Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08806
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Atto n. 4-08806
Pubblicato il 31 maggio 2005
Seduta n. 813
MALABARBA - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
la risposta del 3 maggio 2005 fornita dal Ministero in indirizzo all’interrogazione 4-07294 del 22 settembre 2004 non risulta, a giudizio dell’interrogante, soddisfacente;
le organizzazioni sindacali e le rappresentanze sindacali aziendali di Atlanet in moltissimi documenti ufficiali, a partire dal lontano mese di dicembre 2002, hanno ripetutamente evidenziato, sia nei confronti dell’azienda e dei soci, tra cui anche ACEA e Comune di Roma, sia nei confronti delle istituzioni competenti (Ministeri, enti locali, ecc.), le varie azioni di mobbing, demansionamenti, dequalificazioni professionali e quant’altro lesivo della dignità umana e del diritto al lavoro ed il mancato riconoscimento del ruolo delle rappresentanze sindacali aziendali;
il Comune di Roma in più occasioni (dal Consiglio comunale alle Commissioni consiliari permanenti agli assessorati competenti) ed il Ministero delle comunicazioni hanno riconosciuto le problematiche occupazionali e la gravità della situazione dei lavoratori della sede di Roma della società Atlanet;
le rappresentanze sindacali aziendali di Atlanet in data 9 luglio 2004 hanno inviato una lettera, sottoscritta dalla maggioranza dei lavoratori di Atlanet della sede di Roma, in cui si sollecitava l’azienda al rispetto delle norme in tema di sicurezza negli ambienti di lavoro. Tutto ciò a seguito del fatto che una lavoratrice della sede di Roma, subito dopo la consegna da parte dell’azienda di una lettera di trasferimento da Roma a Torino, in data 7 luglio 2004 ha avuto una crisi respiratoria: in tale occasione non esistevano i “preposti” alla sicurezza, come previsto dalle norme vigenti;
le organizzazioni sindacali hanno emesso, a seguito di un’assemblea dei lavoratori abbastanza animata, in data 13 luglio 2004 un comunicato ufficiale, ricevuto dall’azienda in data 16 luglio 2004, in cui le medesime riscontravano, tra le tante cose anomale, che “Atlanet continua a mettere in atto minacce, depauperamento professionale e pressioni psicologiche...”, per giunta violando gli accordi sindacali precedentemente siglati il 27 gennaio 2004 e il 30 marzo 2004;
l’esercitazione di evacuazione dei locali della sede di Roma di Atlanet e la relativa documentazione della gestione emergenza è avvenuta nel mese di settembre 2004, come risulta da un’e-mail inviata dall’azienda ai lavoratori in data 20 settembre 2004, pertanto solo dopo che era stata presentata la prima interrogazione parlamentare (Camera dei deputati, 12 luglio 2004, a firma dell'on. Cento);
durante gli accertamenti effettuati dalla Direzione provinciale del lavoro di Roma il sig. Carderi, ex rappresentante sindacale aziendale Atlanet, licenziato dall’azienda nel mese di luglio 2004, non è stato minimamente ascoltato né sulla vicenda generale della società Atlanet, nella sua veste di rappresentante sindacale aziendale, né sul suo licenziamento. Inoltre per quanto riguarda il licenziamento in oggetto sono stati esaminati pochissimi documenti, così come accaduto per la situazione generale di Atlanet, documenti per giunta forniti solo dall’azienda;
gli enti preposti ed autorizzati in materia hanno rilasciato ufficiali certificazioni di mobbing con riconoscimento di danno biologico,
si chiede di sapere:
per quale motivo nel condurre l’attività di verifica non siano stati tenuti in debita considerazione i documenti di cui sopra a firma delle rappresentanze sindacali aziendali, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, datati a partire dal mese di dicembre 2002, in cui si evidenziavano azioni di mobbing, demansionamenti e pressioni psicologiche che vedevano coinvolti, loro malgrado, i lavoratori della sede di Roma di Atlanet;
se non si ritenga di ascoltare le rappresentanze sindacali aziendali, anche quelle precedentemente presenti e firmatarie di molti documenti in cui si evidenziava quanto messo in atto da Atlanet, nonchè le altre persone direttamente coinvolte, dato che un esame approfondito della vicenda non può in tutta evidenza tener conto esclusivamente della versione aziendale.