Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01606

Atto n. 3-01606

Pubblicato il 15 gennaio 2025, nella seduta n. 262

IRTO, BASSO, FINA, SENSI, ROJC, VALENTE, CAMUSSO, MISIANI, ZAMBITO, LA MARCA, GIACOBBE, RANDO, BAZOLI, MARTELLA, FURLAN, FRANCESCHELLI, MELONI, NICITA, D'ELIA, TAJANI, ZAMPA, MANCA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

una preoccupante sequenza di guasti e interruzioni del servizio ferroviario si è registrata nei giorni 12, 13 e 14 gennaio 2025, interessando gran parte del territorio del Paese. Il 12 gennaio, un problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato i binari della stazione di Milano centrale ha bloccato per alcune ore la circolazione sul nodo ferroviario di Milano e, a causa di rallentamenti e cancellazioni, altre importanti stazioni ferroviarie del Paese, creando disagi a migliaia di passeggeri. I disagi ferroviari hanno avuto ripercussioni significative anche su Genova e la Liguria, aggravando una situazione già critica per il trasporto regionale. In particolare, gli interventi infrastrutturali nel nodo di Genova hanno comportato la sospensione della circolazione tra Cogoleto e Genova Sestri Ponente, determinando cancellazioni e variazioni di orario per i treni Intercity e regionali. Il giorno successivo, i problemi tecnici alla linea elettrica nel nodo di Milano hanno causato ritardi e soppressioni anche sulla linea Milano-Genova, con deviazioni di percorso e cancellazioni parziali che hanno coinvolto, tra gli altri, il treno Frecciarossa 9710 da Genova Brignole a Venezia Santa Lucia, che non ha effettuato la fermata a Milano centrale. Questi episodi si inseriscono in un quadro più ampio di interruzioni programmate e impreviste che hanno interessato la Liguria nei primi giorni di gennaio 2025, evidenziando la necessità di una gestione più efficiente delle infrastrutture ferroviarie e di una pianificazione più attenta per ridurre l’impatto sui viaggiatori. Il giorno successivo, la circolazione dei treni dell’alta velocità è stata sospesa sulla tratta Roma-Napoli a causa di un inconveniente tecnico creatosi in prossimità di Gracignano, mentre ritardi si sono registrati in Veneto per guasti sulla linea Peschiera del Garda-Verona e in Lombardia sul tratto Milano-Piacenza. Il 14 gennaio si sono registrati guasti sull’alta velocità Firenze-Roma, mentre forti disagi si sono registrati in Calabria. Sulla linea Salerno-Reggio Calabria, per interventi tecnici causati da maltempo sono stati soppressi nove treni tra AV e Intercity. La sospensione della circolazione dei treni ha riguardato anche la linea Sapri-Lamezia Terme;

quelli descritti sono soltanto gli ultimi fatti di una lunga sequenza di interruzioni di servizio concentrati negli ultimi mesi che non ha precedenti nella storia delle infrastrutture ferroviarie del nostro Paese. Tra i più evidenti, lo scorso 22 luglio, in seguito allo sviamento di alcuni carri di un treno merci nei pressi di Centola, Trenitalia ha sospeso la circolazione ferroviaria sulla linea Battipaglia-Sapri. Per consentire lo svolgimento in sicurezza dei lavori di ripristino dell’infrastruttura, è risultato necessario tagliare in due l'Italia, interrompendo per 4 giorni il collegamento ferroviario tra la Calabria, la Sicilia e il resto del Paese. L’8 agosto, alcuni roghi divampati a ridosso dei binari nei pressi di Anagni hanno determinato l’interruzione della linea ad alta velocità Roma-Napoli, con interruzione del servizio e pesanti ricadute sui tempi di percorrenza di alcune direttrici regionali e interregionali. Nel mese di agosto, per far fronte all’esigenza di completare i lavori di potenziamento strutturale della rete in attuazione del PNRR, è stata autorizzata l’apertura contestuale di numerosi cantieri che ha causato numerosi disagi a pendolari e turisti su tutto il territorio nazionale. Il 15 settembre si sono registrati forti rallentamenti sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna-Firenze dovuti ad un guasto tecnico verificatosi in prossimità di Piacenza. Come comunicato successivamente da Ferrovie dello Stato, l’interruzione della circolazione è stata causata da complicazioni tecniche emerse nell’ambito dei lavori di ammodernamento tecnologico della tratta interessata. In data 2 ottobre, una serie di “guasti tecnici” su diverse linee ferroviarie del Paese hanno causato forti ritardi, cancellazioni e blocchi alla circolazione dei treni. Dalle ore 6.30 la circolazione tra le due stazioni principali di Roma, Termini e Tiburtina, si è bloccata con ripercussioni sull’intera rete nazionale. La causa del grave guasto, dovuta ad un errore umano di un operaio di una ditta in subappalto, in realtà ha fatto emergere ingiustificati problemi di comunicazione nel sistema di sicurezza delle ferrovie che hanno impedito la rapida soluzione del problema. I disagi per i viaggiatori sono arrivati anche da altri guasti verificatisi sulle linee adriatica e tirrenica: sulla Bologna-Ancona la circolazione è stata rallentata in direzione Ancona per un guasto alla linea a Villa Selva e i treni alta velocità, Intercity e regionali hanno fatto registrare forti ritardi. La circolazione sulla linea Pisa-Roma è stata rallentata per un guasto alla linea con conseguenti forti ritardi e disagi per gli utenti. Il 15 novembre, si sono registrati ulteriori disagi per migliaia di passeggeri a causa di cancellazioni di corse e ritardi su numerose tratte ferroviarie del Paese. In particolare, i treni diretti al Nord, verso Milano, Torino e Venezia per un guasto a un treno sulla linea ad alta velocità Bologna-Firenze, hanno registrato ritardi cumulati fino a 150 minuti e deviazioni di corse su linee secondarie. Nel mese di dicembre 2024, ripetuti guasti su diverse tratte hanno portato a ritardi e cancellazioni di corse, con particolare gravità per quelle registratesi durante le festività natalizie sulla tratta adriatica dell’alta velocità tra Bari e Pescara;

