di euro (attualmente fissato a 913 milioni), aumentare di 100 milioni di euro annui gli stanziamenti per i progetti di vita indipendente inclusi nel FNA (attualmente pari a 14 milioni) e aggiungere 100 milioni al fondo per l'implementazione dei progetti di vita (attualmente solo 25 milioni). È altresì necessario: incrementare di almeno 40 milioni di euro il fondo nazionale per l'assistenza all'autonomia e alla comunicazione (attualmente 200 milioni), destinare 100 milioni di euro per il fondo caregiver familiari (attualmente fissato a 50 milioni), innalzare le soglie reddituali per considerare a carico i figli con disabilità, aumentare di 80 milioni di euro il fondo nazionale per l'inserimento lavorativo (attualmente 73 milioni), incrementare di 100 milioni di euro il fondo per il “dopo di noi” (attualmente solo 76 milioni) e innalzare le pensioni di invalidità civile, portandole dalle attuali 333 euro mensili a 534 euro, in corrispondenza con l'assegno sociale;
inoltre, la FISH richiede di modificare il programma “Opzione donna” ripristinando le condizioni di accesso del 2021, riportando a 58 anni i requisiti di accesso al beneficio per le mamme caregiver e le lavoratrici con disabilità. Pertanto, rispetto alle risorse attualmente previste, si stima la necessità di un incremento di un miliardo di euro, per evitare ulteriori tagli alle prestazioni;
secondo la memoria, “negli ultimi quindici anni, le famiglie in povertà assoluta sono aumentate in modo preoccupante”. Attualmente, in Italia, le famiglie con almeno un componente con disabilità sono circa 3 milioni, corrispondenti a oltre il 12 per cento del totale. Di queste, una su 5, secondo il rapporto ISTAT 2022, versa in condizioni di deprivazione, con numerosi nuclei familiari che vivono in stato di emarginazione e, in alcuni casi, di segregazione. In particolare, “il peso dell'assistenza quotidiana grava pesantemente sui familiari, in particolare sulle donne, limitandone opportunità di lavoro, formazione e istruzione, con il rischio di perpetuare all'infinito le condizioni di povertà”;
secondo “Welforum.it”, l'osservatorio nazionale sulle politiche sociali, la pandemia da COVID-19 ha comportato un ulteriore peggioramento delle condizioni per la popolazione con disabilità, già caratterizzata da svantaggi e fragilità. In particolare, uno studio condotto dal National institute of mental health ha rivelato che i cervelli degli adolescenti sembravano invecchiati in media di circa 3 anni durante i soli 10 mesi della pandemia, con una situazione amplificata per i giovani disabili, esposti a una riduzione e sospensione degli stimoli cognitivi;
secondo la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, è necessario “promuovere, proteggere e garantire il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali delle persone con disabilità, promuovendo il rispetto per la loro intrinseca dignità”;
si ritiene fondamentale attuare interventi mirati per ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche che colpiscono in particolar modo le famiglie in cui è presente una persona con disabilità. La legge di bilancio per il 2025 presenta provvedimenti che hanno un impatto quantitativo e qualitativo limitato rispetto alle necessità reali dei cittadini e delle cittadine con disabilità,
si chiede di sapere:
quali imminenti misure di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per risolvere queste criticità e per stanziare fondi sufficienti per sostenere i reali fabbisogni delle persone con disabilità;
quali siano le modalità attraverso cui intendano garantire il rispetto della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, investendo in servizi che permettano loro di vivere in modo indipendente e dignitoso;
come ritengano di intervenire al fine di ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche che colpiscono soprattutto le famiglie in cui è presente una persona con disabilità;
quali iniziative prevedano di intraprendere per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul tema delle disabilità, affinché si promuova una cultura di inclusione e rispetto dei diritti delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita sociale ed economica.