Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05813

Atto n. 4-05813

Pubblicato il 15 luglio 2021, nella seduta n. 347

LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

in previsione della vittoria della nazionale italiana agli Europei di calcio il Ministero dell'interno e la Federcalcio si erano incontrate venerdì 9 luglio per concordare la gestione dell'ordine pubblico. Ha dichiarato a "Dagospia" il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi: «Io avevo concordato la linea con la Ministra dell'interno Luciana Lamorgese e con il capo della polizia Lamberto Giannini. La riunione si era tenuta proprio per decidere che cosa fare e per questo abbiamo coinvolto direttamente anche la Figc. Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell'Italia agli Europei sull'autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati». Secondo il prefetto, «l'accordo con la Federcalcio era stato trovato sull'utilizzo di una pedana da montare in piazza del Popolo. Era una mediazione praticabile perché ci consentiva di tenere sotto controllo la folla in un unico luogo». Pedana che, però, non è stata mai montata;

il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha confermato, dichiarando all'Ansa: «Erano state individuate diverse location, tra cui Piazza del Popolo, dove si potesse svolgere con numeri contingentati e nel rispetto di tutte le prescrizioni del momento una cerimonia in tutta sicurezza»;

sempre secondo Piantedosi: «Ci avevano assicurato che il trasferimento sarebbe avvenuto con un autobus coperto. Invece poco dopo l'uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d'Europa»;

considerato che:

il presidente della Federcalcio ha dichiarato in proposito: «Dopo la cerimonia al Quirinale, su richiesta della squadra, che ha visto in pochi minuti aumentare la folla nel percorso fino a Palazzo Chigi, è stata reiterata l'istanza per poter utilizzare il bus scoperto, preparato preventivamente per ogni evenienza, al fine di condividere l'immensa felicità per un successo sportivo di questa portata con le migliaia di persone già ammassate per le strade. La scelta finale è stata condivisa dalle istituzioni», senza specificare a quale istituzione si riferisse;

ha precisato Gravina: «All'arrivo davanti Palazzo Chigi abbiamo ritenuto che la situazione non fosse più gestibile in quanto il bus coperto non aveva dissuaso i tifosi dal cingere in tutti i modi la delegazione italiana»;

«la folla che si era accalcata intorno al pullman coperto nel tragitto per piazza Colonna già non indossava strumenti di protezione individuale, le cosiddette mascherine», ha aggiunto in una nota la Federcalcio;

considerato, inoltre, che secondo quanto ricostruito da "Dagospia" il calciatore della nazionale Leonardo Bonucci avrebbe affermato alle forze dell'ordine: «Senza pullman scoperto non fateci andare neanche da Draghi e riportateci in albergo»;

considerato, infine, che il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, non ha mai, né confermato, né smentito quanto affermato dal Prefetto, dal presidente della FIGC o dalle indiscrezioni di "Dagospia",

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa;

se il Ministro dell'interno non creda che siano stati concessi ai calciatori privilegi che non sono stati concessi ai gestori di ristoranti, palestre, discoteche, ai quali è stato reso complicato, se non impedito, di lavorare, nonostante i protocolli di sicurezza molto stringenti, proprio per evitare quegli assembramenti che invece si sono verificati in seguito al tour con il pullman scoperto della nazionale;

se non ritenga che sia poco onorevole prendere ordini da dei calciatori;

se la decisione sia stata presa dal Prefetto oppure questi sia stato scavalcato dal Ministro, come Piantedosi stesso ha affermato;

se la Federcalcio abbia violato gli accordi pressi con il Ministero forzando la mano e costringendo le forze dell'ordine ad adeguarsi alle circostanze.