Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01573

Atto n. 3-01573

(già n. 4-01658)

Pubblicato l'8 gennaio 2025, nella seduta n. 259
Svolto il 9 gennaio 2025 nella seduta n. 260 dell'Assemblea

MALPEZZI, D'ELIA, RANDO, VERDUCCI, ALFIERI, BASSO, CAMUSSO, FURLAN, MANCA, ROJC, ROSSOMANDO, TAJANI, VALENTE, VERINI, ZAMBITO - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -

Premesso che:

nel 2023 l’Agenzia nazionale anticorruzione ha reso obbligatorio l’utilizzo del mercato elettronico MePA per le gite scolastiche, mentre il nuovo codice degli appalti, di cui al decreto legislativo n. 36 del 2023, impone alle scuole di diventare stazioni appaltanti qualificate per stipulare contratti superiori ai 140.000 euro;

le conseguenze sono molteplici e non di semplice soluzione per le scuole: le nuove regole prevedono infatti procedure lunghe e complesse per le gare d’appalto, costi lievitati, un aumento di lavoro per le segreterie e responsabilità maggiori per i docenti che accompagnano gli studenti;

per organizzare un appalto pubblico bisogna essere “stazione appaltante qualificata”, cioè un ente che programma, progetta e pubblica il bando, valuta le offerte e infine aggiudica l’appalto;

nei Comuni tutte queste procedure vengono gestite da uffici appositi, con personale formato e consulenti competenti in materia, che le scuole non hanno a disposizione;

come segnalato dalle scuole, per ciò che concerne i viaggi di istruzione è facile superare il limite stabilito poiché negli ultimi anni i costi dei trasporti, in particolare degli aerei, sono cresciuti molto, così come quelli degli alberghi delle città d’arte. Per di più il calo demografico ha accelerato la riorganizzazione e l’accorpamento di molte scuole: ci sono meno istituti con più alunni;

in tal senso, in una scuola superiore con più di 1.500 persone tra studenti e studentesse è del tutto evidente che tale soglia possa essere ampiamente superata e ciò ha determinato la conseguenza di limitare le gite solo ad alcune classi oppure di abolirle completamente, come accaduto a Pavia dove, con una circolare firmata dai dirigenti scolastici, è stato comunicato che le scuole non risultano essere stazioni appaltanti qualificate per operare con importi sopra la soglia comunitaria, e per questo non possono avviare le procedure negoziali per l’affidamento di uscite didattiche, viaggi di istruzione e scambi culturali;

nel febbraio scorso l’ANAC, in seguito alle proteste dei dirigenti scolastici e delle associazioni che rappresentano le agenzie di viaggio, ha approvato una deroga fino al 30 settembre 2024 per garantire alle scuole di procedere autonomamente agli appalti per organizzare viaggi d'istruzione, stage linguistici e scambi culturali, e per assegnare concessioni di distributori automatici, indipendentemente dal valore degli affidamenti;

in tal senso, l’ANAC ha riconosciuto che le norme pensate per chi organizza gli appalti non sono adatte alle scuole. La deroga, come dichiarato dal presidente Busia, è stata concessa proprio per consentire al Ministero dell'istruzione e del merito e agli uffici scolastici regionali di studiare “strumenti più opportuni” per controllare le spese e favorire la concorrenza;

più precisamente, l’ANAC ha sollecitato il Ministero competente “a individuare sin d’ora le soluzioni più idonee per agevolare gli istituti scolastici nell’affidamento di tali servizi essenziali per i prossimi anni”;

nel frattempo, la deroga è scaduta lo scorso 30 settembre e, non essendo pervenuta dal Ministero alcuna ulteriore deroga relativa alla data del 1° ottobre 2024, la programmazione delle gite scolastiche si è fermata;

per studenti e studentesse è un’occasione formativa persa, per gli imprenditori invece le conseguenze sono più materiali con una sensibile diminuzione del fatturato e un aumento della competitività e un abbassamento della qualità dell’offerta per contendersi le poche scuole che potranno permettersi di organizzare le gite,

si chiede di sapere quali iniziative urgenti si intenda avviare per mettere a disposizione dei dirigenti scolastici, quanto prima, strumenti che possano garantire modalità semplici e immediate per attivare tali affidamenti che sono parte integrante della vita di tutte le scuole e del percorso formativo di alunni e studenti.