Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06986
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Atto n. 4-06986
Pubblicato il 10 maggio 2022, nella seduta n. 430
CORRADO , ANGRISANI , GRANATO , LANNUTTI - Al Ministro della cultura. -
Premesso che risulta agli interroganti che, nel pomeriggio del 4 maggio 2022, il "San Francesco riceve le stimmate" (1610) del pittore bolognese Guido Reni, esposto alla "Galleria Borghese" in occasione della mostra "Guido Reni a Roma. Il sacro e la natura", ma di proprietà comunale (collezione Museo di Roma a Palazzo Braschi), sia stato danneggiato involontariamente da una visitatrice;
considerato che:
il museo ha dato rassicurazioni pressoché immediate circa la modesta portata dell'accaduto, parlando di una "lieve lacerazione superficiale", altrimenti definita "fessura", e descritta più puntualmente dalla direttrice come "4 centimetri di lesione", tali da farle qualificare il danno come "molto lieve". L'accidentalità del caso è indiscussa, ma le circostanze non appaiono del tutto chiare;
alcuni resoconti giornalistici sposano infatti la tesi che la turista abbia procurato il danno perché "probabilmente colpita da un malore", come recita la nota stampa diffusa dal Museo la sera del 4 maggio. Altri lasciano spazio al dubbio e alla ben diversa valutazione del caso che quello porta con sé: diverso è se la signora ha avuto un mancamento e, nel tentativo di non cadere, si è retta alle transenne che tengono il pubblico a distanza dalle opere d'arte, urtando però il "San Francesco", o se, invece, la suddetta è inciampata nell'allestimento a causa di elementi sporgenti lungo il percorso di visita, come altre fonti prospettano, sia pure cautamente, parlando di "distrazione…in un passaggio angusto" (si veda "Roma, alla Galleria Borghese turista cade e danneggia tela di Guido Reni in mostra" su "finestresullarte");
testimonianze di altri utenti della mostra romana fanno scrivere a Maria Pia Mazza di "divisori posti ad altezza polpaccio tra le opere e i visitatori", che avrebbero già mietuto altre "vittime", sia pure con conseguenze meno rovinose, e fin da subito, cominciando da un giornalista caduto il giorno stesso dell'inaugurazione (1° marzo 2022) (si veda "Roma, turista cade e danneggia una tela del 1610 di Guido Reni in mostra alla Galleria Borghese" su "open.online");
valutato che l'allestimento incriminato, che "consiste in una architettura effimera che obbliga i visitatori a camminare sui quattro lati della sala per evitare di calpestare i mosaici pavimentali. Alcune sedute di acciaio proteggono invece i mosaici sulle fasce ai lati della sala" risulterebbe essere stato curato direttamente dalla Direzione della "Galleria Borghese", in capo alla storica dell'arte contemporanea Francesca Cappelletti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario farsi promotore di un'accurata verifica tecnica del rispetto, nell'allestimento della mostra "Guido Reni a Roma. Il sacro e la natura", in corso alla "Galleria Borghese" dal 1° marzo al 22 maggio 2022, dei criteri atti a ridurre al minimo i rischi per l'incolumità dei visitatori;
quali misure permanenti siano state prese dopo l'incidente della settimana scorsa (posto che la mostra sarà aperta fino al 22 maggio), per scongiurare rischi analoghi;
se possa riferire per quale ragione l'area dell'incidente del 4 maggio sia stata transennata e la sorveglianza in sala rafforzata solo dopo la caduta della turista, nonostante che un caso analogo fosse già occorso ad un giornalista il 1° marzo e altri, fortunatamente di minore entità, si fossero verificati in seguito, dimostrando ripetutamente la pericolosità di una scelta progettuale rivelatasi infelice;
se sia al corrente del fatto che l'allestimento della mostra sarebbe stato curato dalla Cappelletti e sia in grado di dire, essendo la dirigente una storica dell'arte, quali professionalità interne con competenze specialistiche in materia di allestimenti museali abbiano proposto o avallato l'incauta scelta compiuta.