Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02225

Atto n. 3-02225

Pubblicato il 21 luglio 2005
Seduta n. 850

MANZIONE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della giustizia, dell'ambiente e per la tutela del territorio e delle attività produttive. -

Premesso che:

già con atti di sindacato ispettivo del 21 luglio 2004, del 21 marzo e del 14 giugno 2005, rispettivamente 4-07116, 3-02037 e 3-02149 (i primi due ancora inevasi e che formalmente si sollecitano), l'interrogante evidenziava i notevoli pericoli per la salute e per la pubblica incolumità, nonché le gravi anomalie collegate all'istruttoria espletata, che si ravvisavano in riferimento alla richiesta da parte della società Energy Plus a r.l. di costruzione di una centrale termoelettrica da 780 mw, da realizzarsi nella zona industriale del Comune di Salerno, a poche centinaia di metri dall'abitato del Comune di Pontecagnano; evidenziava altresì l'illegittimità della Conferenza dei servizi convocata per il 13 febbraio 2004 alla quale non era stato invitato l'Ente Parco dei Picentini, nel territorio del quale era prevista la realizzazione di 20 chilometri (dei 36 complessivi) di metanodotto;

su quest'ultimo aspetto, nella seduta del 14 luglio scorso rispondeva il Sottosegretario per le attività produttive on. Valducci, facendo finta di ignorare che l'esclusione dell'Ente dalla Conferenza dei servizi era stata contra legem e che il parere reso dal Commissario pro tempore dott. Correa si era limitato a valutare l'impatto ambientale dell'intervento ma non la compatibilità dello stesso con gli acquiferi ivi esistenti, in zona classificata ad alto rischio sismico ed a pericolo di incendio;

a riprova delle perplessità più volte rappresentate dall'interrogante, occorre rilevare che la Regione Campania, nell'istituire con delibera n.1539/03 il Parco Regionale dei Monti Picentini, ne ha approvato le norme di salvaguardia, dividendo il territorio in 3 aree: la zona A (di riserva integrale), la zona B (di riserva generale orientata e di protezione) e la zona C (di riqualificazione); purtroppo l'intervento progettato (metanodotto) ricade per circa 12 chilometri nella zona "B" dell'ente parco, nella quale non è assolutamente possibile realizzare quel tipo di intervento, perchè precluso dalle norme di salvaguardia regionali;

in forza delle considerazioni sovrariportate, si chiede di conoscere:

se corrispondano al vero le circostanze specificate in premessa;

se i Ministri interrogati abbiano contezza della pesante responsabilità che promana dalle gravi irregolarità e dalle evidenti omissioni evidenziate;

se, in particolare, i Ministri interrogati siano consapevoli della grave situazione di pericolo e di danno per la pubblica incolumità, direttamente collegata alle autorizzazioni rilasciate per la costruzione del metanodotto;

se, ancora, i Ministri interrogati siano in grado di spiegare sulla base di quale normativa (e/o sulla scorta di quali "pressioni") sia stata rilasciata l'autorizzazione per un intervento assolutamente incompatibile con le vigenti norme regionali di salvaguardia;

se, infine, i Ministri interrogati non intendano valutare la possibilità di disporre - anche in regime di autotutela - la revoca e/o sospensione delle autorizzazioni già concesse alla Energy Plus.