Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01131
Azioni disponibili
Atto n. 3-01131 (in 10ª Commissione)
Pubblicato il 14 maggio 2024, nella seduta n. 188
MARTELLA - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
il 3 maggio 2024, a seguito di un’attività di screening presso il reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Borgo Trento a Verona, tre neonati prematuri sono risultati affetti da Citrobacter koseri;
in relazione a tale rinvenimento, a scopo prudenziale, l’ospedale ha applicato i protocolli di isolamento e innalzamento della sicurezza nel reparto di terapia intensiva neonatale, prevedendo la sospensione dell’accoglimento delle donne in gravidanza al di sotto della trentatreesima settimana, essendo queste ultime potenziali partorienti di un neonato prematuro;
tale provvedimento, indispensabile per garantire la sicurezza dei nascituri, sta comportando notevoli disagi alle donne in gravidanza che si vedono costrette, in caso di bisogno, a rivolgersi ad altre strutture, anche distanti;
la presenza del batterio presso questa struttura ospedaliera non è purtroppo una novità;
tra il 2018 e la prima metà del 2020, nei reparti di terapia intensiva neonatale e terapia intensiva pediatrica dell’ospedale “della Donna e del Bambino” di Borgo Trento a Verona si sono verificate circa 100 infezioni da Citrobacter koseri che hanno portato alla morte di 4 neonati, mentre altri 9 bambini hanno riportato gravi danni cerebrali;
tali eventi hanno portato all’attivazione di un’azione giudiziaria in sede penale ancora in corso e con la richiesta di risarcimento da parte delle famiglie interessate;
in riferimento a quanto sta accadendo e anche in relazione al pregresso, numerosi esperti, compresi infettivologi di fama nazionale, anche con interviste, hanno consigliato di sospendere l’attività di terapia intensiva neonatale, di smantellare gli impianti presenti e di trasferire il reparto presso un altro ospedale;
comprendendo quali possono essere le oggettive difficoltà, questa diventa una vera e propria emergenza nella rete ospedaliera veneta e in particolare per Verona, che va affrontata con la massima tempestività,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato e quali iniziative di competenza intenda attivare con la Regione Veneto al fine di garantire il servizio di terapia intensiva neonatale in piena sicurezza, in sostituzione di quello offerto dall’ospedale di Borgo Trento a Verona limitando i disagi per le partorienti, e quali iniziative intenda altresì adottare al fine di contrastare la presenza di questo pericoloso batterio.