Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00976
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Atto n. 3-00976
Pubblicato il 21 febbraio 2024, nella seduta n. 161
BORGHI Enrico, PAITA, FREGOLENT - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -
Premesso che:
nell’estate 2023 il Governo ha annunciato una “controffensiva” contro il “caro voli”, al fine di bloccare un algoritmo che sarebbe stato alla base dell’aumento dei prezzi dei biglietti aerei nella stagione estiva, salvo poi ritirare la misura per via dei gravi profili di legittimità che questa presentava;
una simile retromarcia si è registrata anche in riferimento alla carenza di taxi, inizialmente affrontata con la possibilità di cumulare le licenze e intervenire sulle tariffe, poi ritirata a fronte delle proteste della categoria;
dopo una stagione estiva a prezzi record, il recente e, viste le dinamiche al rialzo degli ultimi giorni, temporaneo abbassamento dei prezzi dei carburanti è stato rivendicato dal Governo come diretta conseguenza dell’obbligo (illegittimo, secondo il TAR del Lazio) di esposizione dei prezzi medi imposto ai distributori, nonostante tutti gli operatori, incluse le associazioni dei consumatori, siano concordi nell’imputare tale flessione al rallentamento della domanda mondiale e alle dinamiche delle quotazioni internazionali;
sempre in chiave dirigista, il Ministro in indirizzo ha convocato le imprese di assicurazioni per intervenire sulla dinamica dei prezzi delle assicurazioni sulla responsabilità civile e ha presentato un’iniziativa volta a ottenere l’impegno dei ristoratori a contenere i prezzi per le famiglie;
la visione profondamente interventista dello Stato dimostrata nell’ultimo anno è dimostrata anche dalle numerose dichiarazioni in cui il Ministro evoca l’uso della clausola del golden power, sollecita l’introduzione di un tetto ai prezzi di alcuni beni e servizi e richiama la necessità di statalizzare e nazionalizzare le imprese ritenute strategiche per il Paese;
simili prospettive si accompagnano non solo al fallimento dell’operazione Intel, che avrebbe portato nel nostro Paese 4,5 miliardi di euro, 1.500 posti di lavoro e il polo europeo per la produzione dei microprocessori, ma anche al continuo attacco a multinazionali che operano da decenni nel Paese, contribuendo alla crescita dell’Italia (Ryanair, Stellantis, Generali, Uber per citare solo le ultime);
nella stessa prospettiva si inserisce il caso dell’ex ILVA di Taranto, in relazione alla quale la perdurante inerzia del Governo ha imposto il rapido approntamento dell’amministrazione straordinaria e del commissariamento, senza però chiarire quali siano le prospettive dell’impianto, tra voci di statalizzazione e di avvicendamenti tra investitori mai del tutto chiarite,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per assumere una vera politica industriale e economica, scongiurando qualsiasi deriva dirigistica e assicurare il corretto funzionamento del mercato e della libera concorrenza, al fine di garantire le imprese contro qualsiasi ingerenza sui prezzi e quale sia la strategia del Governo in relazione all’ex ILVA di Taranto.