Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06478

Atto n. 4-06478

Pubblicato il 19 gennaio 2022, nella seduta n. 397

LANNUTTI , MORRA , GIANNUZZI , ANGRISANI , BOTTO , ABATE , VANIN , CORRADO - Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, dell'economia e delle finanze e dell'interno. -

Premesso che:

la Helbiz è una società di sharing di monopattini che lavora sia in Italia sia negli Stati Uniti. L'azienda ha firmato contratti con tutti i principali Comuni italiani;

è anche divenuta la prima compagnia di sharing di monopattini quotata al Nasdaq di New York;

la Helbiz nel 2021 ha registrato una perdita di oltre 50 milioni di dollari a fronte di ricavi per appena 8,6 milioni: 6,3 milioni in Italia e 2,3 negli USA;

a fronte di un fatturato complessivo di 4,4 milioni di euro, l'azienda è riuscita a ottenere due prestiti per una somma complessiva di 5,5 milioni di euro (il primo il 5 novembre 2020 di 3,5 milioni e il secondo il 15 marzo 2021 di 2 milioni) garantito dal fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese dalla Cassa depositi e prestiti. In altre parole, lo Stato italiano ha assicurato un prestito superiore al fatturato globale di una società controllata da una holding nel Delaware, di cui di fatto si sa poco o nulla dell'origine dei capitali e degli azionisti;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

la SPAC è una particolare tipologia di "società veicolo" destinata alla raccolta di capitali di rischio attraverso la quotazione e con l'obiettivo di investimento in una o più società operative esistenti;

la SPAC di Helbiz si chiama Green Vision, una società gestita da tre cinesi accompagnati da uno statunitense. Tutti e quattro con curricula poco trasparenti;

Finbeauty detiene il 14,2 per cento delle azioni della Helbiz. Più in generale gli azionisti sono fondi d'investimento con sede alle Bahamas, che hanno la caratteristica di riuscire a nascondere i veri finanziatori;

il fondatore di Helbiz si chiama Salvatore Palella. L'imprenditore dello spettacolo Lele Mora ha dichiarato alla trasmissione di RAI3 "Report" del 17 gennaio 2021 che Palella sarebbe arrivato a Milano senza soldi ma raccomandato da qualcuno dalla Sicilia;

sempre secondo Mora, Palella sarebbe legato a Michele Cilla, un imprenditore che risulterebbe a sua volta collegato al clan di "Cosa nostra" dei Fidanzati;

lo stesso Cilla ha confessato a "Report": "Palella l'ho creato io. Mi era stato consigliato da amici di amici di mettermelo sotto la mia ala";

come emerso nella stessa trasmissione di "Report", della Helbiz farebbero parte come capo della finanza Giulio Profumo, come consulente Massimo Ponzellini (ex presidente della Banca popolare di Milano, condannato per corruzione privata, reato poi dichiarato prescritto) e Giovanni Borrelli. In particolare, quest'ultimo rivestirebbe il ruolo di direttore operativo della società;

il nome di Giovanni Borrelli appare negli atti degli investigatori antimafia perché il suo telefonino sarebbe stato utilizzato da un imprenditore sospettato di avere legami con la camorra per telefonare al capo del clan camorrista Contino,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di questa vicenda;

se il Ministro dell'economia e delle finanze non ritenga di disporre le verifiche di propria competenza per appurare su quali basi Cassa depositi e prestiti ha fatto da garante nell'erogazione di un prestito alla Helbiz che difficilmente sarà restituito, da come testimoniano i conti della società. E anche come mai sia stato garantito con i soldi pubblici un prestito così ingente a una società con sede nel Delaware;

se non si ritenga che sia doveroso mettere in allerta i tanti Comuni italiani che hanno sottoscritto un contratto con la Helbiz non sapendo che l'azienda con sede nel Delaware stesse navigando in cattive acque.