Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08990

Atto n. 4-08990

Pubblicato il 5 luglio 2005
Seduta n. 834

FABRIS - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. -

Premesso:

che in data 29 novembre 2002, in virtù della procedura prevista dalla legge 17 maggio 1999, n. 144, "Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali", il CIPE ha approvato il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale e, contestualmente, il suo primo programma annuale di attuazione;

che le risorse rese disponibili dalla legge 23 dicembre 1999, n. 488, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge finanziaria 2000), attraverso l'accensione di un mutuo quindicennale, consentivano un cofinanziamento di 129 milioni di euro i quali, a loro volta, innescavano una pari somma di investimenti locali, per un complesso di oltre 260 milioni di euro di investimenti in sicurezza stradale;

che in data 12 dicembre 2002 veniva varato il decreto dirigenziale di impegno delle risorse finanziarie a favore delle Regioni e con tale atto le Regioni potevano definire i bandi e i programmi di assegnazione dei fondi a Comuni e Province;

che, pur tuttavia, al fine di rendere le somme effettivamente disponibili al conseguimento dello scopo mancava solo una nota del Ministero dell’economia sulla procedura di accesso ai fondi;

che in data 24 giugno 2003, al fine di definire le modalità di accesso ai fondi, il Ministero dell’economia, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha impiegato sei mesi al termine dei quali veniva predisposto un apposito decreto attraverso il quale le Regioni potevano cominciare a programmare e ad emanare i bandi per l’assegnazione dei cofinanziamenti;

che in data 13 novembre 2003, in virtù della procedura prevista dalla legge 144/99, il CIPE ha approvato il secondo programma annuale di attuazione del Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale;

che le risorse rese disponibili attraverso un meccanismo di mutuo quindicennale consentivano così un cofinanziamento di 155 milioni di euro a Province e Comuni, attraverso bandi regionali, e un cofinanziamento di 52 milioni di euro direttamente dallo Stato a Regioni, Province e Comuni, attraverso un bando nazionale per progetti di valore strategico ai fini del miglioramento nazionale della sicurezza stradale;

che per attribuire i finanziamenti del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale anche alle Regioni occorre aggiornare la norma e indicare che i possibili destinatari dei finanziamenti sono, oltre a Comuni e Province, anche le Regioni (che nel frattempo hanno acquisito ampie competenze in materia di viabilità e trasporti);

che i cofinanziamenti del secondo programma di attuazione del Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale innescano una pari somma di investimenti locali e regionali per un ammontare complessivo di investimenti pari a circa 420 milioni di euro;

che in data 19 febbraio 2004 veniva varato il decreto dirigenziale di impegno delle risorse finanziarie a favore delle Regioni;

che con questo atto le Regioni possono definire i bandi e i programmi di assegnazione dei fondi a Comuni e Province;

che in data 8 aprile 2004 si insediava la Commissione per la scelta dei progetti strategici;

che in data 10 giugno 2004 veniva varato il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per assegnare i fondi del programma strategico;

che in due mesi venivano esaminati 130 progetti e scelti i più promettenti;

che attraverso questa linea di finanziamento venivano finanziati i centri di monitoraggio regionali, essenziali per una efficiente gestione dei programmi di sicurezza stradale;

che attualmente sono attivi programmi che consentono un investimento complessivo di 680 milioni di euro in due o tre anni;

considerato:

che il costo economico degli incidenti stradali è di 32.000 milioni di euro ogni anno;

che il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale si propone di ridurre gli incidenti stradali e il loro costo ad un tasso del 7% annuo e che tale riduzione comporta un "risparmio" di oltre 2.200 milioni di euro ogni anno per ottenere il quale è stato attivato un investimento di circa 340 milioni l'anno;

che con la legge finanziaria del 2004, su iniziativa del Ministero dell’economia e delle finanze, veniva semplificata la procedura di trasferimento dei fondi (non più dallo Stato ai Comuni e alle Province che li usano per pagare i ratei di mutuo ma direttamente dallo Stato all’istituto di credito presso il quale Comuni e Province accendono il mutuo);

