Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05745
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Atto n. 4-05745
Pubblicato il 6 luglio 2021, nella seduta n. 342
MARIN , FREGOLENT , CANTU' , DORIA , LUNESU , PITTONI , FAGGI , RUFA , PILLON , FERRERO , RICCARDI , VALLARDI , PIANASSO , SAPONARA , PIZZOL , CANDURA , ZULIANI , ALESSANDRINI , PISANI Pietro , SBRANA - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
negli ultimi mesi si sono susseguiti numerosi tragici fatti di cronaca: a Trevignano romano (Roma) dove un giovane con problemi di tossicodipendenza ha ucciso la madre e la vicina, e successivamente ha investito un gruppo di ciclisti; a Pieve di Soligo (Treviso), dove un uomo che soffriva di gravi problemi psichici ha ucciso una donna, presentandosi poi alla caserma di carabinieri con le mani coperte di sangue e uno zainetto con all'interno il coltello da cucina, spiegando che si era mosso con l'intenzione di uccidere qualcuno; a Bolzano, dove un giovane ha ucciso entrambi i genitori, riportando di soffrire di un disturbo del sonno; o, ancora, il caso di Ardea (Roma), dove un uomo, già noto per i suoi problemi psichiatrici, ha ucciso due bambini e un anziano preso da uno scatto d'ira e, da ultimo, ma non certo ultimo, il caso del ragazzo di 16 anni di Monteveglio (Bologna) che ha assassinato l'amica coetanea dichiarando di aver sentito dei demoni che lo hanno spinto alla violenza; questi fatti hanno fatto riemergere il problema, mai sopito, in ordine all'assenza di strutture adeguate preposte alla cura e al supporto di quanti soffrono di problemi psichici e delle loro famiglie;
caposaldo della legislazione nazionale in tema di salute mentale è la legge 13 maggio 1978, n. 180, nota anche come "legge Basaglia", dal nome del suo promotore, lo psichiatra Franco Basaglia, che ha disposto la chiusura degli ospedali psichiatrici, predisponendo un sistema di assistenza psichiatrica reticolare su base territoriale;
l'attribuzione della competenza legislativa in materia di salute mentale alle Regioni, inclusi i compiti di programmazione e definizione delle priorità sanitarie, ha comportato varie disomogeneità. Le diverse scelte attuate e le loro ricadute hanno finito per determinare un aumento delle disuguaglianze intra e inter-regionali e un'elevata disomogeneità nelle risposte, con conseguente violazione del principio di equità e di uguaglianza, facendo così emergere l'incapacità del comparto pubblico di salute mentale a soddisfare la domanda di coloro che sono affetti da disturbi e che non hanno le possibilità economiche di rivolgersi a strutture private e in generale la mancanza di un'adeguata assistenza alle famiglie;
sono diverse le associazioni dei familiari e delle persone che vivono l'esperienza del disturbo mentale che denunciano l'inadeguatezza della rete dei servizi di salute mentale, richiedendo una maggiore attenzione e risposte concrete, in ordine alle conseguenze legate alla convivenza con persone affette da disturbi, in special modo in riferimento all'incolumità personale in caso di un disturbo di personalità grave del malato,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga doveroso e urgente avviare gli opportuni accertamenti in ordine alle modalità di gestione dei malati mentali ed assumere iniziative urgenti per implementare i servizi territoriali, al fine di garantire strutture adeguate per i malati che hanno bisogno di trattamenti a lungo termine, in un'ottica di diritto alla cura e protezione del malato, di sostegno alle famiglie, nonché di prevenzione dei reati.