Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01310

Atto n. 4-01310

Pubblicato il 4 luglio 2024, nella seduta n. 206
Risposta pubblicata il 16 gennaio 2025 nel fascicolo n. 84

CUCCHI - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

l’interrogante ha appreso che i detenuti della sezione ottava della casa circondariale di Sollicciano a Firenze hanno denunciato alla Procura competente le condizioni disumane in cui vivono;

in particolare, l’esposto riguarda la presenza di cimici e insetti che hanno invaso gli ambienti e che pizzicano i detenuti creando prurito, oltre a essere veicolo di malattie infettive. Pare che per questo motivo il carcere effettui vaccini per tubercolosi e epatite, malattie molto rare al di fuori delle strutture penitenziarie;

la denuncia riguarda anche il fatto che la disinfestazione verrebbe fatta in modo approssimativo, senza spostare i mobili;

inoltre, i detenuti dell’ottava sezione sono i più lontani dalle vasche di deposito dell’acqua e quindi spesso si ritroverebbero a non poter usare la doccia o i rubinetti perché non arriva abbastanza acqua in tutte le sezioni. La mancanza di acqua comporta anche la scarsa pulizia delle celle;

considerato che:

i detenuti pagano una quota di mantenimento in carcere che dovrebbe garantire loro condizioni di vita dignitose. Al di là della quota di mantenimento, è lo Stato a dover garantire condizioni di vita dignitose ai carcerati, affinché sia rispettato il fine rieducativo della pena e la misura detentiva non si tramuti in una pena afflittiva, contraria ai principi costituzionali in materia;

da organi di stampa si apprende che i detenuti la notte scorsa (3 luglio 2024) hanno deciso di protestare e di non rientrare in cella, preferendo dormire nei corridoi;

anche gli agenti della Polizia penitenziaria che vivono il carcere tutti i giorni sarebbero indignati per le condizioni in cui sono costretti a lavorare e uno di loro ha affermato al giornale “La Nazione” che queste condizioni di vita per i detenuti sono una tortura;

si rammentano anche le numerose sentenze del Tribunale di sorveglianza che affermano che il carcere fiorentino non è a norma di legge e infatti, per tali motivi, ai reclusi sono applicati sconti di pena,

si chiede di sapere:

che cosa intenda fare il Ministro in indirizzo per far sì che i detenuti del carcere di Firenze, e in generale tutti i detenuti, possano vivere in modo dignitoso la loro condizione di restrizione;

se non ritenga opportuno chiudere il carcere di Sollicciano, o quanto meno le sezioni in cui non c’è acqua e dove è presente l’infestazione di insetti, per il tempo necessario alla ristrutturazione e al ripristino dei luoghi, in modo tale da renderli adeguati ad accogliere i detenuti.