Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08458

Atto n. 4-08458

Pubblicato il 5 aprile 2005
Seduta n. 772

BUCCIERO - Al Ministro della giustizia. -

Premesso:

che l’andamento della giustizia nel 2003 è stato fotografato da due rapporti, entrambi redatti dal Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del Ministero della giustizia;

che il primo riguarda il movimento dei procedimenti civili e penali, la rilevazione dei tempi medi di definizione e misura la capacità di smaltimento delle corti d’appello per l’anno 2003, mentre il secondo è un’elaborazione dei dati, sempre attinenti al 2003, per misurare (dividendo il numero delle sopravvenienze civili e penali per il numero di magistrati in pianta organica) il carico di “sopravvenienze” per il giudice e quindi proporre al Consiglio superiore della magistratura la ripartizione del secondo contingente (312 su un totale di 546 unità) di magistrati a seguito dell’aumento di organico della legge n. 48/2000;

che la lettura congiunta di tali due rapporti evidenzia che, in fatto di efficienza, la differenza tra le diverse sedi giudiziarie è frutto di molti fattori: delle “sopravvenienze”, certo, ma anche delle scoperture di organico, dei moduli organizzativi degli uffici stabiliti dalle tabelle e dalle direttive dei responsabili, nonché da “fattori anomali”;

che tra questi ultimi (non evidenziati nei due rapporti citati) si dimostra di considerevole peso il blocco dei ruoli assegnati a magistrati donne per assenze causate da stati di gravidanza, maternità e puerperio;

che si rende oltremodo necessario, ai fini della corretta interpretazione dei due rapporti citati e di un’altrettanto corretta visione delle possibili soluzioni da adottare, approfondire nei dettagli (significativi) gli accertamenti già svolti per il 2003,

l’interrogante chiede di conoscere:

quale sia il numero delle unità in organico dei magistrati donne;

quale sia il numero annuo (negli ultimi cinque anni) delle sopravvenute maternità;

quale sia la durata media, in giorni, delle loro assenze e l’incremento determinato da intervenute complicazioni;

per quanto tempo siano rimasti “congelati” i ruoli loro assegnati, prima del passaggio ad altri magistrati;

dopo il riconoscimento dell’aspettativa per maternità (senza assegni), quante ore di permessi (o di assenze in genere) siano state concesse alle magistrate madri;

quale sia stato il costo (aggiuntivo alle previsioni ordinarie) per il Ministero della giustizia negli ultimi cinque anni.