Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01633
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Atto n. 3-01633
Pubblicato il 28 gennaio 2025, nella seduta n. 267
GIORGIS, LORENZIN, ZAMPA, ROSSOMANDO, TAJANI, ROJC, FINA, CAMUSSO, GIACOBBE, LA MARCA, DELRIO, IRTO, FRANCESCHELLI, RANDO, VERINI, FURLAN, MALPEZZI, VALENTE, MARTELLA, VERDUCCI, BASSO - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
nell’ottobre 2015 la Regione Piemonte ha presentato il primo studio di fattibilità del “parco della salute, della ricerca e dell’innovazione della città di Torino” (PSRI), che prevedeva la realizzazione di 4 distinti poli: 1) polo della sanità e della formazione clinica, 127.000 metri quadrati e 1.040 posti letto; 2) polo della didattica, 31.000 metri quadrati; 3) polo della ricerca, 10.000 metri quadrati; 4) polo della residenzialità d’ambito (8.000 metri quadrati), con 220 “posti alloggio”. In aggiunta, viene anche previsto il polo dell’incubatore (10.000 metri quadrati nel centro di biotecnologie di via Nizza) e le residenzialità al servizio degli studenti del polo didattico, nelle proprietà di FS e Sistemi urbani, per 1.200 unità abitative;
a dicembre 2015 la Giunta della Regione ha approvato il piano di fattibilità che è stato successivamente trasmesso dalla Regione al Ministero della salute per l’approvazione e per il previsto finanziamento statale;
nel 2019 la Regione Piemonte ha proceduto ad indire le gare per la bonifica dei terreni e la realizzazione del comprensorio ospedaliero. Relativamente alla gara per la progettazione, costruzione e gestione di una serie di servizi hanno presentato istanza di partecipazione la Siram S.p.A., capeggiata da Salini-Impregilo, e il consorzio stabile SIS della famiglia Dogliani;
in ragione dell’aumento dei costi, in particolare di quelli energetici, per il periodo dei 25 anni di gestione dell’infrastruttura e della previsione ritenuta incongrua relativa al canone annuo che da contratto la Regione è obbligata a riconoscere ai privati vincitori della gara per l’investimento fatto nella realizzazione dell’opera, per la manutenzione e per la gestione degli impianti di energia e calore, la procedura di gara ha subito un importante arresto;
su richiesta della Regione, nella legge di bilancio per il 2023, è stata prevista la nomina di un commissario straordinario per l’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione dei necessari interventi;
con successivo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 5 aprile 2023 viene nominato l’avvocato dello Stato Marco Corsini alla funzione di commissario straordinario del progetto;
il 23 aprile 2024 il commissario Corsini ha comunicato alla Regione Piemonte che era pervenuta un’offerta per la realizzazione della struttura da parte del consorzio SIS;
a fine luglio 2024, il commissario ha reso noto il via libera della commissione appositamente nominata per la valutazione della documentazione all’offerta presentata dal consorzio SIS per la realizzazione del nuovo ospedale e, successivamente, il 26 settembre, ha firmato il decreto di aggiudicazione della gara per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera del capoluogo piemontese;
considerato che:
in un articolo pubblicato in data 19 gennaio 2025 sul quotidiano “La Stampa”, il commissario Corsini ha dichiarato l’attuale “impossibilità di sottoscrivere il contratto di concessione all’impresa aggiudicataria” in ragione del mancato accordo di 84 milioni di euro con il Ministero necessario “a compensare l’aumento delle materie prime”;
nell’intervista, ha altresì riferito che la procedura per la realizzazione del parco sarebbe proseguita fino ad oggi senza considerare né lo scorporo dell’ospedale “Regina Margherita” né le reali intenzioni della Regione Piemonte sull’ospedale “Sant’Anna” e che “non ci sono atti formali che prevedano il mancato trasferimento dell’ospedale infantile”. Sempre secondo il commissario Corsini, infatti, “gli effetti delle scelte a riguardo, quali che siano, non implicano un ridimensionamento del progetto ma possono riverberarsi soltanto sul suo adeguamento”;
il commissario ha aggiunto di aver avuto un confronto con l’assessore per la sanità della Regione Piemonte e di aver ricevuto rassicurazioni sull’assenza di intenzioni volte a svuotare il parco, ma che sono sopraggiunte “scelte diverse sull’accorpamento delle specialità di alcune aziende” e di non sapere dove queste saranno collocate;
tenuto conto che:
il piano di fattibilità economica del progetto relativo al parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino considerava, per la sostenibilità dell'opera stessa, anche gli ingenti risparmi legati alla dismissione dei vecchi nosocomi, tra i quali la struttura del Regina Margherita;
l’ipotizzato scorporo dell’ospedale Sant’Anna, ospitato comunque in una struttura ritenuta inadatta, rischia di determinare un’ulteriore riduzione dei risparmi con cui finanziare il progetto;
la scelta di come organizzare gli spazi e i servizi nella nuova struttura ha rilevanza sostanziale in termini di progettazione e definizione non solo degli spazi ma soprattutto dei servizi;
in un articolo de La Stampa pubblicato in data 20 gennaio, viene riportato che il presidente della Regione avrebbe avuto un confronto diretto con il Ministro in indirizzo e avrebbe ricevuto rassicurazioni sulla disponibilità delle risorse necessarie a compensare l’aumento dei costi del parco,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti per come riportati e se non ritenga necessario procedere ad una ponderata verifica riguardo alla correttezza della procedura fin qui seguita per la realizzazione del parco della salute, della ricerca e dell'innovazione di Torino;
se sia in grado di escludere che il ritardo registrato in relazione all’erogazione delle risorse volte a coprire il rincaro dei materiali sia dovuto anche alla riscontrata indeterminatezza del progetto;
se sia stato prontamente informato riguardo allo scorporo e all’eventuale determinazione circa il collocamento dei due nosocomi Regina Margherita e Sant’Anna in relazione alla nuova struttura sanitaria;
se non ritenga necessario fornire utili aggiornamenti non solo sulla disponibilità delle risorse necessarie a compensare l’aumento dei costi del progetto ma anche sui tempi relativi al conferimento delle stesse alla Regione Piemonte per dare seguito all’attuazione.