Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09049
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Atto n. 4-09049
Pubblicato il 12 luglio 2005
Seduta n. 840
RIPAMONTI - Al Ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio. -
Premesso che:
l'inchiesta denominata "Gioco delle tre carte" ha portato in Lombardia quattro arresti e nove indagati per traffico illecito di rifiuti;
l'operazione è stata condotta dal Nicaf (Nucleo investigativo centrale di Polizia ambientale e forestale) e dalla Polizia provinciale di Milano;
sono stati posti agli arresti domiciliari Adriano Vignali, attuale vice presidente dell'Osservatorio rifiuti del Ministero dell'ambiente e, fino allo scorso aprile, vicepresidente della Commissione regionale lombarda che rilascia l'autorizzazione alle imprese che operano nel settore dei rifiuti, e i tre titolari delle aziende Select, Sei e Vmp. Le tre aziende sono state poste sotto sequestro;
per tutti il pubblico ministero avrebbe formulato le accuse di traffico illecito di rifiuti, anche pericolosi, corruzione, truffa e falso in atto pubblico;
l'inchiesta conta anche nove indagati e tra questi Maurizio Bernardo, assessore regionale della Lombardia con delega ai rifiuti;
l'indagine, aperta lo scorso gennaio, avrebbe puntato l'attenzione sull'impianto di Melzo della Select;
gli uomini della Forestale avrebbero scoperto che il sito era utilizzato solo "sulla carta". I rifiuti la Select li avrebbe scaricati in un altro impianto, situato nel bel mezzo di un quartiere residenziale di Milano, a due passi da una scuola elementare;
l'impianto milanese era autorizzato a smaltire soltanto i rifiuti in eccesso stoccati in passato, invece avrebbe continuato ad accoglierne di nuovi, destinati ufficialmente a Melzo ed a un terzo impianto situato a Segrate;
gli inquirenti avrebbero stimato che nel 2005 l'organizzazione criminosa avrebbe movimentato 2.000 tonnellate di rifiuti con un giro di affari presunto di 5 milioni di euro;
considerato che:
quattro risulterebbero le inchieste che in soli dieci giorni certificherebbero che in Lombardia è in atto una oggettiva deregulation nel settore dello smaltimento dei rifiuti:
alla fine di giugno l'operazione denominata "Grisù" ha prodotto 19 arresti per conferimenti non idonei all'inceneritore Accam di Busto Arsizio;
il 6 luglio, sette arresti per lo smaltimento illegale di 350.000 tonnellate di rifiuti (in parte provenienti dalla Lombardia) in due cave in provincia di Alessandria e Viterbo;
l'8 luglio sono stati messi sotto indagine alcuni funzionari della Provincia di Milano, il vicepresidente della Zona 8 di Milano e un tecnico dell'Arpa;
il 9 luglio vi è stata l'operazione "Tre carte" di cui in premessa,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo, data la gravità dei fatti esposti in premessa e con particolare riferimento alle presunte responsabilità di un alto funzionario del Ministero dell'ambiente nel settore dei rifiuti, non ritenga di dover riferire urgentemente al Parlamento;
quali atti si intenda adottare affinché i reati ambientali siano inseriti nel codice penale, come del resto proposto da numerose proposte di legge di iniziativa parlamentare all'esame delle Camere;
se non si ritenga che la legge regionale lombarda che permette la mobilità per lo smaltimento dei rifiuti invece che lo smaltimento in area territoriale provinciale favorisca il traffico illecito, le eco-mafie, gli smaltimenti abusivi ed enormi speculazioni finanziarie sulle aree destinate agli smaltimenti;
quali iniziative si intenda adottare per garantire rigore morale, trasparenza istituzionale e alta professionalità riguardo ai funzionari e collaboratori che operano in settori così delicati come quello dei rifiuti.