Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08956

Atto n. 4-08956

Pubblicato il 29 giugno 2005
Seduta n. 830

BOCO - Al Ministro degli affari esteri. -

Premesso:

che il generale Yoweri Museveni prese il potere in Uganda nel 1986, dopo di che instaurò un regime a partito unico;

che le elezioni svoltesi in Uganda nel 2001 furono grossolanamente truccate;

che risulta allo scrivente che Museveni stia ora corrompendo i parlamentari per poter cambiare la Costituzione e avere così la possibilità di presentarsi nel 2006, e che i parlamentari che si oppongono a questo progetto vengano bastonati, come è accaduto a tre deputati nell'ottobre 2004, oppure arrestati, come è successo a Reagan Okumu e Michael Ocula il 20 aprile 2005;

che sono numerosi i casi di tortura di prigionieri politici, detenuti in luoghi non ufficiali detti "safe houses", e che, secondo i rapporti di Amnesty International, di Human Rights Watch e del Dipartimento di Stato americano, dall'ottobre 2004 a oggi oltre 60 esponenti dell'opposizione sono stati arrestati con l'accusa di tradimento, reato punito con la pena di morte;

che, a fronte di questa situazione, il governo britannico ha recentemente deciso un taglio dei finanziamenti al governo ugandese di 14 miliardi di scellini, e quello irlandese sta per tagliare 4 miliardi;

che gli Stati Uniti nei primi giorni del giugno 2005 hanno rifiutato il visto di ingresso a Jovia Akandwanaho, moglie del generale Salm Saleh, fratello di Museveni, perché persona corrotta: un gruppo di esperti dell'ONU l'aveva infatti accusata, in un rapporto pubblicato nel 2001, del saccheggio, insieme al marito, delle risorse minerarie del Congo;

che la Corte di Giustizia dell'Aja sta in questi giorni giudicando il governo ugandese per l'invasione del Congo dal 1998 al 2003, guerra che ha causato oltre tre milioni di morti;

che l'ex ambasciatore statunitense in Uganda e Kenya John Carson, in una conferenza tenuta a Washington il 2 giugno 2005, ha dichiarato che i beneficiari della corruzione sono i membri della famiglia Museveni, se non Museveni stesso;

che il segretario generale dell'ONU Kofi Annan, nel suo rapporto annuale al Consiglio di Sicurezza sui bambini soldato, reso pubblico il 16 febbraio 2005, ha accusato il governo ugandese di non aver mai smesso di arruolare e utilizzare bambini soldato nelle file del proprio esercito nazionale, e ha raccomandato di intervenire in modo adeguato, con divieto di ingresso in Europa e in America e blocco dei conti bancari per i membri del governo ed embargo sulle armi, qualora non ci siano mutamenti significativi;

che il padre comboniano Carlos Rodriguez, già arrestato con padre Giulio Albanese e padre Tarcisio Pazzaglia nel 2002 in Uganda, è stato di nuovo minacciato di arresto dal comandante dell'esercito ugandese generale Aronda, per aver scritto sul settimanale “The Observer” che nell'esercito ugandese sono presenti bambini soldato,

si chiede di sapere:

se sia intenzione del Governo italiano sospendere i finanziamenti al governo ugandese;

se si intenda condizionare l'ingresso nel nostro Paese del presidente Museveni e dei Ministri del suo governo all'effettivo rispetto dei diritti umani;

quali iniziative il Governo intenda intraprendere per manifestare il dissenso dell'Italia all'utilizzo di minorenni come soldati in Uganda.