Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01218

Atto n. 4-01218

Pubblicato il 21 maggio 2024, nella seduta n. 191

BORGHI Claudio - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

il 18 febbraio 2021 presso il palazzo dei Congressi di Ravenna, è stato presentato il progetto “Agnes” (Adriatic green network of energy sources) da parte dell’omonima società Agnes srl, come primo progetto al mondo che combina idrogeno e fotovoltaico nonché uno dei "più grandi parchi eolici del Mediterraneo" da realizzare al largo di Ravenna;

l’11 febbraio 2023 è stata presentata al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ai sensi dell’art. 23 del testo unico ambientale (decreto legislativo n. 152 del 2006) l’istanza per l’avvio del procedimento di VIA del progetto denominato “Hub energetico ‘Agnes Romagna 1&2’” nel comune di Ravenna;

il progetto, che prevede investimenti per oltre un miliardo di euro, consiste in un parco eolico offshore da 520 megawatt affiancato da un impianto fotovoltaico galleggiante da 100 megawatt e da elettrolizzatori per la produzione di 4.000 tonnellate all’anno di idrogeno, per un sistema che a pieno regime sarà in grado di produrre elettricità per oltre 500.000 famiglie;

secondo quanto dichiarato dall’amministratore unico di Agnes, si tratta di un progetto molto complesso, la cui definizione è durata oltre 3 anni, che prevede la costruzione di 2 parchi eolici offshore per un totale di 65 turbine, integrati con un impianto solare fotovoltaico galleggiante di 100 megawatt; inoltre, il progetto prevede la produzione di idrogeno verde mediante l'elettrolisi dell'acqua di mare, utilizzando esclusivamente energia rinnovabile prodotta dalle turbine eoliche e dall'impianto fotovoltaico, grazie a 50 megawatt di capacità di immagazzinamento con accumulatori al litio;

da informazioni riportate a mezzo stampa, all’interrogante risulta che siano emersi dubbi in merito al rilascio della concessione demaniale in tempi precoci rispetto all’iter procedurale per l’approvazione del progetto e senza una procedura di gara;

Agnes è una società creata a Ravenna solo nel 2019 con lo scopo principale di sviluppare impianti energetici innovativi nell’Adriatico pur non avendo un know how particolarmente avanzato;

considerato che, per quanto risulta all’interrogante:

il progetto è stato dagli inizi supportato dal sindaco di Ravenna e dal presidente della Regione Emilia-Romagna, e quest’ultimo ha commentato che "ci sono tutte le condizioni perché l’hub di Ravenna diventi un’operazione strategica per l’Emilia-Romagna e per il Paese intero";

a fronte del valore stimato per il progetto di circa 1.8 miliardi di euro, risulta che, ad inizio 2023, il capitale sociale della Agnes fosse circa 10.000 euro, elemento che rende evidente la necessità di ricevere ulteriori finanziamenti esterni, come anche dichiarato dallo stesso amministratore unico della società;

ad inizio 2023 la società ha deliberato un deciso aumento di capitale, grazie anche all’intervento di F2I SGR S.p.A., importante gestore italiano di fondi infrastrutturali che vanta tra i propri soci anche Cassa depositi e prestiti;

il sindaco di Ravenna, in qualità di presidente dell’Unione delle Province italiane, è anche membro della gestione separata di Cassa depositi e prestiti;

nel corso della puntata del 6 marzo 2024, la trasmissione “Fuori dal Coro” ha presentato un servizio sul progetto Agnes nel corso del quale un esponente del gruppo consiliare “La Pigna-Città-Forese-Lidi” ha espresso dubbi e perplessità sul progetto annunciando di aver presentato un esposto sulla vicenda al procuratore della Repubblica di Ravenna e ad ANAC,

si chiede per sapere se i Ministri in indirizzo possano fornire i chiarimenti e le rassicurazioni necessari in merito alla correttezza procedurale seguita dalla società Agnes in relazione all’omonimo progetto, in particolare riguardo al rispetto delle norme europee in materia di concessioni, alla tutela dei cittadini dal potenziale rischio derivante dalla vicinanza della stazione di stoccaggio di idrogeno alla città e a località turistiche, all’adeguatezza del know how della società e alla sua mancanza di adeguati mezzi finanziari, anche in considerazione degli esposti presentati alla Procura e ad ANAC.