Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01679
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Atto n. 3-01679
Pubblicato il 12 febbraio 2025, nella seduta n. 272
SALVITTI, BIANCOFIORE - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -
Premesso che:
il “competitiveness compass”, presentato dalla Commissione europea, costituisce una novità rilevante nel panorama delle politiche europee, in quanto traccia una visione strategica per rafforzare la competitività dell’industria europea, in particolare in un momento storico caratterizzato da trasformazioni profonde a livello globale;
il documento propone un approccio integrato e multilivello per sostenere la transizione ecologica e digitale, evidenziando l’importanza di politiche industriali coordinate e orientate all’innovazione, ma al tempo stesso richiede un’attenta valutazione delle ricadute economiche sui settori produttivi tradizionali, come l’automotive, la siderurgia, la chimica e le industrie ad alta intensità energetica;
importante in tale contesto è l’affermazione di un principio di neutralità tecnologica;
esso rappresenta uno dei principi fondamentali che il nostro Paese ha promosso con forza nelle discussioni europee, al fine di evitare una transizione forzata verso un unico modello tecnologico, come quello dei veicoli elettrici che avvantaggerebbe solo le industrie extra UE, e garantire invece pari dignità a tutte le tecnologie in grado di contribuire alla decarbonizzazione, inclusi i biocombustibili, i carburanti sintetici e altre soluzioni innovative;
la recente apertura della Commissione europea verso un maggiore equilibrio tra diverse tecnologie costituisce un passo avanti importante, ma richiede ora una declinazione concreta attraverso misure e strumenti specifici nel quadro del “clean industrial deal”, che rappresenterà il prossimo capitolo delle politiche industriali europee;
tale accordo offrirà l’occasione di sostenere le imprese europee non solo con regole più chiare e coerenti, ma anche con l’accesso a fondi comuni europei, strumenti finanziari mirati e procedure amministrative semplificate, che riducano gli ostacoli burocratici e accelerino la transizione industriale;
un numero crescente di Stati membri, tra cui l’Italia e la Francia, sostiene la necessità di riformare il green deal europeo, adottando un approccio più pragmatico e flessibile, che garantisca al tempo stesso la competitività del sistema produttivo europeo e il raggiungimento degli obiettivi climatici;
la cooperazione strategica tra Italia e Francia può svolgere un ruolo fondamentale per rafforzare la posizione europea nei settori strategici come l’automotive, le materie prime critiche e le industrie energivore, in una logica di sviluppo sostenibile e competitività globale,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda promuovere, anche in sede europea, per garantire che il clean industrial deal traduca i principi del competitiveness compass in misure concrete, assicurando neutralità tecnologica, procedure semplificate per l’accesso ai fondi comuni e il necessario sostegno all’industria europea nei settori strategici indicati.