Legislatura 18ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-03341

Atto n. 3-03341

Pubblicato il 24 maggio 2022, nella seduta n. 436

CORRADO Margherita, ANGRISANI Luisa, GRANATO Bianca Laura, LANNUTTI - Al Ministro della cultura. -

Premesso che:

ai primi del 2022 si è appreso dai media che, a Torino, l'immobile in calcestruzzo armato a vista di Corso Stati Uniti, già sede del "Centro Incontri Regione Piemonte" (ancor prima Federagrario e Centro Incontri Cassa di Risparmio di Torino), progettato e realizzato dall'architetto torinese Amedeo Albertini negli anni 1969-1973 in un clima di sperimentazione internazionale che in altri Paesi ha lasciato opere notevoli, ma raramente è attestato in Italia, è prossimo alla demolizione per lasciare posto ad un progetto di edilizia residenziale (si veda "Specchio dei tempi, le lettere del 15 gennaio" su "lastampa.it");

il palazzo ospitava uffici della Regione e, nei quattro saloni (di diversa capienza), accoglieva iniziative di svariati enti operanti sul territorio piemontese ritenute d'interesse sul piano dell'informazione istituzionale o dei servizi al cittadino;

considerato che:

la prestigiosa associazione DO.CO.MO.MO., impegnata a documentare, conservare e valorizzare gli edifici e i complessi urbani del Novecento studiando criteri e metodi di intervento adeguati al loro valore testimoniale, ha sollecitato tanto gli uffici territoriali e centrale di tutela del Ministero della cultura quanto l'Ente locale ad attivare (ex art. 12 del decreto legislativo n. 42 del 2004) la procedura di verifica dell'interesse culturale particolare per il palazzo in questione;

teste l'Associazione suddetta, l'avvio dell'istruttoria, nel caso di specie, è giustificato dal valore storico-relazionale dell'immobile non solo in riferimento alle peculiari soluzioni costruttive (ad esempio per il primo piano, sospeso con tiranti d'acciaio alla trave soprastante, e per le strutture dei piani interrati e delle fondazioni), dunque alla storia della tecnica, ma anche in quanto "testimonianza di edificio adibito a ospitare un'istituzione pubblica (Regione Piemonte)";

valutato che:

la Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura ha inserito l'immobile nel "Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento", collocandolo nella categoria B, tra le "opere selezionate" (sotto la denominazione "Uffici e centro incontri Cassa di Risparmio di Torino") (si veda "Architetture del secondo 900" su "architetturecontemporanee.beniculturali.it");

non può sfuggire, inoltre, il ruolo avuto dall'architetto Amedeo Albertini (1916-1982) nella storia dell'architettura italiana della seconda metà del XX secolo, né il fatto che a Torino egli fu attivo per circa un trentennio, realizzando molti palazzi di rappresentanza del terziario e dell'industria che tuttora caratterizzano il volto della città. Nel caso del Centro incontri, per il progetto strutturale l'Albertini collaborò con l'ingegnere Cesare Castiglia (1923-2007);

nell'atrio dell'edificio, infine, è collocata la scultura in bronzo di Ezio Gribaudo denominata Logogrifo (1971), tutelata ai sensi degli artt. 11 e 50 del "Codice",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia al corrente dell'appello di DO.CO.MO.MO., sottoscritto anche dal figlio dell'arch. Albertini, dal figlio e dal nipote dell'ingegner Castiglia e da altri professionisti che ebbero parte attiva, negli anni 1969-1973, nella progettazione strutturale dell'edificio di Corso Stati Uniti 21/23 già adibito a Centro incontri della Regione Piemonte, i quali chiedono che il palazzo sia vincolato ai sensi dell'art. 10, comma 3, lettera d) del decreto legislativo n. 42 del 2004;

cosa intenda fare per scongiurare l'abbattimento, garantire la tutela e promuovere la rifunzionalizzazione (auspicabilmente con funzioni non privatistiche) di uno dei simboli della storia di Torino nel secondo dopoguerra, nonché pagina importante della storia dell'architettura italiana contemporanea.