Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01615
Azioni disponibili
Atto n. 3-01615
Pubblicato il 21 gennaio 2025, nella seduta n. 264
GASPARRI, DAMIANI, DE ROSA, FAZZONE, GALLIANI, LOTITO, PAROLI, OCCHIUTO, RONZULLI, ROSSO, SILVESTRO, TERNULLO, TREVISI, ZANETTIN - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
nel corso delle manifestazioni svoltesi a Roma, a Torino e a Bologna giovedì 9 e sabato 11 gennaio 2025, per chiedere giustizia per Ramy Elgaml (il diciannovenne egiziano del quartiere Corvetto di Milano, morto lo scorso 24 novembre in scooter durante un inseguimento con i carabinieri nel capoluogo lombardo), almeno 100 giovani hanno assalito la polizia con bombe carta, fumogeni e lanci di bottiglie. Durante gli scontri sono stati feriti 9 agenti a Roma, 5 a Torino e 10 a Bologna;
di particolare gravità è stato l’assalto contro il reparto mobile nella zona San Lorenzo a Roma, nel corso del quale i manifestanti hanno rovesciato alcuni cassonetti e campane per la raccolta del vetro e sono avanzati verso le forze dell’ordine lanciando fumogeni e bombe carta, una delle quali è esplosa sul volto di un poliziotto, causandone il ferimento, mentre a Bologna si sono registrati tafferugli nei pressi degli uffici della comunità ebraica, con atti vandalici e minacce contro la sinagoga;
tali ennesimi, deprecabili episodi di disordine sono ben distanti dal diritto di libertà di manifestare, l’esercizio del quale non può e non deve giustificare atti di violenza, aggressioni, devastazioni e resistenza alle forze dell’ordine, chiamate a svolgere il proprio dovere per tutelare e garantire la sicurezza dei cittadini e dei luoghi;
in molti casi vengono posti in atto da parte dei manifestanti veri e propri atti che, oltre a mettere a rischio l’incolumità degli agenti, rappresentano un evidente attacco alle istituzioni democratiche e appare evidente che una rete di sedicenti antagonisti alimenta questi scontri di piazza;
sia il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che il suo consigliere per la sicurezza, Franco Gabrielli, sono stati smentiti, nei loro precipitosi giudizi sull’inseguimento da parte della pattuglia dell’Arma, dalla Procura di Milano che ha definito regolare l’azione dei carabinieri in servizio, che non avrebbero violato alcuna procedura prevista;
nel 2024 in Italia si sono svolte più di 12.000 manifestazioni di piazza, in 322 casi si sono registrate delle criticità e si sono avuti complessivamente 273 feriti tra gli appartenenti alle forze dell’ordine;
è quindi necessario condannare con fermezza ogni episodio di violenza e fare in modo che le forze di polizia possano operare a tutela della libertà di manifestazione, ma garantendo l’ordine pubblico, in condizioni di sicurezza, legittimati da tutte le istituzioni a svolgere il proprio importante e fondamentale lavoro,
si chiede di sapere:
se siano stati individuati tutti i responsabili dei disordini verificatisi delle manifestazioni citate e quali provvedimenti si stiano adottando nei loro confronti;
in considerazione del reiterarsi e dell’aumento di episodi di violenza e di delinquenza che si verificano nel corso di manifestazioni, se e quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere;
quali misure intenda adottare per garantire il pieno rispetto e l’incolumità delle forze dell’ordine e dei cittadini e al fine di evitare con fermezza che simili episodi abbiano ancora a verificarsi nel corso di manifestazioni analoghe e, con riferimento ai fatti di Bologna, anche nel rispetto delle sensibilità e dei diritti altrui, compresi i simboli religiosi.