Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00280

Atto n. 3-00280 con carattere d'urgenza

Pubblicato l'8 marzo 2023, nella seduta n. 47

TERZI DI SANT'AGATA - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della giustizia. -

Premesso che:

il 1° marzo 2023 la Corte suprema di cassazione ha annullato una sentenza della Corte d’appello di Ancona, negando l’estradizione verso la Cina dell'ex amministratore delegato di una nota società cinese, ricercata per presunti reati economici e arrestata in Italia nell’estate 2022, alla luce di un red notice dell’Interpol;

l’organizzazione per i diritti umani "Safeguard defenders" ha affermato che, dopo l'uscita della donna dalla Cina e prima dell'arresto in Italia, la sua famiglia avrebbe subito forti pressioni da Pechino finalizzate a farla rientrare nel Paese. Nell'ambito di tali pressioni, tra il giugno e il dicembre 2021, la polizia cinese ha trattenuto senza accuse suo fratello per sei mesi, durante i quali è stato sottoposto a trattamenti inumani e degradanti;

è stato ampiamente dimostrato l'uso strumentale dell'Interpol e delle menzionate notifiche note come “red notice” per ottenere l’estradizione di dissidenti cinesi o di rifugiati politici che Pechino vuole riportare in Cina;

premesso, altresì, che:

la Repubblica popolare cinese non è nuova all'attuazione di politiche violente, come visto nel caso delle atrocità commesse contro la popolazione uigura nella regione autonoma dello Xinjiang, su cui esistono crescenti prove;

su questo ultimo punto preme ricordare che secondo eminenti giuristi ed esperti tali atrocità rientrano tra le fattispecie previste dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio;

dal 2020 nove parlamenti nazionali (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Lituania, Repubblica ceca, Belgio, Irlanda e il Parlamento europeo) hanno adottato risoluzioni che denunciano tale forma di genocidio e di crimini contro l'umanità;

nei campi di rieducazione, che Pechino ha definito “centri di formazione professionale”, sono commesse gravi violazioni dei diritti umani, la cui estensione è stata documentata da ricognizioni satellitari, ricerche di giornalismo investigativo e da testimonianze rese al Tribunale uiguro presieduto da sir Geoffrey Nice svoltosi dal 3 settembre 2020 al 9 dicembre 2021;

le politiche attuate da Pechino includono sterilizzazioni, deportazioni di massa, torture, arresti e reclusioni arbitrarie volte a sradicare l'identità e la cultura uigura;

il 31 agosto 2022 l'ufficio dell'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha pubblicato un rapporto sulla situazione dei diritti umani nella regione autonoma dello Xinjiang, in cui conferma le gravi violazioni subite dagli uiguri ed altre minoranze che vivono in Cina;

dal 15 al 21 febbraio 2023 il capo della diplomazia della Repubblica popolare cinese, Wang Yi, ha effettuato incontri ai più alti livelli con membri di governo di Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Paesi bassi, Irlanda, Regno Unito e con i massimi rappresentanti dell’Unione europea per approfondire la “cooperazione strategica complessiva”, al fine di realizzare uno sviluppo sempre maggiore delle relazioni bilaterali;

considerato che il 7 ottobre 2010 Italia e Cina hanno sottoscritto un trattato di estradizione, ratificato dall'Italia con la legge 24 settembre 2015, n. 161, ed entrato in vigore nel dicembre 2015,

si chiede di sapere:

se il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale non ritenga opportuno sospendere il trattato di estradizione di cui alla legge n. 161 del 2015;

se non si consideri urgente avviare un'interlocuzione con gli Stati membri dell'Unione europea finalizzata a promuovere la sospensione di tutti gli accordi bilaterali di estradizione in vigore con la Repubblica popolare cinese;

se non si reputi necessaria una revisione dell’utilizzo della notifica red notice dell’Interpol, in considerazione delle evidenze di uso strumentale che la Cina ne fa, e quali iniziative di propria competenza si intenda adottare per sollevare la questione nelle opportune sedi internazionali.