Legislatura 18ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-06722

Atto n. 4-06722

Pubblicato il 15 marzo 2022, nella seduta n. 413
Risposta pubblicata in data 18/05/2022

LOMUTI, CROATTI, TONINELLI, PAVANELLI Emma, GALLICCHIO Agnese, AIROLA, PIARULLI Angela Anna Bruna, GIROTTO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

nell'area del Metapontino, in Basilicata, la presenza dei lavoratori migranti regolari è cospicua e diffusa durante tutto l'anno a causa dell'intensiva coltivazione di prodotti ortofrutticoli. Il numero dei cittadini extracomunitari è in aumento anche in considerazione della chiusura di alcune strutture di prima accoglienza;

in questo scenario risultano migranti che da oltre un decennio occupano abusivamente fabbricati siti sul territorio di Bernalda, e, precisamente, a Metaponto (Matera), punto nodale per l'offerta di lavoro e mano d'opera straniera. Detta situazione emergenziale, che interessa il comparto del lavoro stagionale, caratterizzato per lo più da manodopera straniera, vede il proliferare di ghetti e baraccopoli senza regole e dignità, luoghi di degrado che favoriscono il caporalato e lo sfruttamento senza scrupoli;

considerato che, a quanto risulta all'interrogante:

sono disponibili 2 milioni di euro finanziati con le risorse del programma operativo nazionale (PON) Legalità FESR FSE 2014-2020 - Asse 7 "Integrazione e Accoglienza migranti", per il completamento di un edificio in località Terzo Cavone, destinato all'accoglienza temporanea di migranti e richiedenti asilo per un numero di 150 posti letto, mediante il completamento della struttura "Città della Pace" in agro di Scanzano Jonico (Matera);

il suddetto progetto non è solo una soluzione ottimale dal punto di vista edilizio, con adeguati e dignitosi standard di accoglienza per gli ospiti, ma prevede anche di diventare un centro di attività culturali, di ricerca di formazione, una struttura aperta al territorio in un'ottica innovativa di integrazione;

il complesso diventerebbe un argine, un forte contrasto, al fenomeno del caporalato permettendo una maggiore legalità nei rapporti di lavoro tra le aziende agricole e gli operai, contribuendo efficacemente alla strategia complessiva del suddetto PON Legalità;

la candidatura del progetto "Realizzazione centro accoglienza migranti presso Città della pace di Scanzano Jonico", per usufruire del finanziamento a valere sul PON Legalità- Asse 7, rischia di arenarsi e di decadere perché la Regione Basilicata ritarda ad adottare la delibera finale del provvedimento per l'iter conclusivo;

l'inerzia della Regione creerebbe un grave danno, al territorio, alla collettività, alla legalità e alla finanza pubblica, anche perché per il progetto sono già stati spesi 2,5 milioni di euro di precedenti finanziamenti;

è urgente farsi carico della risoluzione del problema;

considerato inoltre che:

la struttura in questione ha origine da un progetto più ampio di accoglienza e di pace proposto dal premio Nobel, Betty Williams, sfruttando l'area che nel 2003 fu oggetto di una protesta, civile e pacifica durata 15 giorni, intrapresa dalla cittadinanza di Scanzano Jonico per dire no alla costruzione di un deposito nazionale di scorie nucleari;

in questo momento storico, con gli eventi bellici in atto in Ucraina, l'esperienza di accoglienza e di pace che ha ispirato l'idea della struttura costituisce modello di cultura e di dialogo contro ogni guerra al quale fare riferimento,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia al corrente della situazione descritta e quali iniziative intenda assumere al riguardo;

se intenda convocare un tavolo di confronto con la Regione Basilicata per trovare tempestivamente una valida e rassicurante soluzione.