Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00626
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Atto n. 3-00626 (in 7ª Commissione)
Pubblicato il 26 luglio 2023, nella seduta n. 92
MALPEZZI, D'ELIA, VERDUCCI, RANDO - Ai Ministri dell'istruzione e del merito e per la protezione civile e le politiche del mare. -
Premesso che:
la regione Lombardia da venerdì 21 luglio 2023 e nel corso dei giorni successivi è stata interessata da intensi fenomeni atmosferici, tempeste di vento, grandinate, violenti temporali che hanno colpito in particolare i territori del milanese, della Brianza, di Bergamo, Cremona e Mantova, provocando ingenti danni al patrimonio pubblico, a quello privato, alle infrastrutture e alle attività economiche a partire dal settore agricolo;
già in precedenza tra 1'11 e il 12 luglio 2023 un’ondata di maltempo molto intesa ha colpito Como, comuni limitrofi e il Canturino, facendo registrare allagamenti, tetti scoperchiati, alberi caduti, auto danneggiate, allagamenti con numerosi interventi da parte dei Vigili del fuoco;
pioggia e vento hanno causato la caduta di alberi e rami che in molti casi hanno bloccato le strade a Como, in particolare il viadotto dei Lavatoi, Grandate, Montano Lucino e Villa Guardia ed anche la tratta ferroviaria tra Fino Mornasco e Camerlata;
a partire dal 1° maggio, un'area estremamente vasta, che ricomprende 7 province dell'Emilia-Romagna, per un totale di 1.600 chilometri quadrati, è stata colpita da due eventi alluvionali, entrambi straordinari;
anche le regioni Marche e Toscana sono state colpite con danni ad infrastrutture, frane, esondazioni di fiumi e allagamenti diffusi che hanno danneggiato immobili privati e imprese;
si tratta di eventi senza precedenti nelle serie storiche dell'Emilia-Romagna che hanno portato all'esondazione contemporanea di 23 corsi d'acqua che, rompendo gli argini, hanno allagato i campi e città prevalentemente della Romagna;
in questi giorni il Sud Italia è colpito da un’ondata di calore senza precedenti che sta provocando numerosi incendi: alte temperature e siccità, infatti, sono condizioni che favoriscono la propagazione degli incendi boschivi;
l’Italia è stata il Paese con il maggior numero di decessi dovuti al caldo eccezionale nel 2022 (oltre 18.000 delle 61.000 vittime totali in Europa);
l’Italia è un Paese esposto a molti rischi naturali derivanti dalla crisi climatica ma l’esposizione individuale a ciascuno può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti;
il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri ha realizzato una campagna di comunicazione nazionale “Io non rischio” sulle buone pratiche per affrontare i rischi naturali: ogni tipologia di evento, dalle alluvioni ai terremoti, viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone prassi per minimizzarne l’impatto su persone e cose;
si tratta di un’iniziativa importante per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a far stare più sicuri: il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo. Questo tipo di conoscenza, per essere realmente utile, di solito comporta un livello di approfondimento che difficilmente può essere comunicato con un semplice spot radiofonico o televisivo;
da questi presupposti è nata l’idea originaria di “Io non rischio”: formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli;
è un’idea concepita e proposta nel 2011 da ANPAS Associazione nazionale delle pubbliche assistenze e subito sposata dal Dipartimento della protezione civile, INGV Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ReLUIS Consorzio interuniversitario dei laboratori di ingegneria sismica e da fondazione CIMA, con il contributo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell'Associazione nazionale Comuni italiani;
i disastri naturali e altre emergenze possono verificarsi in qualsiasi momento e, quando si verificano a scuola, tutti dovrebbero essere preparati a gestirli in modo sicuro ed efficace. Dirigenti scolastici, insegnanti, personale, genitori e studenti possono collaborare per promuovere e mantenere la sicurezza in tutta la scuola e ridurre al minimo gli effetti delle emergenze e di altre situazioni pericolose;
alcuni disastri naturali possono essere previsti, dando alle scuole un avvertimento sufficiente per evacuare o prendere altre precauzioni di sicurezza, ma altri possono verificarsi inaspettatamente o subire rapidi cambiamenti che mettono improvvisamente in pericolo una scuola,
si chiede di sapere se non si intenda favorire, con le modalità ritenute più opportune, la promozione nelle scuole di ogni ordine e grado della campagna della protezione civile “Io non rischio” al fine di sostenere buone prassi che consentano agli studenti e al personale scolastico di gestire e affrontare con più consapevolezza i rischi derivanti dai disastri naturali.