Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01585

Atto n. 3-01585 (in 9ª Commissione)

Pubblicato il 9 gennaio 2025, nella seduta n. 260
Svolto il 29 gennaio 2025 nella seduta n. 183 della 9ª Commissione

LOREFICE - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -

Premesso che:

il 6 novembre 2014, a seguito del completamento della chiusura delle linee di produzione da fonte fossile della Raffineria di Gela (Caltanissetta), l’allora Ministero dello sviluppo economico, la Regione Siciliana, ENI e le sigle sindacali, firmavano un Protocollo d’intesa con la quale la società petrolifera si impegnava alla riconversione del sito in bioraffineria, all’avvio di nuovi progetti nell’area, al mantenimento dei livelli occupazionali e al risanamento ambientale dei luoghi inquinati in circa 50 anni di attività della raffineria;

in data 20 maggio 2015, con decreto del Ministro dello sviluppo economico è stata istituita l’area di crisi industriale complessa di Gela, comprendente 23 comuni ricadenti nel territorio di 4 delle ex-province siciliane;

in data 23 ottobre 2018, a seguito del mancato rispetto da parte di ENI degli impegni assunti con il Protocollo d’intesa del 2014, il Ministero dello sviluppo economico, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Regione Siciliana, il Libero consorzio comunale di Caltanissetta, il Comune di Gela e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.-Invitalia firmavano un Accordo di programma per il rilancio della menzionata area di crisi industriale complessa della durata di 3 anni;

a seguito della firma dell’Accordo di programma si è proceduto, con circolare direttoriale 6 febbraio 2019, n. 37925, all’apertura del bando rivolto alle aziende per l’accesso agli aiuti per il rilancio dell’area di crisi industriale di Gela, che ha visto la presentazione di sei domande di finanziamento, delle quali solamente una è andata a buon fine, per una somma pari a 3.075.898,93 euro;

successivamente, con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 23 aprile 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 147 del 22 giugno 2021, si è provveduto alla rimodulazione delle risorse stanziate, in quanto quelle originariamente previste erano divenute inutilizzabili, perché legate a fondi europei collegati alla programmazione 2014-2020;

il 23 ottobre 2021 è scaduto l’Accordo di programma per Gela, per il cui rinnovo si è preferito aspettare l’inizio dell’anno 2022 in modo da poter usufruire delle norme previste per la nuova programmazione europea che consente una maggiore percentuale di aiuti alle imprese site in Sicilia in considerazione della drammatica situazione economica e industriale della regione;

il rinnovo è stato firmato dagli attori coinvolti e trasmesso alla Corte dei conti per il controllo preventivo di legittimità in data 20 settembre 2022, in grande ritardo rispetto la scadenza dell’atto originario e rispetto l’avvio della nuova programmazione europea, motivo per cui non si era proceduto immediatamente al rinnovo e, con ancora maggiore ritardo, è stato registrato presso la Corte dei conti in data 22 novembre 2022, al n. 1170, con scadenza al 23 ottobre 2024;

a tal proposito, giova sottolineare come, dei 36 mesi di proroga sulla carta, ne corrispondano in realtà solamente 23, il che arreca un ulteriore danno ai territori beneficiari dell’intervento e appare, a parere dell’interrogante, come un’ulteriore beffa per gli stessi;

in data 30 maggio 2023, dopo più di 8 mesi dalla stipula del rinnovo e dopo più di 6 mesi dalla registrazione in Corte dei conti, è stato pubblicato un secondo avviso per la concessione di agevolazioni ex lege n. 181 del 1989 per l’area di crisi industriale di Gela senza data di chiusura, secondo la procedura cosiddetta “a sportello”;

considerato che:

una volta giunti alla scadenza della proroga dell’Accordo di programma firmata nel 2022, non si è ancora proceduto a un ulteriore rinnovo, lasciando i territori dell’area di crisi senza le agevolazioni necessarie al loro rilancio;

a parere dell’interrogante, vista l’imminente scadenza della proroga al momento della firma della stessa, il Ministro avrebbe dovuto immediatamente iniziare a lavorare per la firma di un’ulteriore proroga al fine di evitare altre gravi perdite di tempo che hanno come risultato unicamente il peggioramento della situazione in cui versano i territori coinvolti,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo abbia già avviato la procedura per un ulteriore rinnovo dell’Accordo di programma per l’area di crisi industriale di Gela e se non ritenga doveroso concludere la stessa nel minor tempo possibile;

quale sia lo stato dell’arte per le domande di finanziamento pervenute per l’area di crisi industriale complessa di Gela per l’avviso del 2019 e per quello del 2023.