Legislatura 18ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-07423

Atto n. 4-07423

Pubblicato il 13 settembre 2022, nella seduta n. 464

LANNUTTI, ANGRISANI Luisa - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che ACEA (Azienda comunale energia e ambiente di Roma) è una multiservizi romana attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi dell'acqua, dell'energia e dell'ambiente, di cui il Comune di Roma detiene il 51 per cento delle quote azionarie;

considerato che, a quanto risulta all'interrogante:

a seguito dell'acquisto dell'immobile sito in viale Bruno Pelizzi 21, a Roma, in data 16 luglio 2013 un condomino effettuava la voltura dell'utenza già in essere intestata al precedente proprietario. Nell'ottobre del 2019, dopo aver notato in bolletta la tipologia cliente "uso domestico non residente", avendo trasferito la residenza nell'immobile di cui sopra dal 21 gennaio 2015, il titolare dell'utenza contattava il call center di ACEA per avere informazioni in merito. L'operatore prospettava la possibilità di avviare contestualmente l'iter di variazione dell'utenza da "uso domestico non residente" a "uso domestico residente", comunicandogli che avrebbe avuto diritto alla restituzione della differenza tra la maggiore somma corrisposta e quanto effettivamente dovuto in qualità di residente, e che al contempo avrebbe ricevuto una cartella dall'Agenzia delle entrate con la quale regolarizzare la propria posizione relativamente al canone RAI. In data 11 ottobre 2019 riceveva l'email contenente l'offerta commerciale di variazione residenza e cliccando sul link in allegato completava i passaggi richiesti;

in data 14 ottobre 2019 il titolare dell'utenza citata riceveva l'email con la quale ACEA comunicava il completamento con esito positivo della richiesta di variazione. Poiché nei mesi successivi continuava a ricevere bollette come non residente, il titolare dell'utenza attraverso una persona impiegata presso ACEA presso l'ufficio competente verificava la mancata evasione della pratica. Benché il proprietario in questione abbia reiterato la richiesta e abbia ricevuto in data 10 giugno 2022 l'email di completamento con esito positivo della richiesta di variazione, ad oggi, a seguito di due interventi, il titolare dell'utenza continua a ricevere bollette con tipologia cliente "uso domestico non residente";

considerato infine che:

nel recente passato l'Autorità garante per la concorrenza e il libero mercato ha sanzionato i fornitori di elettricità, tra i quali ACEA, per le procedure troppo aggressive e poco trasparenti nelle fatturazioni a carico dei clienti. L'Antitrust ha comminato sanzioni per 14,530 milioni di euro complessivi ai principali cinque gestori di energia elettrica operanti in Italia. La multa per ACEA è stata di 3,6 milioni di euro. Si tratta di sanzioni relative ai perversi e poco trasparenti meccanismi di fatturazione e le ripetute richieste di pagamento per bollette che non corrispondono ai reali consumi effettivi, oltre alla complessità e gli ostacoli nella restituzione dei rimborsi;

negli anni l'Antitrust ha ricevuto decine di esposti da parte delle associazioni dei consumatori in cui si denuncia la giungla delle fatturazioni errate e le pratiche scorrette dei gestori dell'energia a danno degli utenti. Troppo spesso succede infatti che quando un cittadino riceve una bolletta con consumi errati, o quando deve ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate, inizia per lui una vera e propria "odissea" che spesso porta l'utente allo sfinimento e alla resa, pagando le bollette pur non essendo tenuto a farlo, rinunciando così ai propri diritti,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda agire per una maggiore tutela degli utenti delle società erogatrici di elettricità e gas, come ACEA, che nonostante le multe ricevute dall'Antitrust continuano ad essere tartassati e ignorati, dimostrando un'inadeguata gestione delle istanze dei consumatori, anche relative alle fatturazioni dei consumi, come nel caso descritto in premessa;

più in generale, vista la situazione contingente dovuta a un conflitto che non accenna a fermarsi, ma che anzi rischia di degenerare, se il Governo intenda fare ulteriori sforzi per garantire costi contenuti di luce e gas, che altrimenti risulterebbero difficilmente sostenibili per i consumatori, che presto saranno obbligati a scegliere se mangiare o pagare le bollette, e per tutti gli utenti non domestici, con potenziali ripercussioni sulla tenuta dell'intera filiera produttiva italiana.