Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01124

Atto n. 3-01124

Pubblicato il 9 maggio 2024, nella seduta n. 187

NICITA - Ai Ministri della salute e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

come appreso da fonti di stampa, la commissione regionale antimafia ha aperto un dossier sull’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia (IZS), con sede a Palermo. Il sospetto è che siano stati commessi “illeciti amministrativi” durante la gestione del commissario straordinario, Salvatore Seminara, in carica da 9 anni;

stando alle prime ricostruzioni giornalistiche, al centro della vicenda giudiziaria ci sarebbero i contributi versati dalla Regione Sicilia nelle casse della neocostituita “Fondazione internazionale biodiversità del Mediterraneo”, sita nei locali dell'IZS e facente capo a Seminara in qualità di presidente;

a richiamare l’attenzione degli inquirenti sono state le numerose incongruenze di natura amministrativa emerse durante la gestione del commissario, le quali sollevano seri dubbi circa la legittimità della fondazione e la trasparenza dell’operato di Seminara: prima su tutte il fatto che la fondazione, nominalmente indipendente dall’istituto zooprofilattico, condivida con esso la sede legale e accolga al suo interno i medesimi funzionari, tra cui lo stesso commissario;

inoltre, risulta quantomeno sospetta la nomina, a una sola settimana dall’atto di costituzione della fondazione, di Pietro Schembri quale dirigente del servizio 10 del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (DASOE), ente responsabile per la vigilanza sulle attività dell’Istituto. Il dirigente, infatti, risulta fra i componenti del collegio tecnico dell’istituto zooprofilattico, e, in quanto tale, percepisce un compenso dall’ente su cui dovrebbe vigilare, configurando pertanto un flagrante conflitto di interessi;

il 22 febbraio 2023, a soli 20 giorni dalla propria costituzione, la fondazione ha ricevuto, per mezzo dell’approvazione di un maxi emendamento alla legge finanziaria, un primo contributo di 90.000 euro da parte dell’Assemblea regionale. Il contributo, nella successiva legge finanziaria, è stato elevato a 400.000 euro all’anno fino al 2026;

in totale, sono stati erogati 1.4 milioni di euro allo scopo di “supportare le attività della fondazione con particolare riguardo alla transizione ecologica”. I decreti di assegnazione dei fondi portano tutti la firma di Schembri;

alla luce di tali criticità, il collegio dei revisori dei conti aveva chiesto già ad aprile chiarimenti ufficiali a Seminara, in qualità di commissario dell’Istituto, “sull’assegnazione dei propri locali alla fondazione, soggetto di diritto privato, che risulta peraltro avere sede legale presso l’istituto”, senza ottenere alcuna risposta;

in attesa di ulteriori sviluppi, gli elementi a disposizione degli inquirenti sembrerebbero validare la tesi per la quale, attorno alla politica e attorno al terreno della spesa pubblica, orbiterebbe una serie di lobby dedite ad attività illecite, tra cui l’appropriazione indebita di fondi pubblici;

stando a quanto riferito da Alfio Mannino, segretario generale della CGIL regionale, si tratterebbe di “un sistema di ruberie, malaffare e spreco” fortemente radicato nel territorio, che vede addirittura il coinvolgimento di individui legati ad esponenti di rilievo della politica siciliana,

si chiede di sapere:

per quale motivo sia stato nominato al vertice del DASOE, ente predisposto alla vigilanza dell’Istituto zooprofilattico siciliano, un componente del suo comitato tecnico;

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e se non ritengano opportuno disporre delle attività di vigilanza sul funzionamento dell’Istituto, nonché, nell’ambito delle proprie competenze, sui fondi regionali stanziati a favore della citata fondazione nel corso dei prossimi due anni.