Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02166
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Atto n. 3-02166
Pubblicato il 28 giugno 2005
Seduta n. 828
DE ZULUETA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri, dell'interno e della giustizia. -
Premesso che:
nei giorni scorsi diversi organi di stampa, in particolare il “Corriere della Sera” con vari articoli comparsi il 24, il 25 e il 26 giugno 2005, hanno riportato la notizia secondo la quale, nell’ambito delle indagini della Procura di Milano sul rapimento dell'imam Abu Omar, il GIP Chiara Nobili ha emesso un’ordinanza di arresto nei confronti dell'ex responsabile della CIA a Milano, Robert Seldon Lady, e di altri 12 agenti statunitensi ora ricercati per sequestro di persona aggravato. Secondo i giudici di Milano è stato condotto un grave attacco allo Stato italiano da parte della CIA e dei servizi segreti egiziani che avrebbero non solo prodotto prove false per fermare le indagini dei PM milanesi, ma anche rubato cartelle cliniche in Egitto per cancellare la documentazione delle torture eseguite e minacciato l'unica testimone oculare terrorizzando i suoi familiari. Tutto ciò non solo al fine di sequestrare l'imam di Milano, ma anche per ostacolare, deviare e in qualche modo bloccare le indagini dei giudici italiani. Tutti i depistaggi documentati che sono stati inseriti tra i casi accertati di "inquinamento delle prove" hanno giustificato l'ordine di arresto nei confronti degli agenti della CIA;
nell'ordinanza di arresto dei 13 agenti della CIA il GIP definisce il sequestro dell'imam "un gravissimo attacco all'autorità dello Stato italiano e ai trattati internazionali";
il GIP di Milano Guido Salvini, sempre da quanto si apprende dalla stampa, ha emesso un'ordinanza di arresto per terrorismo internazionale nei confronti dell'ex imam egiziano Abu Omar, nello stesso giorno in cui il GIP milanese Chiara Nobili ha firmato 13 ordinanze di arresto a carico di altrettanti cittadini stranieri riconducibili alla CIA, accusati di aver rapito lo stesso Omar;
i 13 componenti della squadra della CIA coinvolti nel rapimento di Abu Omar, poi trasferito in Egitto dove è stato atrocemente torturato, sono attualmente ricercati dalla polizia di Milano per sequestro di persona aggravato, ma hanno già abbandonato l’Italia, denunciando così la completa libertà di azione degli agenti USA sul nostro territorio;
da quanto esposto dai magistrati milanesi, per la prima volta si avrebbero sufficienti prove documentali sul sistema di "torture su commissione" appaltate dagli Stati Uniti a Stati arabi alleati, come l'Egitto, messe in pratica mediante arresti illegali come quello attuato nei confronti di Abu Omar;
considerato inoltre che:
la consegna straordinaria è una pratica dei servizi di sicurezza USA e consiste nel rapimento di persone sospettate di atti di terrorismo che si trovano presso paesi terzi al fine di deportarli coattivamente nei loro paesi di origine spesso compiacenti, dove vengono sottoposti a torture nella speranza di ottenere informazioni. Tali operazioni vengono realizzate in tutto il mondo e sono state condannate da varie organizzazioni internazionali, essendo una eclatante violazione del diritto internazionale e della sovranità nazionale;
l'operazione clandestina di “extraordinary rendition” (consegna straordinaria), condotta da 13 agenti della CIA, nel centro di Milano, nei confronti del cittadino egiziano Hassan Mustafa Osama Nasr, detto Abu Omar, il quale è stato portato presso la base militare di Aviano per essere imbarcato su un aereo che lo ha condotto in giornata in Egitto attraverso uno scalo in un’altra base militare americana in Germania, è avvenuta da oltre due anni, ovvero il 17 febbraio 2003;
il rapimento del cittadino egiziano Abu Omar all’interno del territorio italiano era stato denunciato da varie fonti di informazione oltre ad essere stato oggetto di una interrogazione persentata dalla scrivente in Senato il 22 febbraio 2005, a cui il Governo non ha dato ancora risposta,
si chiede di sapere:
come gia richiesto in precedenza, se il Governo fosse a conoscenza che agenti segreti statunitensi erano nel nostro paese per prendere in consegna Abu Omar, l'imam che all'epoca era sotto inchiesta per terrorismo e che fu trasferito in Egitto, o quanto meno se il Governo sia stato informato preventivamente dell’operazione di “extraordinary rendition” realizzata sul nostro territorio, e quale sia stato il ruolo svolto dalle autorità italiane;
se il Governo intenda sostenere la rogatoria internazionale presentata dal Tribunale di Milano alle autorità americane in modo da permettere che i giudici possano interrogare i componenti della squadra della CIA che ha operato a Milano;
quali azioni concrete il Governo italiano intenda adottare al fine di avere chiarimenti sia dal Governo USA che da parte delle autorità egiziane circa questo genere di operazioni, in modo da garantire il rispetto delle tutele internazionali per i prigionieri e l’incolumità stessa di Abu Omar, oltre ad avere comprovate informazioni sulle sue attuali condizioni.