Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01695
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Atto n. 3-01695
Pubblicato il 19 febbraio 2025, nella seduta n. 275
BILOTTI, NATURALE, CROATTI, DAMANTE, LICHERI Sabrina, SCARPINATO - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
secondo quanto riportato da fonti di stampa, il 16 gennaio 2025, presso la casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), una persona detenuta, A.N., sarebbe stata sottoposta a un’operazione di perquisizione in una stanza priva di telecamere di videosorveglianza, diversa da quella solitamente utilizzata per tali procedure;
durante la perquisizione, A.N. avrebbe subito un’aggressione fisica da parte di alcuni agenti della Polizia penitenziaria, che lo avrebbero colpito ripetutamente con calci, causandogli lesioni gravi, tra cui una frattura scomposta al piatto tibiale del ginocchio sinistro;
a seguito dell’episodio, A.N. sarebbe stato trasportato d’urgenza prima presso l’infermeria del carcere e successivamente in ospedale, dove sarebbe stato riscontrato il bisogno di un intervento chirurgico per riparare i danni riportati. Una successiva valutazione medica, tuttavia, avrebbe stabilito la non necessarietà di svolgere l'operazione, tanto che A.N. sarebbe stato tratto nuovamente in carcere, in particolare presso la casa circondariale “Pasquale Mandato” di Napoli Secondigliano. Pare che a seguito di tale trasferimento la situazione clinica di A.N. stia peggiorando, con problemi di circolazione e forte gonfiore del ginocchio, sembra, addirittura, senza alcuna terapia farmacologica, motivi per i quali il suo difensore avrebbe richiesto la sospensione della pena;
fonti giornalistiche riportano che sia gli istanti precedenti all’ingresso nella stanza dove sarebbe avvenuta l’aggressione descritta che quelli successivi all’uscita dalla stessa, sarebbero stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza del carcere e oggetto di testimonianza da parte di numerose persone detenute;
la gravità dei fatti descritti solleva serie preoccupazioni in merito al rispetto dei diritti fondamentali delle persone detenute e alla condotta del personale penitenziario, nonché alla trasparenza e alla correttezza delle procedure adottate all’interno dell’istituto;
considerato che vari sindacati del settore, tra cui l’USPP, hanno denunciato lo stato delle carceri campane, sottolineando disfunzioni e criticità già emerse, anche in considerazione dei casi di aggressioni riscontrati, i quali hanno coinvolto non solamente persone detenute, ma anche agenti di Polizia penitenziaria e personale medico, evidenziando un clima di tensione e degrado all’interno degli istituti;
considerato inoltre che:
l’articolo 13 della Costituzione sancisce l’inviolabilità della libertà personale e impone che ogni forma di restrizione della libertà debba avvenire nel rispetto della dignità umana, mentre l’articolo 27 della Costituzione stabilisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato;
il trattamento delle persone detenute deve essere conforme ai principi sanciti dalla legge italiana e dalle norme internazionali, che vietano qualsiasi forma di violenza, tortura o trattamento crudele, inumano o degradante,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti avvenuti il 16 gennaio 2025 presso la casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi e quali iniziative intenda adottare per accertare la verità dei fatti e garantire la massima trasparenza;
quali misure siano state adottate o intenda adottare per garantire che le procedure di perquisizione e controllo all’interno degli istituti penitenziari avvengano nel pieno rispetto dei diritti e della dignità delle persone detenute, anche attraverso l’uso di telecamere di sorveglianza in tutte le aree critiche;
se siano stati avviati accertamenti e disposte sanzioni disciplinari, come ad esempio la sospensione o il trasferimento, o indagini nei confronti del personale penitenziario coinvolto e se siano state adottate misure precauzionali per evitare il ripetersi di episodi simili;
se e quali iniziative intenda promuovere per rafforzare la formazione del personale penitenziario, con particolare attenzione alla prevenzione di abusi e al rispetto dei diritti umani, in linea con i principi costituzionali e internazionali;
quali interventi urgenti intenda adottare per affrontare le criticità strutturali e gestionali delle carceri campane, al fine di garantire la sicurezza delle persone detenute, del personale penitenziario e di quello sanitario.