Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08478

Atto n. 4-08478

Pubblicato il 7 aprile 2005
Seduta n. 776

TURRONI - Al Ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio. -

Premesso che:

nelle pagine "Economia" del "Corriere della Sera" del 3 aprile 2005 è stata pubblicata la notizia che Folco Quilici, presidente dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, ICRAM, è entrato nel consiglio di amministrazione di Stretto di Messina SpA;

ICRAM è un ente pubblico non economico, inserito nella categoria VI, “Enti scientifici di ricerca e sperimentazione”, della tabella allegata alla legge n. 70/1975, che dal 1994 è sotto la vigilanza del Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio;

ICRAM svolge attività di ricerca nei seguenti campi: qualità delle acque e degli ambienti marini, costieri e lagunari ed attività di monitoraggio; diversità biologica marina, con particolare attenzione agli habitatdi prevalente interesse naturalistico, alle aree marine e alle specie marine protette; uso sostenibile dell’ambiente marino e costiero;

Stretto di Messina SpA, ai sensi della legge n. 1158/1971, modificata dal decreto legislativo n. 114/2004, è società concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente, cioè del ponte sullo Stretto di Messina, e società di tipo privatistico con qualifica di organismo di diritto pubblico, partecipata da Fintecna SpA, Anas SpA, RFI SpA, Regione Sicilia e Regione Calabria;

il 1° agosto 2003 il CIPE, con delibera 66/2003, ha approvato, con numerose prescrizioni, il progetto preliminare, e reso giudizio positivo di compatibilità ambientale, sulla base degli elaborati presentati dalla Stretto di Messina SpA nell’ambito della procedura semplificata di valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell’art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002;

dalle prescrizioni contenute nella citata delibera CIPE 66/2003 emergono numerosi gravi impatti sull’ambiente marino e costiero, su habitate specie protette, sia in fase di cantiere delle opere accessorie che dell’opera principale, nonché pesanti ricadute su siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale quali la laguna di Capo Peloro;

la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) non è comunque perfezionata in quanto mancano ancora, nel momento in cui verrà presentato dal general contractoril progetto definitivo, la verifica di ottemperanza e i controlli sull’esatto adempimento dei contenuti e delle prescrizioni della delibera CIPE 66/2003, ai sensi del comma 4 dell’art. 20 del decreto legislativo n. 190/2002;

il progetto definitivo sarà esaminato dalla Commissione speciale sulle infrastrutture strategiche, istituita presso il Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio, ai sensi del comma 2 dell’art. 19 del decreto legislativo n. 190/2002, che può avvalersi nelle sue valutazioni del supporto tecnico di ICRAM;

ICRAM, sia nella fase di perfezionamento della procedura speciale VIA del ponte sullo Stretto di Messina sia nella fase di cantiere delle opere propedeutiche alla costruzione del ponte che in quella di monitoraggio successivo, sarà assai probabilmente coinvolto in attività di ricerca,

si chiede di sapere:

se risulti a quale titolo Folco Quilici, presidente dell'ICRAM, sia entrato nel consiglio di amministrazione di Stretto di Messina SpA;

se risulti sia stata richiesta da Folco Quilici, presidente dell'ICRAM, autorizzazione speciale al Ministero vigilante;

se il Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio non intenda intervenire su Folco Quilici, presidente dell'ICRAM, istituto vigilato da detto Dicastero, per chiedergli di dimettersi dal consiglio di amministrazione di Stretto di Messina SpA o da presidente dell’ICRAM, per l’evidente incompatibilità tra le due cariche.