Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01650

Atto n. 3-01650 (in 10ª Commissione)

Pubblicato il 4 febbraio 2025, nella seduta n. 269

FURLAN, ZAMPA, CAMUSSO, ZAMBITO, BASSO, D'ELIA, FRANCESCHELLI, GIACOBBE, IRTO, LA MARCA, MALPEZZI, MANCA, RANDO, ROJC, ROSSOMANDO, TAJANI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

il 1° dicembre 2022 INPS Servizi S.p.A., società per azioni in house providing interamente partecipata da INPS, ha dato avvio alla fase operativa di internalizzazione del servizio di contact center multicanale dell’INPS;

l’operazione, sostenuta dalle rappresentanze sindacali per il processo di stabilizzazione dei lavoratori, ha determinato criticità salariali e normative per la mancata applicazione della clausola sociale;

a più riprese i rappresentanti di categoria di CGIL, CISL e UIL hanno richiesto, nel corso degli ultimi due anni, un tavolo di confronto con INPS Servizi ed INPS per superare le criticità;

in particolare si segnalano alcuni punti fondamentali, come l’assenza di un piano industriale aziendale, e problematiche per i lavoratori come il recupero del valore degli scatti di anzianità e dei superminimi contrattuali frutto di armonizzazioni, persi con il passaggio ad INPS Servizi, ed il consolidamento dell’orario di lavoro per i part time;

considerato che:

lo scorso 17 dicembre si è tenuto un incontro tra le segreterie nazionali e una rappresentanza delle segreterie territoriali SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e la dirigenza di INPS rappresentata dal direttore generale Valeria Vittimberga, dalla responsabile della Direzione centrale Partecipazioni societarie Alessia Rimmaudo, e di INPS Servizi, con la Presidente del CdA Susanna Masi;

nel corso dell’incontro, ritenuto fallimentare dalle organizzazioni sindacali, è stato registrato un nuovo rinvio dei vertici societari per la presentazione del piano industriale. “Nessuna novità in vista per nuove attività del contact center - hanno spiegato in una nota stampa SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL - e nessun chiarimento sulla paralisi amministrativa di Inps Servizi generata dalle dimissioni del direttore generale”,

si chiede di sapere:

se, alla luce di quanto premesso e considerato, il Ministro in indirizzo ritenga di dover verificare quali iniziative siano state avviate da INPS Servizi S.p.A. per far sì che i lavoratori del contact center possano svolgere le loro funzioni secondo quanto previsto dal CCNL, superando le criticità emerse in premessa;

se non intenda dare seguito alle sollecitazioni dei sindacati sull’organizzazione di INPS Servizi S.p.A. e sull’assenza di un piano industriale, anche prevedendo un tavolo di confronto ministeriale.