Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01345

Atto n. 4-01345

Pubblicato il 18 luglio 2024, nella seduta n. 209

MAGNI - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

a Mantova, dal 17 al 19 maggio 2024, si è tenuto il "Food & Science", un festival promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME, e realizzato, tramite partnership e sponsorizzazioni, con il supporto economico di multinazionali del settore zootecnico che, dagli attivisti e dalle attiviste di “Animali Politici”, “Ribellione Animale” e “Scientist Rebellion”, è considerato una delle principali cause della crisi climatica ed ecologica;

in contemporanea al festival, giovani attivisti hanno messo in luce le problematiche dietro all’organizzazione del grande evento mantovano, che gode del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e di quello dell’Ambiente, oltre che della Regione Lombardia e della Provincia e del Comune di Mantova, organizzando tre giorni di controinformazione al circolo ARCI “Papacqua” di Mantova, ospitando collettivi ed attiviste per la liberazione animale, un’etologa, una docente universitaria di economia agro-ambientale, un biotecnologo, un infettivologo. Esperti del mondo scientifico intervenuti al Papacqua, a titolo gratuito, per portare a Mantova una scienza libera, onesta, non legata alle multinazionali del cibo;

in data 17 maggio 2024, alle ore 17.00, al Teatro Bibiena era previsto in videocollegamento l’intervento del ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, invitato dagli organizzatori del festival Food & Science. Due giovani sono riusciti ad aprire uno striscione (“Gli animali non sono cibo al servizio della scienza”) sopra la sua immagine in collegamento, ed altri due a salire sul palco con un altro striscione (“Complici e alleate della resistenza animale”) durante il suo intervento;

secondo quanto risulta all’interrogante le quattro persone sarebbero state portate via dalle forze dell'ordine, trascinate a forza sugli scalini del teatro e trattenute in questura fino alle 22.00; non essendo residenti a Mantova, hanno ricevuto un foglio di via che impedirà loro di recarsi a Mantova per i prossimi tre anni, con riguardo a due attivisti, e per il prossimo anno, con riguardo agli altri due;

una delle attiviste in questione è una traduttrice di testi anti specisti ed era previsto un suo intervento al contro festival organizzato al circolo ARCI Papacqua; intervento, poi, reso impossibile dopo aver ricevuto il foglio di via;

considerato inoltre che, secondo quanto risulta all’interrogante:

in data 19 maggio 2024, nel tardo pomeriggio, è stato contestato l’evento dell'azienda Levoni sulla storia e tradizione del suino mantovano. Due attivisti, insegnante e biotecnologo, si sono avvicinati al palco e hanno provato ad aprire uno striscione con la grafica di "Food & Science Festival" rivisitata e le seguenti scritte: “Food & Science. Coltiviamo sfruttamento. A Mantova 3 maiali per ogni abitante. Mantova capitale dell’oppressione animale”, con l’intenzione di rimanere seduti di fronte al palco per un minuto con lo striscione aperto, ma sono stati prontamente presi ed allontanati da uno schieramento di forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia;

un’attivista che si avvicinava al palco con un secchio di tempera verde diluita (a simboleggiare il greenwashing messo in atto da Levoni e dalle altre aziende oggetto di contestazione) sarebbe stata presa per il collo da un’agente della DIGOS ancora prima del suo arrivo di fronte al palco, come si evince da alcuni video;

i tre attivisti, tenuti a terra con la forza nei dintorni dell’evento, hanno quindi scandito slogan sull’inopportuna presenza di aziende che lucrano sulla vita animale, causando altresì un importante problema ambientale al territorio dietro un festival che si propone di essere scientifico. Anche tali persone avrebbero passato ore in questura e ne sarebbero uscite con una denuncia per quattro reati (sei nel caso dell’attivista con la tempera) ed altri due fogli di via;

in data 7 luglio 2024, nell'ambito di un’iniziativa all'interno del festival "Interno Verde", che prevedeva una gita in barca gratuita perché pagata dall’azienda Levoni (ancora sponsor del festival) due attiviste del gruppo "Animali Politici" hanno aperto un cartello ed uno striscione, contestazione durata pochissimi minuti, in quanto è arrivata immediatamente una macchina della polizia e una dei carabinieri. Gli agenti hanno dichiarato di dover solamente controllare i documenti delle ragazze e che, dopo la verifica, la manifestazione avrebbe potuto continuare senza problemi. Tuttavia, una volta identificate le due persone, una di loro è stata avvisata della necessità di seguire gli agenti in questura. Nel frattempo un gruppo di persone si era radunato intorno agli striscioni e alle attiviste e solidarizzava con loro;

anche in tale caso, persone che passavano di lì e che hanno semplicemente espresso la loro contrarietà a quanto stava avvenendo, sarebbero state identificate con chiari obiettivi di intimidazione, la medesima che è stato ritenuto di dover attuare nei confronti della ragazza portata in questura, chiusa in una cella per alcune ore senza alcun motivo valido;

dunque, nel giro di pochi giorni, tali attivisti sono stati allontanati dalla città di Mantova e non potranno più farvi ritorno per diverso tempo a causa dei fogli di via, oltre ad aver ricevuto una serie di denunce che vanno da inosservanza del provvedimento dell’autorità (art. 650 del codice penale), concorso di più persone al reato (art. 110 del codice penale), disturbo con schiamazzi (art. 659 del codice penale), manifestazione non autorizzata (art. 19 TULPS), a imbrattamento (art. 639 del codice penale) e violazione del foglio di via (art. 76, comma 3 del decreto legislativo n. 159 del 2011);

è, a parere dell’interrogante, di tutta evidenza che, non potendo la questura di Mantova emettere provvedimenti di allontanamento dalla città nei confronti della persona che a Mantova risiede, la tecnica usata per far desistere dall’idea di future contestazioni è stata, come segnalato, l’intimidazione,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo su quanto illustrato in premessa;

se, in particolare, non intenda attivarsi nei confronti dei giovani colpiti da foglio di via, impegnati in ambito anti specista, in quanto responsabili solo di avere espresso, pacificamente, il loro dissenso;

più in generale, se non ritenga che l’utilizzo del foglio di via rischi di generare timore e scoraggiamento, dissuadendo in tal modo anche le persone che vogliono protestare pacificamente, con ciò compromettendo diritti e libertà fondamentali stabilite dalla nostra Costituzione.