Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01675

Atto n. 3-01675

Pubblicato l'11 febbraio 2025, nella seduta n. 271

DAMANTE, LOREFICE, NAVE, CROATTI, LICHERI Sabrina - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

la multinazionale italo-francese Stmicroelectronics è fra le più importanti aziende europee nel settore dei semiconduttori con stabilimenti in tutta Europa e nel mondo. L'azienda, specializzata in progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione di componenti a circuiti integrati per applicazioni analogiche, digitali e miste, ha diverse sedi in Italia, tra cui una particolarmente rilevante all'interno del vasto polo dell'“Etna Valley”, a Catania, uno dei più grandi insediamenti industriali del Sud Italia;

com'è noto l'elettrificazione dell'auto e altri settori come il “data storage e “industrial storage” utilizzano enormi quantità di dispositivi di potenza in cui la Stmicroelectronics è il leader mondiale e il sito di Catania è il cuore pulsante di questa tecnologia;

considerato che:

la Stmicroelectronics è una società partecipata dallo Stato italiano che detiene una grande fetta delle quote azionarie. In particolare, la STMicroelectronics, quotata alle borse di Milano, Parigi e New York, è partecipata al 27,5 per cento da STMicroelectronics holding NV, a sua volta partecipata al 50 per cento ciascuno dal Ministero dell’economia e delle finanze e da Bpifrance;

nel mese di ottobre 2022, la Commissione europea ha approvato un contributo di 292,5 milioni di euro per un nuovo investimento da attuare nel sito industriale di Catania, centro di eccellenza della società nella ricerca, sviluppo e produzione nel settore della microelettronica di potenza: il progetto (da realizzare nell'ambito del PNRR italiano) prevedeva la costruzione di una fabbrica integrata per la produzione di substrati epitassiati in carburo di silicio che rappresentano la base per la realizzazione di dispositivi di potenza ad alta performance, di cruciale importanza per la mobilità elettrica, la produzione di energie rinnovabili e altre industrie in transizione verso l'elettrico;

l’investimento, che prevedeva l’attivazione di un cospicuo numero di nuovi posti di lavoro ad alta scolarizzazione, cui si aggiungevano gli effetti significativi sulla filiera dell’indotto, è stato riconosciuto come “first-of-a-kind” dalla Commissione europea, che ne ha sottolineato il contributo alla sovranità europea nella microelettronica in linea con l’ambizione della comunicazione sullo European chips act, finanziandolo con circa 3 miliardi di euro;

nel luglio 2024, la Commissione europea ha approvato la richiesta della Regione Siciliana di un contributo di 68 milioni di euro, a valere sul programma operativo FESR 2014-2020 per il grande progetto “IPCEI (Important projects of common european interest) Microelettronica Sicilia”, finalizzato a potenziare tecnologie chiave e componenti innovative per realizzare chip ad alta efficienza energetica, contribuendo, inoltre, a consolidare la leadership in Europa nell’industria dei semiconduttori, grazie alla presenza di grandi aziende internazionali, leader nel settore come la STMicroelectronics;

l’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di comune interesse europeo, che prevede negli stabilimenti della STMicroelectronics di Catania un investimento di oltre 700 milioni di euro, sostiene la realizzazione di chip ad alta efficienza energetica, semiconduttori e sensori intelligenti, in particolare microchip su substrato di carburo di silicio;

tuttavia, la grave crisi che sta investendo il settore dell'automotive e non solo ha prodotto un impatto significativo sul fatturato dell'azienda;

a seguito della riduzione del fatturato per l'anno 2024 (che si attesta intorno ai 13 miliardi di euro a fronte dei 17 previsti) la STMicroelectronics ha annunciato un taglio delle spese; al momento, nulla lascia presagire scostamenti significativi sul fatturato del 2025;

il mancato obiettivo aziendale in termini di fatturato ha costretto la direzione ad annunciare, nelle diverse occasioni pubbliche di comunicazione agli azionisti, un piano di risparmio che sarà reso noto ed entrerà nella sua fase esecutiva già nei prossimi mesi;

per far fronte al mancato raggiungimento dell’obiettivo, è stata prospettata la possibilità di adottare un importante piano di risparmio e sono state annunciate le linee guida in ambito industriale con il potenziamento della produzione di silicio a 12 pollici, le cui fabbriche si trovano in Francia e a Milano, e la conversione a 8 pollici delle produzioni in carburo di silicio;

nonostante non sia stata dichiarata la chiusura di alcun sito produttivo, vi è il timore di uno “svuotamento” e quindi di un trasferimento della produzione dagli stabilimenti tradizionali che producono silicio a 8 pollici (come Catania) agli stabilimenti che producono silicio a 12 pollici;

la possibile rivisitazione del modello produttivo sui diversi siti del gruppo pone diversi interrogativi in quanto a Catania tutta la produzione sul silicio è sviluppata su una piattaforma a 200 millimetri. La conversione di queste produzioni a 300 millimetri non sembra essere nelle prospettive industriali del sito catanese in quanto il nuovo insediamento industriale, per le produzioni su carburo di silicio, potrebbe non essere sufficiente a reggere un eventuale e graduale disimpegno delle produzioni su silicio causando di certo un forte impatto sui livelli occupazionali. La produzione su carburo di silicio deve essere aggiuntiva a quanto già si produce a Catania e non sostitutiva;

considerato infine che:

la presenza della STMicroelectronics in Sicilia è di fondamentale importanza per il tessuto economico, sociale e culturale dell'intera regione, tenuto conto anche del grande numero di persone che oggi risultano occupate, oltre 5.000, presso l'azienda italo-francese all'interno del polo industriale catanese;

grazie anche all'attività di ricerca e di sviluppo, il sito industriale catanese è conosciuto come il cuore delle tecnologie di potenza del mondo ST, sviluppate su piattaforme di silicio e di carburo di silicio,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione finanziaria e operativa attuale di STMicroelectronics;

quali misure intendano adottare per prevenire un danno grave e potenzialmente irreparabile al tessuto industriale e occupazionale dell’intero territorio siciliano e per garantire che gli investimenti già effettuati con fondi pubblici e europei non solo proteggano ma anche espandano le capacità produttive e di innovazione del sito.