Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01097

Atto n. 4-01097

Pubblicato il 19 marzo 2024, nella seduta n. 170

FREGOLENT - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. -

Premesso che:

il programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN), cofinanziato dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) di cui al regolamento (UE) n. 1305/2013, è lo strumento attraverso cui il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali mira a sostenere e sviluppare le potenzialità delle zone rurali in tutto il territorio italiano;

nell'ambito della programmazione delle risorse del FEASR, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni (delibera del 16 gennaio 2014) al PSRN 2014-2020 è stato assegnato un ammontare di risorse pubbliche pari a circa 2 miliardi di euro;

l’incremento della frequenza di eventi naturali estremi e i processi di globalizzazione dei mercati internazionali aumentano l'esposizione al rischio delle aziende: l’accresciuta incertezza derivante da questo contesto può far contrarre la propensione a investire e, nei casi limite, anche facilitare l'abbandono dell'attività;

nell’ambito del PSRN, con la “misura 17: gestione del rischio (artt. 36-39 Reg. UE n. 1305/2013)” si persegue l'obiettivo di promuovere l'offerta e l'uso di strumenti di gestione del rischio in agricoltura attraverso il supporto alla prosecuzione e allo sviluppo del sistema assicurativo agevolato per il raccolto, gli animali e le piante (sottomisura 17.1); l'introduzione di strumenti di gestione del rischio innovativi quali i fondi mutualistici per le avversità atmosferiche, le epizoozie e le fitopatie, per le infestazioni parassitarie e le emergenze ambientali (sottomisura 17.2); l'IST (income stabilization tool) o SSR, strumento di stabilizzazione del reddito basato sulla mutualità tra agricoltori, che mira a contrastare gli effetti negativi comuni alla volatilità dei prezzi e dei mercati oltre che all'instabilità dei redditi in agricoltura (sottomisura 17.3).

la sottomisura 17.1 riguarda la misura di sostegno sulle produzioni vegetali ed è al centro della polemica tra gli agricoltori e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che senza un'alternativa ha smantellato la piattaforma delle assicurazioni agevolate per i vegetali definendole costose ed inefficienti, nonostante siano un “ombrello” necessario per investire in agricoltura;

con la sottomisura 17.2 sarebbero dovuti essere erogati ai beneficiari delle polizze collettive agevolate contributi pari al 50 per cento per i premi di smaltimento (65 per cento sui costi della polizza di mancato reddito “rischio assicurativo”) a fronte di un corretto smaltimento delle carcasse degli animali deceduti durante le fasi di allevamento, ovvero attraverso la loro distruzione in strutture autorizzate;

la misura era nata per arginare il fenomeno dilagante dello smaltimento “selvaggio”: dalla produzione di bigattini da pesca all’interramento indiscriminato delle carcasse, tutte pratiche che in nome del risparmio hanno aumentato l’inquinamento dei terreni;

ad oggi i contributi per il periodo 2015-2019 sono stati erogati per circa l’80 per cento, un 40 per cento circa per le campagne 2020-2021 e nulla per il periodo 2022 e 2023. Essendo polizze collettive il loro premio è stato pagato alle varie scadenze dagli organismi collettivi di difesa (Condifesa e Coordifesa) e, stante il ritardo dell’erogazione dei contributi per questa sottomisura da aggiungere al ritardo dell’erogazione dei contributi per la sottomisura 17.1, in un momento di “tempesta perfetta” per l’agricoltura con i tassi di interesse alle stelle per l'approvvigionamento del denaro, ciò costringe gli organismi collettivi di difesa a chiedere il rientro dei premi ai propri associati, prima dell’erogazione dei contributi con il conseguente smantellamento della piattaforma in quanto non sostenibile;

si stima che i valori assicurati nell’ambito della sottomisura 17.2., nel periodo 2019-2022, siano pari a poco meno di 5 miliardi di euro, 4.960.000.000, mentre i premi smaltimento carcasse e mancato reddito, nel medesimo periodo, ammontino a circa 100,5 milioni di euro e i contributi erogati dal dicastero siano pari a poco più di 28 milioni di euro;

senza l’erogazione dei predetti contributi il corretto smaltimento è a rischio ed il pericolo di ritorno al passato con un alto impatto ambientale è reale: l’ipotesi di ulteriori rinvii o attese non è percorribile,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda adottare per garantire la rapida erogazione delle risorse disponibili.