Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08437

Atto n. 4-08437

Pubblicato il 5 aprile 2005
Seduta n. 772

FABRIS - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle attività produttive e dell'economia e delle finanze. -

Premesso:

che la nuova procedura prevista dal decreto-legge sulla competitività (decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 16 marzo 2005, Disposizioni urgenti nell'ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale) elimina l'obbligo dell'autentica notarile sulle immatricolazioni di veicoli nuovi;

che, in particolare, per i veicoli e i rimorchi nuovi, il decreto in questione consente l'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) anche senza presentare la dichiarazione di vendita autenticata dal notaio, essendo possibile sostituirla con una semplice “istanza del venditore”;

che sull'usato, invece, resterà l'obbligo di autentica della firma del vecchio proprietario sull'atto di vendita, ma non sarà più necessario l'intervento del notaio (a pagamento) e potranno sostituirlo (gratuitamente) i funzionari del Pubblico Registro Automobilistico e del Dipartimento trasporti terrestri del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e i titolari delle agenzie di pratiche abilitate a operare come Sta (Sportello telematico dell'automobilista);

che il regime giuridico di veicoli e rimorchi non è cambiato: restano beni mobili registrati e ciò impone la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico, che invece non è prevista per ciclomotori, quadricicli leggeri (le microvetture da città) e carrelli appendice (i minirimorchi);

che la circolare n. 3700/P-DSD, diramata in data 17 marzo 2005 dall'ACI agli uffici provinciali del PRA, ente gestito dall'ACI, ha chiarito fondamentalmente che l'istanza del venditore non comporta la nascita di un nuovo documento, ma si riporta sullo stesso modulo (chiamato NP2) prima usato per presentare al PRA la dichiarazione di vendita autenticata e, in secondo luogo, che sull'istanza non sarà necessario pagare l'imposta di bollo;

che il decreto-legge n. 35/05 consente di far autenticare da soggetti diversi dai notai non solo gli atti di vendita dell'usato, ma anche quelli con cui si costituiscono diritti di garanzia (l'ipoteca), rimandando però ad un regolamento successivo e ponendo altresì il contrasto con le ragioni di urgenza che giustificano l'emanazione di un decreto-legge;

considerato:

che l'eliminazione dell'obbligo della scrittura notarile per il trasferimento di automobili nuove e usate porterà ad un risparmio minimo dei costi sopportati dal cittadino che varia dai 7 ai 30 euro complessivi;

che detto risparmio può andare a discapito della qualità del servizio offerto ed esporre il Pubblico Registro Automobilistico a rischi palesi, considerato che tra i soggetti abilitati alle operazioni di trasferimento ci sono anche dei privati cittadini che possiedono un interesse economico legato al trasferimento, quindi privi di quella imparzialità e affidabilità che invece possiede il pubblico ufficiale,

si chiede di sapere:

quali siano i motivi per i quali sia possibile attribuire un aumento della competitività all'intervento governativo con il prevedere l'eliminazione dell'obbligo della scrittura notarile per il trasferimento di automobili nuove e usate, considerato che detta previsione potrà portare ad un risparmio minimo dei costi sopportati dal cittadino che varia dai 7 ai 30 euro complessivi;

se e in che modo saranno garantiti i requisiti di imparzialità e affidabilità richiesti ai soggetti abilitati ad eseguire le operazioni di trasferimento delle automobili nuove e usate che non siano pubblici ufficiali;

per quali motivi, a fronte di detto intervento governativo contenuto nel cosiddetto "pacchetto competitività", siano stati adottati altri provvedimenti già previsti nella legge finanziaria 2005, in virtù dei quali dal prossimo giugno o luglio scatteranno nuovi aumenti relativi alle marche da bollo e alle tasse sui passaggi degli autoveicoli, che saranno certamente superiori ai 7 o 30 euro risparmiati dal cittadino con il nuovo decreto-legge sulla competitività.