Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01656

Atto n. 3-01656

Pubblicato il 4 febbraio 2025, nella seduta n. 269

GIORGIS, ZAMPA, ROSSOMANDO, BAZOLI, CAMUSSO, BASSO, D'ELIA, ZAMBITO, FURLAN, RANDO, LA MARCA, TAJANI, VERDUCCI, MANCA, MALPEZZI, FRANCESCHELLI, ROJC, VALENTE - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

l’Ufficio immigrazione della Questura di Torino gestisce le pratiche per tutti i cittadini stranieri residenti nei 312 comuni della provincia del capoluogo piemontese e, a fronte di circa 136.000 soggiornanti stranieri nel territorio, costretti come noto a costanti pratiche di rinnovo dei vari permessi, appare, al momento, in grado di garantire un monte di circa 212.500 accessi all’anno;

da oltre due anni, decine e decine di stranieri passano la notte in fila, con bambini e anziani, davanti all'Ufficio suddetto, sito in corso Verona 4, nel tentativo di prendere un appuntamento per le pratiche di rilascio, rinnovo o aggiornamento dei permessi di soggiorno;

una situazione umanamente insostenibile che ha spinto alla mobilitazione e all’impegno la Croce Rossa e la Protezione Civile, insieme a volontari di diverse associazioni e ai sindacati;

considerato che:

l’incertezza sui tempi dei rinnovi si traduce spesso in una ulteriore violazione di fondamentali diritti come ad esempio rischia di avvenire nel caso raccontato in questi giorni da diversi organi di stampa di una ragazza di origine nigeriana, nata a Torino, che non può presentare la domanda per l’esame di maturità e rischia di perdere l’anno proprio se non riuscirà a ottenere il formale e ordinario rinnovo del permesso di soggiorno;

numerosi consigli comunali, come da esempio quelli di Torino, Napoli, Verona, Bologna, Settimo Torinese, Ivrea, Rivalta, Grugliasco, San Mauro, hanno approvato mozioni che sollecitano il Governo ad affrontare tale emergenza attraverso misure strutturali, volte innanzi tutto a semplificare le procedure amministrative di richiesta e di rinnovo dei permessi di soggiorno, predisporre strutture adeguate, dotarsi di un adeguato numero di personale preposto, senza escludere, nel breve termine, l’opportunità di coinvolgere i Comuni per alleggerire l’attuale carico di lavoro;

presso la Camera dei deputati, in data 26 novembre 2024, è stato approvato all’unanimità un Ordine del Giorno (9/02088-AR/041) a prima firma dell’onorevole Bakkali, con il quale il Governo si è impegnato “a valutare l'opportunità di potenziare gli Uffici immigrazione della questura e lo Sportello unico, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”;

rilevato che:

in data 18 gennaio 2025, la Questura di Torino ha reso noto che i disagi che si registrano all’Ufficio immigrazione di Torino sono dovuti alla “riduzione della capacità ricettiva della struttura” e che si stanno “avviando le procedure per risolvere la problematica della riallocazione delle attività attualmente svolte in corso Verona alla sede della questura di via Tommaso Dorè e al commissariato di Barriera Milano” e che una soluzione “più strutturata e funzionale è attesa entro il prossimo autunno, nelle more della realizzazione di una nuova palazzina prevista all’interno della caserma di via Tirreno”;

sempre nella nota redatta dalla Questura si legge inoltre che “a seguito di un rafforzamento dell’organico dell’ufficio immigrazione con ulteriori 10 unità di personale, è previsto l’ampliamento degli sportelli di ricevimento” e che per il prossimo autunno è “in programma il trasferimento dell’ufficio immigrazione al Santo Volto”;

tenuto conto che:

per far fronte all’importante mole di lavoro sopraggiunta a seguito del conflitto russo ucraino, il Ministero dell’interno ha disposto, nel 2024, il rinnovo automatico di un anno dei permessi di soggiorno rilasciati ai rifugiati ucraini;

in data 31 dicembre 2024 è scaduta la proroga dell’Accordo Quadro per il servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato di 570 lavoratori interinali distribuiti presso gli Sportelli unici per l’immigrazione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, al fine di superare l’attuale situazione emergenziale, non ritenga opportuno disporre la proroga di un anno per i permessi di soggiorno in scadenza, così come già fatto nel 2024 per i rifugiati ucraini;

se intenda disporre tempestivamente la proroga degli interinali assunti dalla Questura di Torino e se ritenga necessario disporre, come promesso nella nota della stessa Questura, un immediato aumento del personale da destinare agli Sportelli unici per l’immigrazione;

se stia dando seguito, ed eventualmente in quali tempi e con quali iniziative, agli impegni assunti alla Camera dei deputati a seguito dell’approvazione dell’ordine del giorno 9/02088-AR/041 a prima firma Bakkali;

se non ritenga opportuno destinare una parte delle somme versate dagli immigrati stessi nell’ambito del rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno per implementare i servizi e l’efficienza degli uffici incaricati di espletare le predette funzioni;

se non ritenga necessario e prioritario disporre misure e iniziative di semplificazione in relazione alle procedure di rilascio dei permessi di soggiorno, al fine di evitare che la burocrazia diventi un ulteriore strumento di esclusione e sofferenze;

se non ritenga utile costituire un tavolo con l’Associazione nazionale dei comuni italiani, al fine di coinvolgere le amministrazioni dei Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti in una gestione innovativa e fattiva delle procedure proprie al rilascio dei permessi di soggiorno per motivi familiari.