Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 2-00004
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Atto n. 2-00004 con procedimento abbreviato
Pubblicato il 15 febbraio 2023, nella seduta n. 38
TREVISI, DI GIROLAMO, LICHERI Ettore Antonio, NAVE, LICHERI Sabrina, MAIORINO, NATURALE, MARTON, PIRONDINI, CASTIELLO, CROATTI, LOPREIATO, ALOISIO, CATALDI, SIRONI, LOREFICE, BEVILACQUA, TURCO, DE ROSA, DAMANTE, FLORIDIA Barbara, PIRRO, MAZZELLA, GUIDOLIN - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
l'"housing first" è un modello di assistenza sociale adottato in tutta Europa, che già dagli anni '90 ha dimostrato la sua utilità ed efficacia. Tale intervento potrebbe coinvolgere e assistere tutti i soggetti che vivono per strada, in un perenne stato di precarietà e di abbandono, e sono esposti a qualsiasi forma di rischio e pericolo come, ad esempio, le intemperie climatiche;
il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nella misura denominata "M5C2: infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore", dispone il finanziamento di interventi a favore delle persone senza fissa dimora. Tale misura pone, tra gli obiettivi generali, il miglioramento del "sistema di protezione e le azioni di inclusione a favore di persone in condizioni di estrema emarginazione (es. persone senza dimora) e di deprivazione abitativa attraverso una più ampia offerta di strutture e servizi anche temporanei";
l'obiettivo è quello di agire sui fattori di rischio e di disagio al fine di prevenire e di rimuovere situazioni di esclusione sociale promuovendo il "recupero della massima autonomia delle persone";
in particolare, si chiede di incentivare la creazione e il potenziamento di infrastrutture dedicate ad intervenire verso le principali vulnerabilità sociali in materia di povertà materiale e disagio abitativo "attraverso il rafforzamento dei servizi sociali, l'adozione di modelli innovativi di presa in carico dei soggetti più fragili con iniziative di housing sociale sia di carattere temporaneo, che definitivo" con il fine ultimo di rinnovare ed incrementare "il sostegno alle politiche per l'abitazione a prezzi più bassi (sostenibili) di quelli di mercato (affordable housing)". È "inoltre immaginato un meccanismo a leva con l'investimento in fondi target che propongono il progetto di social housing";
il PNRR prevede un investimento di 450 milioni di euro a favore del modello di housing temporaneo e stazioni di posta. Si dovrebbe, così, finanziare la realizzazione di un sistema di temporaneo accoglimento in appartamenti gestiti anche in partenariato tra pubblico e privato, dove il soggetto beneficiario potrà cominciare un programma di crescita e assistenza, che dovrebbe portarlo ad un accettabile grado di autonomia, nonché la creazione di stazioni di posta per l'accoglienza notturna e la prestazione di servizi alla persona sia sanitari che di ristorazione oltre alla distribuzione di beni alimentari. Gli enti locali dovrebbero essere i principali attuatori di questi progetti di importanza sociale che hanno una componente importante nel riferimento territoriale. In particolare, è noto che sono soprattutto le aree metropolitane a soffrire una preoccupante diffusione di situazioni di disagio sociale e di povertà;
considerato che:
nel 2021 si è provato a censire i senzatetto desumendo le informazioni anagrafiche della popolazione censita. I dati sono risultati ancora più preoccupanti, perché l'ISTAT ha indicato in circa 125.000 "le persone rilevate in altro tipo di alloggio" (campi, baracche, garage);
si tratta di un complesso e articolato intervento che vede la compartecipazione di diverse realtà. Le persone che vivono in uno stato di fragilità ed emarginazione vengono individuate anche grazie alla regia dei servizi sociali tramite una forma di assistenza alla persona adeguata alla condizione specifica del soggetto, mirato a potenziarne le capacità e a fornirgli strumenti per fronteggiare il disagio, rinsaldare i legami sociali e riprendere il controllo della propria vita. Spetta quindi alla rete integrata dei servizi sociali il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo delle potenzialità individuali, attraverso una pianificazione strategica che, intersecando le aree di policy, le orienti verso il medesimo obiettivo: costruire le opportunità per consentire alle persone in grave marginalità di recuperare benessere e autonomia;
queste considerazioni, però, si scontrano con una situazione reale che evidenzia come gli interventi e i progetti di "housing first" sul territorio nazionale non sono in numero adeguato e le persone coinvolte sono numericamente ancora molto poche e i dormitori tradizionali sono quasi esclusivamente l'unico tipo di assistenza che riceve la maggioranza degli individui disagiati e senza fissa dimora. Appare "necessario adottare un approccio strategico per sviluppare interventi organici e strutturati in grado di programmare e assicurare prestazioni appropriate, oltre che uniformi a livello nazionale. Abbiamo, cioè, la responsabilità di disegnare un orizzonte di lungo periodo e costruire un modello di policy, monitorandone l'evoluzione e misurando i risultati, traendo deduzioni e aggiustando eventualmente il tiro. Dobbiamo, infine, perseverare in quegli interventi che si rivelano efficaci, al fine di affrontare ogni situazione di disagio con gli strumenti più opportuni per risolverla in maniera stabile e duratura" (Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia, 2015);
con l'arrivo della stagione fredda si registrano numerosi decessi tra le persone senza tetto dovuti soprattutto al freddo della notte. Nel 2021 si sono registrati oltre 350 morti per strada dovuti alle intemperie e alle proibitive temperature che le nostre città raggiungono nelle ore notturne e che non lasciano scampo ad un fisico, sovente, già provato dall'abuso di alcool e sostanze stupefacenti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione delineata;
quale sia l'approccio del Governo verso le problematiche evidenziate, ossia l'ingente presenza di persone senza fissa dimora o in un grave stato di povertà, la pochezza dei progetti di "housing first" e l'inadeguatezza strutturale degli immobili destinati all'accoglienza e al ricovero dei cosiddetti senzatetto;
quali siano le iniziative di competenza finalizzate a fronteggiare il diffuso fenomeno di disagio sociale e di povertà delle persone senza fissa dimora;
come si stia provvedendo ad impegnare gli investimenti previsti dal PNRR che, in tal senso, alla citata misura "M5C2: infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore" dispone il finanziamento di una serie di interventi a favore delle persone senza fissa dimora.