l'Autorità di regolazione dei trasporti, il 18 settembre 2024, durante la presentazione della relazione annuale, ha evidenziato che ogni anno si contano nel settore ferroviario circa “10.000 interruzioni di linea”. In media, ogni giorno sono oltre 27 le interruzioni di linea. Nel corso degli ultimi anni, la durata delle interruzioni di servizio ha registrato un notevole incremento dal momento che “nel primo semestre 2022 le interruzioni si sono prolungate per 17.913 ore, nel primo semestre 2023 per 19.978 ore e nel primo semestre 2024 per ben 22.904 ore”. Per l'Autorità, occorre “un significativo cambio di rotta gestionale e industriale” per evitare “il collasso di singole modalità”. La situazione che si è determinata impone ormai una profonda riflessione sulle politiche di gestione delle infrastrutture ferroviarie. La manifesta incapacità di far fronte a incidenti e contrattempi, sommata alla totale assenza di visione strategica e di attenzione ai viaggiatori, certifica l’approccio di corto respiro del Governo rispetto alle sfide del trasporto su ferro. Nessuna risposta, nonostante i ripetuti richiami anche nelle sedi parlamentari, è stata finora data per affrontare la situazione. A seguito degli ultimi fatti, il Ministro in indirizzo avrebbe individuato nel taglio del 15 per cento delle corse ferroviarie la soluzione per risolvere i problemi che affliggono i collegamenti ferroviari e l’infrastruttura ferroviaria nazionale,

si chiede di sapere:

quali misure urgenti il Ministro in indirizzo abbia adottato o intenda adottare al fine di risolvere tempestivamente la problematica dei “guasti” e delle interruzioni di servizio sull’intera rete ferroviaria nazionale, che hanno raggiunto una frequenza molto elevata nel corso degli ultimi mesi e quali misure abbia richiesto a RFI a garanzia del buon funzionamento dell’infrastruttura ferroviaria e per rafforzare la capacità di pronto intervento in caso di guasti ed interruzioni del servizio;

se intenda effettivamente procedere al taglio del 15 per cento delle corse ferroviarie quale soluzione per risolvere i problemi che affliggono l’infrastruttura e il servizio ferroviario nazionale e se abbia attentamente valutato le ricadute negative di tale soluzione sulla mobilità dei cittadini e sulla tenuta dei bilanci delle imprese di trasporto ferroviario;

quali misure abbia richiesto a Trenitalia, ad Italo e agli altri operatori del servizio di trasporto ferroviario sul territorio nazionale per garantire il buon funzionamento dei treni, una maggiore puntualità del servizio e per evitare i disagi sull’intera rete del trasporto ferroviario per effetto di guasti e malfunzionamenti; se siano state previste misure compensative in favore degli utenti che hanno subito ritardi o cancellazioni di corse ferroviarie nel corso degli ultimi mesi;

quali misure abbia adottato o intenda adottare per migliorare la gestione finora approssimativa degli interventi di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria legata al PNRR, anche al fine di limitare nei prossimi mesi i disagi alla mobilità sull’intero territorio nazionale;

se intenda attivarsi per garantire un adeguato finanziamento del fondo nazionale trasporti, la cui attuale dotazione risulta allo stato attuale del tutto insufficiente;

se intenda, altresì, attivarsi per dare avvio ad una vera e propria “cura del ferro”, con investimenti mirati a potenziare il trasporto pubblico su rotaia, su treni moderni, raddoppi di linee, passanti ferroviari, potenziamenti, velocizzazioni, nuove stazioni, elettrificazione, infrastrutture efficienti e mobilità sostenibile, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, e in particolare dei pendolari.