che nelle intenzioni del Ministero dell’economia e delle finanze si trattava di una semplificazione che, però, richiedeva un semplice atto di definizione della nuova procedura, in buona sostanza un protocollo tra Ministero dell’economia e Cassa Depositi e Prestiti;

considerato ancora:

che tale atto è stato definito dopo alcuni mesi ma non è stato ancora firmato dal Ministro dell’economia o dal dirigente responsabile;

che il risultato è che tutti i fondi del Piano Nazionale (primo programma, secondo programma, progetti strategici) sono bloccati da oltre un anno e ciò ha bloccato anche i finanziamenti stanziati da Comuni, Province e Regioni (circa 350 milioni di euro);

che tale blocco produce effetti disastrosi sia sulla credibilità degli impegni di livello nazionale sia sui bilanci delle Amministrazioni regionali e locali che hanno impegnato somme che da oltre un anno giacciono in attesa che la “semplificazione procedurale” gestita dal Ministero dell’economia e delle finanze possa essere completata;

che l’aggiornamento della norma necessario per poter conferire i fondi del Piano anche alle Regioni non è stato ancora realizzato;

che detto aggiornamento, sotto forma di emendamento alla norma vigente, è stato proposto in diverse occasioni ma non è stato mai approvato e, più recentemente, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato in linea tecnica un emendamento che consente alle Regioni di accedere ai finanziamenti del Piano ma in sede politica, stante l’accordo di Regioni, Province e Comuni, il Ministero dell’economia e delle finanze ha chiesto un rinvio per poter acquisire le necessarie informazioni;

che, dal marzo 2005, sembrerebbe pronta la Terza Relazione al Parlamento sullo Stato della Sicurezza Stradale,

si chiede di sapere:

quali provvedimenti intenda assumere il Governo alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione;

se e quando saranno sbloccati i fondi necessari ad attuare il primo programma, il secondo programma ed i progetti strategici del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale;

se corrisponda al vero che il blocco dei fondi destinati all'attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale abbia determinato anche il blocco dei finanziamenti stanziati da Comuni, Province e Regioni che ammontano a circa 350 milioni di euro;

se e quando sarà realizzato l'aggiornamento normativo necessario a conferire i fondi del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale anche alle Regioni;

se corrisponda al vero che dal marzo 2005 sarebbe pronta la Terza Relazione al Parlamento sullo Stato della Sicurezza Stradale;

se e quando il Governo trasmetterà al Parlamento, come previsto dalla legge, la Relazione al Parlamento sullo Stato della Sicurezza Stradale;

quali siano i motivi per i quali non sia stata ancora trasmessa la Relazione sullo Stato della Sicurezza Stradale;

se i Ministri in indirizzo non concordino nel ritenere che la succitata Relazione rivesta un'importanza fondamentale ai fini della programmazione economica e finanziaria di tutti gli interventi che il Governo deve adottare al fine di stabilire politiche efficaci in materia di sicurezza stradale;

quali siano i motivi per i quali il Governo non abbia destinato con la legge finanziaria 2004 e la legge finanziaria 2005 alcun finanziamento finalizzato all'attuazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale;

quali provvedimenti saranno assunti al riguardo e, in particolare, se sia nelle intenzioni del Governo destinare, già a partire dalla prossima legge finanziaria 2006, adeguati finanziamenti miranti ad attuare il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale;

quali siano i motivi per i quali i 645 milioni di euro previsti dal Programma Prioritario stilato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e approvato dal CIPE con la delibera del 29/11/2002 non sono stati previsti dalla legge finanziaria 2005;

se e come saranno utilizzate tali risorse;

se sia nelle intenzioni del Governo collocare dette risorse in un provvedimento diverso dalla legge finanziaria e, nel caso, quale sia questo provvedimento.